L'AUDIZIONE DEL COMMISSARIO

Jorgensen: “Puntiamo a RADDOPPIARE da 7,5 a 15 miliardi i fondi coesione destinati alle politiche abitative. Ancora troppo lenti sulle autorizzazioni alle rinnovabili”

21 Feb 2025 di Giorgio Santilli

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Jorgensen: “Puntiamo a RADDOPPIARE da 7,5 a 15 miliardi i fondi coesione destinati alle politiche abitative. Ancora troppo lenti sulle autorizzazioni alle rinnovabili”

PARTECIPAZIONE DI URSULA VON DER LEYEN ALLA RIUNIONE INAUGURALE DELLA PRESIDENZA POLACCA

Il commissario europeo alle politiche abitative e all’energia, il danese Dan Jorgensen, si è presentato ieri per la prima volta alla commissione parlamentare Industria ed energia (Itre) dopo l’audizione per la fiducia sulla sua nomina ed è entrato quindi in maggiori dettagli sui singoli temi del suo portafoglio.

Molto attesa la prima uscita sulle politiche per la casa. Jorgensen ha anzitutto confermato lo slittamento al 2026 della presentazione del “Piano di azione per una casa accessibile”. “La ragione per cui ho deciso io e abbiamo poi deciso nella commissione che non lo faremo prima – ha detto il commissario – è che vogliamo essere sicuri che avremo un processo parallelo al vostro, qui in Parlamento, con la commissione per l’Housing. Non mi sentirei a mio agio nel presentare il mio Piano senza aver tenuto nel giusto conto il risultato del vostro lavoro e le vostre raccomandazioni”. Alla presidenza della commissione Housing è stata eletta l’italiana Irene Tinagli (Pd).

“Questo non significa però – ha continuato Jorgensen – che noi non agiremo già prima. Noi stiamo già agendo. Anche se presenteremo il Piano fra un anno, io comincerò già a fare alcune cose che quel piano prevede. Questo probabilmente non è il modo in cui lavoriamo normalmente, ma penso sia il modo più intelligente di farlo adesso”.

Jorgensen ha detto di aver già avviato un lavoro sulle regole per gli aiuti di Stato con la vicepresidente per la transizione ecologica, Teresa Ribeira, con l’obiettivo di “creare una piattaforma pan-europea per gli investimenti, per cui stiamo lavorando con Bei”. Il commissario ha detto inoltre di lavorare con il vicepresidente alla Coesione Fitto “per essere sicuro che arriveremo a spendere di più dai fondi di coesione per l’housing, passando da 7,5 a 15 miliardi di euro”.

Il pacchetto energia

Nutrito anche il pacchetto energia.

Anzitutto le rinnovabili. “Sui permessi per le rinnovabili – ha detto Jorgensen – andiamo ancora troppo lenti”. Apertura anche sul nucleare. “Il nucleare è e sarà – ha detto – parte del nostro mix. Presenteremo una strategia per aiutare a realizzare i piccoli reattori modulari (Smr) e mi impegnerò in un dialogo con il settore nucleare”. Più i generale, sulle politiche per l’energia, Jorgensen ha detto che “dobbiamo rendere l’Unione dell’energia più forte. Abbiamo molto potenziale. Dobbiamo fare meglio in questa parte di integrazione”. In particolare, “i Paesi devono implementare meglio la legislazione che già c’è”.

Un ulteriore obiettivo è ridurre le tasse in bolletta. “C’è una cosa – ha detto il commissario – che possiamo fare domani: abbassare le tasse sull’elettricità. E tante voci in bolletta non sono legati al costo della luce. Spetta agli Stati farlo ma dobbiamo essere onesti, se gli Stati vogliono, possono abbassare subito le tasse”.

Infine un bilancio sulla traiettoria di riduzione della dipendenza eneregtica dalla Russia. “Quando la guerra in Ucraina è iniziata – ha detto Jorgensen – importavamo dalla Russia il 45% di gas. L’anno scorso siamo arrivati al 15%, poi con le importazioni di Gnl siamo arrivati al 19% e ora siamo al 14%. Questo è un grande successo dell’Europa ma dobbiamo fare di più”.

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