LA DENUNCIA SULLA TRASPARENZA

L’allarme di Ance Sicilia: 96 appalti su 155 affidati senza bando di gara

I dati riguardano il primo semestre 2024 ed evidenziano che solo 36 appalti sono stati aggiudicati con una gara a procedura aperta. Inoltre, il 97% delle gare viene bandito con lo stesso criterio di esclusione delle offerte anomale, il metodo A. Riunione del Consiglio generale presieduto da Santo Cutrone alla presenza del vicepresidente nazionale De Bartolomeo. Il Rapporto è stato trasmesso all’assessore alle Infrastrutture Aricò con la richiesta di un incontro urgente. Il tema del recepimento del salva-casa.

25 Ott 2024

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Ance Sicilia lancia l’allarme trasparenza. Nel primo semestre 2024 gli appalti della fascia compresa fra un milione di euro e la soglia Ue di 5,538 milioni sono stati aggiduicati per il 77% con procedure negoziate senza avviso pubblico e comunque senza che siano invitati tutti coloro che si candidano. Inoltre, nel 97% dei casi il criterio di esclusione delle offerte anomale è sempre lo stesso, quindi facilmente “leggibile” da chi partecipa alle procedure/gare. Su 155 appalti affidati 96 sono procedure negoziate senza pubblicazione del bando, per un importo di 206 milioni su 341,8 complessivi (61,94% del totale). Altre 23 appalti sono affidati con procedure negoziate previa pubblicazione del bando di gara (54 milioni pari al 14,84%) e solo 36 appalti sono affidati con procedura di gara aperta (81,7 milioni pari al 23,23% del mercato). Inoltre, 188 gare su 194 aggiudicate in Sicilia sono affidate con il criterio “metodo A”.

A rendere pubblici questi numeri e a denunciare il fenomeno è stata ieri Ance Sicilia, che ha riunito il proprio Consiglio generale presieduto dal presidente dell’associazione Santo Cutrone, alla presenza del vicepresidente nazionale Domenico De Bartolomeo.

L’obiettivo di Ance Sicilia, che ha trasmesso lo studio e chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, è “mettere a punto nuove strategie associative – dopo il successo della campagna sul caro-materiali – che rafforzino la rappresentanza del sistema Ance presso le istituzioni a supporto della soluzione dei tanti problemi della categoria, che vanno dal correttivo al codice dei contratti pubblici che non ha risolto il problema della concorrenza negli appalti e quello della revisione prezzi,  fino al recepimento in Sicilia del decreto legge “salva-casa” e alla legge urbanistica regionale”.

La richiesta dell’Ance all’assessore è che intervenga sulle stazioni appaltanti raccomandando, nel nome della “massima trasparenza”, il ricorso alla “procedura aperta” con pubblicazione del bando di indizione di gara pubblica, iter che assicura la massima trasparenza e la più ampia possibilità di partecipazione a tutte le imprese interessate, a tutela degli amministratori pubblici e degli operatori economici. L’assessore Aricò ha condiviso pienamente la proposta e ha comunicato che sarà oggetto di una attenta valutazione in un incontro con Ance Sicilia che sarà convocato nei prossimi giorni.

G.Sa.

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