La giornata

La Bce taglia i tassi di 25 punti base. E poi “sarà quel che sarà”, dice Lagarde

  • Nel secondo trimestre crescono occupati e inattivi, calano i disoccupati
  • Fs: oltre 5 miliardi di euro in 10 anni per riqualificare le stazioni di Rfi
  • La Stretto Messina ha consegnato la documentazione integrativa richiesta dalla Commissione Via-Vas e dal Mic
  • Ansaldo Energia: nuovo finanziamento da 100 milioni di euro a supporto del piano industriale

13 Set 2024

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Era atteso e oggi è finalmente arrivato il nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, dopo la prima mossa del 6 giugno scorso. Il direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso, ieri, all’unanimità la riduzione di 25 punti base del tasso sui depositi, dal 3,75% al 3,50%. Sono stati di conseguenza ridotti il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale rispettivamente al 3,65% e al 3,90%.  Sulle future decisioni, rimane l’approccio prudente dell’Eurotower, sempre mantenuto e ribadito in questi mesi, strettamente ancorato ai dati.  “Mi affido allo spagnolo, e dico: Que serà serà. Rimaniamo dipendenti dai dati”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione. Pertanto, si deciderà riunione per riunione, senza essere vincolati a un percorso prestabilito. Guardando alle prospettive di crescita dell’Eurozona, “la ripresa continua ad affrontare venti contrari  ma ci aspettiamo che si rafforzi, anche per aumento della domanda globale. I rischi per la crescita economica rimangono orientati verso il basso e le previsioni di crescita restano deboli”, ha detto Lagarde. E, commentando, il rapporto sulla competitività, presentato dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, che punta a dare una scossa all’economia del Vecchio Continente, “è formidabile. Indica proposte concrete per le riforme strutturali i cui effetti potrebbero non solo rafforzare l’Europa ma anche essere molto utili per noi come banca centrale perché ci potrebbero permettere di ottenere migliori risultati con la politica monetaria”.

Istat: nel secondo trimestre crescono occupati e inattivi, calano i disoccupati

Aumentano gli occupati, sia su base congiunturale che tendenziale, diminuiscono i disoccupati e aumentano gli inattivi. Si presenta così il quadro del mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2024, tratteggiato dai dati diffusi ieri dall’Istat. Il tasso di occupazione sale al 62,2%,  la disoccupazione al 6,8%. (per il quadro completo si rimanda a Cresme Daily).

Fs: oltre 5 miliardi di euro in 10 anni per riqualificare le stazioni di Rfi

Oltre 5 miliardi di euro in 10 anni sono  previsti da RFI (Gruppo FS) per la riqualificazione delle stazioni ferroviarie, sempre più considerate veri e propri hub di mobilità urbana. Più di 600 stazioni sono già coinvolte in questo processo che punta a fare degli scali ferroviari dei punti di raccordo della città. Un processo di trasformazione che le vede al centro della nuova mobilità cittadina. Nel 2023, il numero di viaggiatori in transito nelle stazioni ferroviarie è aumentato del 19% rispetto all’anno precedente, per un totale di 1,35 miliardi di viaggiatori. Un livello quasi pre-pandemia, visto che nel 2019 il loro numero si attestava a 1,43 miliardi. Anche le principali stazioni, come Milano Centrale, Roma Termini e Napoli Centrale, hanno registrato lo stesso incremento rispetto al 2022. Gli interventi puntano in particolare anche al miglioramento dell’accessibilità.  Ad oggi, infatti, sono 274 le stazioni che sono state rese accessibili da parte delle persone a ridotta mobilità. Tra gli interventi in programma c’è la realizzazione di rampe e percorsi pedo-tattili, l’installazione di ascensori e l’innalzamento dei marciapiedi ad altezza 55 centimetri per agevolare l’accesso ai treni. Un costante dialogo con le associazioni delle persone con disabilità ha consentito, inoltre, di estendere la copertura del servizio di assistenza a supporto dei viaggiatori a ridotta mobilità, attualmente disponibile in oltre 330 stazioni. Il circuito, infatti, è in continua espansione. Il piano punta, inoltre, a rendere le stazioni luoghi sempre più sostenibili promuovendo interventi con materiali innovativi e a risparmio energetico. Nella nuova visione di stazione un ruolo importante è ricoperto dai piazzali antistanti limitrofi gli scali ferroviari, in cui troveranno spazio sempre più aree verdi. RFI è anche il principale soggetto attuatore del PNche entro il 2026 prevede interventi di restyling e miglioramento dell’accessibilità in 38 stazioni, con un investimento di 345 milioni di euro. Saranno riqualificate 9 stazioni delle città del centro Italia colpite dal sisma del 2016 e 10 stazioni delle località che ospiteranno le Olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026. Coinvolte nel Piano Stazioni di RFI anche 7 stazioni di Roma, in vista del Giubileo.

Tra gli interventi principali messi in campo da RFI figura quello di Venezia Mestre, del valore complessivo di 100 milioni di euro.  Per quel che riguarda la stazione di Bergamo, RFI ha aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di potenziamento dello scalo, che diverrà un hub di riconnessione urbana e mobilità sostenibile. L’appalto dal valore di oltre 100 milioni di euro prevede l’attivazione di una prima fase funzionale della nuova stazione entro il 2026. Nel mese di agosto è stata aggiudicata anche la gara d’appalto del valore di circa 143 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione del nuovo hub della stazione di Bari Centrale.  Sempre al sud, a Palermo  con un investimento di oltre 20 milioni di euro si prevede, anche con il coinvolgimento di FS Sistemi Urbani, di riqualificare e rendere pienamente accessibile la stazione Centrale. Punta deciso alla riqualificazione urbana al servizio della cittadinanza, invece, il progetto di Perugia che prevede la realizzazione nei locali della stazione di uno studentato universitario. Nel capoluogo umbro, infatti, Regione Umbria, il Comune di Perugia, RFI e l’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria hanno infatti siglato l’accordo che farà nascere una struttura in grado di ospitare fino a 89 studenti in 67 alloggi.

La Stretto Messina ha consegnato la documentazione integrativa richiesta dalla Commissione Via-Vas e dal Mic

La società Stretto di Messina ha consegnato in data odierna la documentazione integrativa richiesta dalla Commissione VIA – VAS del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), dal Ministero della cultura (MIC) e le risposte alle osservazioni presentate dal pubblico e dalle Associazioni. Si conclude, in linea con il cronoprogramma, la fase di predisposizione delle integrazioni avviata lo scorso aprile. A fronte delle 239 richieste del MASE e 11 del MIC, sono stati aggiornati oltre 800 elaborati progettuali, su 10 mila, anticipando molti studi che sarebbero stati svolti in sede di stesura del progetto esecutivo. La documentazione inviata, che sarà pubblicata sul sito del MASE, comprende studi e approfondimenti di settore che, sulla base di dati aggiornati e di nuove modellazioni, hanno fornito le informazioni per le integrazioni. La complessità e varietà dei temi trattati ha richiesto da parte del Contraente Generale – Eurolink il coinvolgimento di un gruppo di progettazione multidisciplinare costituito da società, professionisti e professori universitari di primaria rilevanza, in ambito nazionale e internazionale. L’attività è stata effettuata con il continuo confronto tra il Contraente Generale – Eurolink e la Stretto di Messina con la partecipazione dell’Expert Panel, per la componente ambientale, il Project Management Consultant – Parsons Transportation Group, il Monitore ambientale – Edison Next Environment.  

 “Nei tempi stabiliti – ha commentato l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – abbiamo completato le integrazioni e gli approfondimenti richiesti dal MASE e dal MIC, ai quali la Società ha dedicato la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa. Alcuni focus, in particolare, prevedevano indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici, batimetrici e subacquei, che hanno richiesto tempi tecnici incomprimibili per fornire puntuali ed esaurienti risposte. La Società ha investito e investirà molto per l’ambiente e la sostenibilità dell’opera nella piena consapevolezza della complessità degli ecosistemi dei territori coinvolti. Sono state adottate molte precauzioni e metodologie realizzative che fanno del progetto del Ponte un’opera all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Il Piano di Monitoraggio Ambientale, ante operam, in corso d’opera e post operam, rappresenta inoltre un fondamentale strumento di controllo che permetterà un monitoraggio costante delle attività, consentendo alla Stretto di Messina di verificare in tempo reale l’efficacia delle misure mitigative progettate e messe in atto”.

Ansaldo Energia: nuovo finanziamento da 100 milioni di euro a supporto del piano industriale

Nei prossimi giorni è atteso il perfezionamento di un nuovo finanziamento da 100 milioni di euro a sostegno del piano di crescita di Ansaldo Energia. I nuovi fondi verranno utilizzati in particolar modo per  finanziare le attività di Ricerca e Sviluppo del gruppo nell’ottica di un miglioramento del portafoglio prodotti, supportare gli investimenti volti all’aumento della capacità produttiva delle palette per le turbine, con un impatto positivo soprattutto per le attività di Service, nonché estendere la supply chain e per la copertura delle esigenze del capitale circolante della società. Nel dettaglio, l’operazione di finanziamento prevede la concessione di un prestito subordinato da 50 milioni di euro da parte dell’azionista di maggioranza CDP Equity, deliberato dallo stesso in data odierna, e l’apertura di una linea di credito di pari importo da parte di quattro primarie banche di relazione della società con garanzia Archimede di SACE. L’iniziativa fa parte del processo di potenziamento dell’azienda, che negli ultimi mesi ha raccolto risultati positivi in termini di nuove commesse e raggiunto sulla semestrale di giugno performance finanziarie in linea agli obiettivi di budget e che confermano la validità del nuovo Piano industriale.

 

 

 

 

 

 

M.C.C.

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