I dati dell'Istat
Occupazione su al 63%. Scende al 5,9% la disoccupazione, ai MINIMI dal 2007
Disoccupazione in calo, occupazione e inattività in aumento: sono i trend del mercato del lavoro italiano fotografati dall’Istat che registrano due record. Il tasso di occupazione sale al livello mai raggiunto del 63% mentre la disoccupazione scende al 5,9%, anche al di sotto della media dell’eurozona che si attesta al 6,1%. L’occupazione femminile registra una crescita ma il divario con gli uomini rimane sempre amplissimo, 54,2% contro 71,8%. Per le donne, è anche più alto il tasso di disoccupazione rispetto agli uomini. Un segnale positivo arriva per i giovani: i senza lavoro tra 15 e 24 anni scendono al 16,9%
Cala la disoccupazione che scende sotto il 6% ai minimi dal 2007, aumenta l’occupazione che tocca il nuovo record del 63% ma sale anche l’inattività al 32,9%. Sono queste, in sintesi, le dinamiche che hanno contrassegnato il mercato del lavoro in Italia a febbraio. Secondo i dati diffusi dall’Istat, gli occupati registrano un aumento dello 0,2%, +47 mila unità, rispetto al mese precedente. L’incremento riguarda le donne, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni per i quali, come avviene per gli uomini, il numero di occupati diminuisce. Il tasso di occupazione cresce lievemente dello 0,1% portandosi al 63%; in un anno, sale di 1,1 punti percentuali. La crescita rispetto al mese precedente coinvolge gli autonomi, che salgono a 5 milioni 170mila, e i dipendenti a termine (2 milioni 710mila), mentre sono sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti (16 milioni 451mila). L’occupazione aumenta anche rispetto a febbraio 2024 (+567mila occupati) come sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+538mila) e degli autonomi (+141mila) a fronte del calo dei dipendenti a termine (-112mila). A febbraio il numero di occupati è salito a quota 24 milioni 332mila. Uno dei segnali positivi è, dunque, quello che arriva per l’occupazione femminile che aumento dello 0,4% su base mensile dell’1,5% su base annua, con il tasso che sale al 54,2%. Amplissimo rimane sempre il gap con l’occupazione maschile ( a febbraio -0,2% mensile e +0,8% annuo) il cui tasso è al 71,8%. A rimarcarlo è Confcommercio: “i dati, seppure incoraggianti, non debbono far trascurare il fatto che la partecipazione delle donne italiane al mercato del lavoro rimane tra le più basse in Europa ed è necessaria un’accelerazione per continuare a ridurre i divari”.
Sul fronte della disoccupazione, il calo delle persone in cerca di lavoro , -4,9%, pari a -79mila unità, interessa gli uomini, le donne e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,3 punti). Rispetto a febbraio 2024, il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce del 18,4%, pari a -342 mila. Positivo è il calo della disoccupazione giovanile, che, pur rimanendo a livelli molto alti, registra -1,4 punti al 16,9%. Per le donne, si registra un calo dello 0,3% mensile e dell’1,6% annuo, con il tasso al 6,8%. Per gli uomini, la diminuzione è dello 0,3% mensile e dell’1,6% annuo, con il tasso di disoccupazione al 5,2%. Ieri, sono arrivati anche i dati sulla disoccupazione dell’eurozona diffusi da Eurostat. Nello scorso febbraio il tasso di disoccupazione destagionalizzato è stato del 6,1%, in calo rispetto al 6,2% di gennaio 2025 e al 6,5% di febbraio 2024. Il tasso di disoccupazione dell’Ue nello stesso mese si è attestato al 5,7%, in calo rispetto al 5,8% di gennaio 2025 e al 6,1% di febbraio 2024. Secondo Eurostat 12,677 milioni di persone nell’Ue, di cui 10,580 milioni nell’area euro, erano disoccupate nel febbraio scorso. Rispetto a gennaio, la disoccupazione è diminuita di 131 mila unità nell’Ue e di 70 mila nell’area euro. Rispetto a febbraio 2024, la disoccupazione è diminuita di 643 mila unità, sia nell’Ue che nell’area dell’euro.
Tornando ai dati italiani, l’Istat registra la crescita degli inattivi, coloro che non fanno parte delle forze di lavoro, che, quindi, non lavorano né sono in cerca di lavoro. L’aumento degli inattivi su base mensile, +0,3%, pari a +33mila unità, coinvolge gli uomini e i 25-34enni a fronte di un calo tra le donne e nelle altre classi d’età ad eccezione dei 15-24enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Rispetto a febbraio 2024, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, calano dello 0,5%, pari a 60 mila unità.
Confrontando il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 con quello precedente (settembre-novembre 2024), si registra un aumento di 199mila occupati (+0,8%). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+2,0%, pari a +32mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,7%, pari a -208mila unità).
“Quando questo governo ha iniziato il proprio mandato, nell’ottobre del 2022, il numero di occupati in Italia era di 23 milioni e 231mila. Oggi, la rilevazione dell’Istat ci dice che, a febbraio 2025, quel numero era già salito a 24 milioni e 332mila: oltre un milione di occupati in più. È il frutto del lavoro di tanti, in primis delle imprese. Come governo abbiamo cercato di fare la nostra parte: in poco più di due anni, abbiamo lavorato con l’obiettivo di creare opportunità, sostenere le imprese e ridare dignità al lavoro. È la nostra idea di Italia che prende forma, passo dopo passo”, dichiara sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Molto c’è ancora da fare e non ci fermeremo, perché il lavoro è la prima risposta a chi vuole una Nazione più forte e un futuro più prospero”, aggiunge.
L’Istat “conferma un trend che premia le nostre politiche: cresce l’occupazione e scende la disoccupazione, nonostante un momento di grande incertezza a livello internazionale. Sono numeri importanti, soprattutto per quanto riguarda i giovani e questo ci rende molto soddisfatti in attesa di ulteriori misure per incentivare il lavoro giovanile, quello femminile e l’occupazione nel mezzogiorno”, commenta il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.