Il convegno Enac-Luiss

Investimenti per reggere la crescita: la sveglia di Gianni Letta su Fiumicino

La crescita tumultuosa del traffico aereo ha bruciato tutti i record e ha toccato picchi pre covid. Ma gli aeroporti italiani come possono fronteggiarla? E’ il tema che è stato al centro del convegno organizzato dall’Enac e dall’università Luiss. Servono gli investimenti, dall’intermodalità alle sfide green. Emblematico il caso di Fiumicino: il piano da 9 miliardi è pronto ma non ci sono ancora le necessarie autorizzazioni. E su questo arriva l’appello alla politica di Gianni Letta: “servono decisioni adeguate ai tempi del trasporto aereo e non a quelli della burocrazia romana”.

26 Feb 2025 di Maria Cristina Carlini

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Macinano grandi record gli aeroporti italiani: nel 2024 i livelli di traffico, con 219 milioni di passeggeri, hanno superato queli precovid addirittura in anticipo. Il settore vive, dunque, una stagione di grande vitalità ed effervescenza. Su questo, tutti d’accordo. Eppure, dietro questo boom, qualche dubbio affiora, qualche incertezza e qualche preoccupazione prende corpo su quello che è il principale nodo della questione: è ovviamente positiva la crescita della domanda sul ricco mercato italiano del trasporto aereo, ma cosa avviene sul fronte dell’offerta? Gli aeroporti saranno in grado di sostenere la tumultuosa crescita del traffico, senza rischiare di finire nel gorgo della congestione e senza impattare sulla qualità del servizio? La risposta positiva non è per nulla scontata. Il nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, il documento di indirizzo strategico del settore, è dato per imminente ma non ancora pervenuto; la più grande società aeroportuale italiana -Aeroporti di Roma- ha pronto un piano di investimenti in autofinanziamento da 9 miliardi ma è ancora in attesa delle necessarie autorizzazioni per partire; servono investimenti per sviluppare l’intermodalità, importante leva per lo sviluppo sostenibile del settore e serve una governance a livello istituzionale. Mettendo in fila tutti questi tasselli, quello che emerge è un quadro problematico e complesso. A puntare i riflettori su questa complessità e sull’urgenza di affrontare da subito grandi sfide, è stato ieri il convegno “Green Deal del trasporto aereo – Intermodalità e capacità infrastrutturale” organizzato da Enac e Luiss School of Law- Osservatorio “Antonio Catricalà”, con il supporto di Enav e di Aeroporti di Roma, che ha chiamato a raccolta i principali attori del trasporto aereo.

Il caso di Fiumicino, Gianni Letta: “La politica si svegli e approvi il piano di investimenti nei tempi adeguati al trasporto aereo”

A dare il senso di questa urgenza è stato l’appello alla politica rivolto alla politica dall’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.  Da Palazzo Weekind, affacciato su Piazza Colonna, il messaggio è indirizzato a Palazzo Chigi, che dista poche decine di metri. “La politica si svegli e faccia sì che il piano di sviluppo di Fiumicino sia approvato immediatamente perchè possano essere realizzati in tempi brevissimi gli investimenti per accogliere quella maggiore massa di passeggeri che transiterà a Fiumicino nei prossimi anni”. Poco prima, il presidente di Aeroporti di Roma, Vincenzo Nunziata, aveva parlato del piano di 9 miliardi: “noi siamo pronti e il piano deve essere autorizzato dalle autorità competenti. Noi possiamo fare il nostro, ma poi, come sull’intermodalità serve la partecipazione del pubblico”. Parole che danno l’assist a Letta: “rivolgo il mio appello alla parte pubblica perché faccia la sua parte, per quelle che sono le sue competenze, per consentire al sistema di fare un salto nei tempi giusti. La Pa faccia quello che le si chiede di fare nei tempi adeguati al trasporto aereo e non nei tempi della burocrazia romana. Faccia sì che i progetti siano approvati nei tempi giusti”.

Eberhart: “servono investimenti per la connettività e l’intermodalità”

Lo sviluppo di Fiumicino rappresenta, peraltro, anche un fattore di successo della nuova Ita targata Lufthansa. Già nelle scorse settimane, l’ad Jeorg Eberhart aveva sottolineato la necessità che Fiumicino, attraverso il piano di investimenti, dispieghi tutte le sue potenzialità. E ieri, peraltro rassicurato da Letta sul fatto che Lufthansa non è atterrata “in una landa desolata”,  ha rilanciato: “gli investimenti sono necessari, sono cruciali non solo per la sostenibilità ma anche per la connettività, per la qualità del settore e quindi anche sull’intermodalità penso che senza investimenti sia difficile. Noi possiamo fare il nostro come per il check in e i bagagli. Ma poi servono maggiori investimenti”.

Borgomeo: “il Piano nazionale è fermo da mesi”. Rixi: “deve essere formalizzato”

“Il sistema reggerà la domanda?”, ha chiesto il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo. Di fronte a una crescita senza precedenti, “resta da capire se il sistema sia in grado di sostenere questo sviluppo senza criticità. Un ruolo cruciale potrebbe essere giocato dalla rete dei piccoli aeroporti, asset strategico per distribuire il traffico e garantire la tenuta complessiva del sistema. Non mancano però elementi di preoccupazione, come ad esempio l’incertezza normativa che caratterizza la gestione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco passeggeri. Anche il Piano Nazionale degli Aeroporti, che pur non essendo prescrittivo, è uno strumento essenziale per la pianificazione del settore, è fermo da mesi senza aggiornamenti: l’ultima bozza risale allo scorso luglio. Serve quindi una maggiore attenzione, un maggiore interesse da parte delle istituzioni per accompagnare la crescita del trasporto aereo e trasformarla in un’opportunità concreta di sviluppo per il Paese”, ha detto Borgomeo.

A distanza, in videocollegamento da Gioia Tauro, il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi,  ha riferito che il nuovo Pna deve essere formalizzato. “L’Italia è un importante hub del trasporto aereo. Siamo uno dei Paesi che cresce di più ma abbiamo delle regole che ci costringono a problemi gestionali. Spero che in futuro l’Unione europea sia molto più attenta al settore del trasporto aereo”, dopo aver “perso la grande occasione con il Pnrr”. Occasione mancata anche per il presidente del Gruppo Save, Enrico Marchi, che ha illustrato le azioni intraprese per raggiungere le zero emissioni nel 2030. Un traguardo sfidante, sollecitato anche dall’ubicazione dello scalo nel delicato e unico ecosistema lagunare, che ha stimolato la stessa pianificazione del Master Plan al 2037 (attualmente in fase di VIA) nel quale sono stati inseriti progetti che consentono questa accelerazione. “Si tratta di investimenti ingenti” – ha detto Marchi – “effettuati tutti in autofinanziamento, per i quali il PNRR sarebbe potuto essere un acceleratore. Un’occasione mancata, che ha del tutto estromesso le infrastrutture aeroportuali”

Chiudendo i lavori del convegno , il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha voluto ricordare “l’amico e illustre giurista Antonio Catricalà sulle cui orme abbiamo costituito l’Osservatorio, con la Luiss School of Law, laboratorio culturale importante per affrontare, con tutti i player del comparto, le sfide che ci attendono per il futuro del trasporto aereo, che oramai ha raggiunto quasi 219 milioni, grazie all’impegno del Governo e dell’Enac che, nel post Covid, hanno garantito interventi keynesiani a favore dei lavoratori. Ulteriore sfida è rappresentata dal Green Deal, tema affrontato con estrema serietà dal trasporto aereo a favore dello sviluppo della mobilità innovativa del futuro nostro e soprattutto di quello delle nuove generazioni. Sono
state già realizzate varie iniziative in ambito aeroportuale, ma la battaglia importante, a livello mondiale, è quella relativa ai carburanti alternativi: abbiamo superato l’idea che a breve si arriverà all’idrogeno piuttosto che all’elettrico, con l’obiettivo di raggiungere al 2050 l’utilizzo dei bio fuel, coinvolgendo la politica e l’industria del nostro Paese”.

L’evento di ieri  ha visto la partecipazione di esperti del settore, accademici, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private, nonché dei principali attori del trasporto aereo. Un appuntamento, che secondo la proposta lanciata dall’amministratore delegato dell’Enav, Pasqualino Monti, deve diventare un tavolo di confronto permanente.

 

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