La giornata

Industria sempre più in AFFANNO, a luglio 18mo calo annuo consecutivo

  • Salvini saluta il nuovo Nightjet Roma-Vienna: “Questo è il vero green deal, non il suicidio dello stop all’endotermico”
  • Corradi (Trenitalia): “Serve tanta manutenzione, i lavori devono continuare per migliorare il servizio”
  • Codice appalti, l’Oice punta su maggior accesso al mercato, riequilibrio contrattuale e trasparenza
  • Gianluca Bufo è il nuovo  amministratore delegato e direttore generale di Iren
  • Dal Mimit, Cdp e banche 600 milioni per progetti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale al Sud
  • Mit: per il viadotto Sente Longo in Molise consegna dei lavori dal 16 settembre

 

11 Set 2024

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Gelata di luglio per la produzione industriale italiana. I dati che sono arrivati ieri dall’Istat confermano la fase di persistente debolezza del settore, male comune delle grandi economie europee. A luglio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra un calo congiunturale dello 0,9%, invertendo così la rotta rispetto al cauto recupero che si era avuto nei due mesi precedenti con un aumento dello 0,5% sia a maggio  che a giugno  dopo un inizio d’anno in negativo (-1,5% a gennaio, 0,0% a febbraio, -0,4% a marzo, -1,2% ad aprile). Nella media del periodo maggio-luglio si registra un calo del livello della produzione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+2,3%); mentre cala per i beni intermedi (-0,7%), i beni strumentali (-1,2%) e i beni di consumo (-2,3%).

Al netto degli effetti di calendario, a luglio 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 21 di luglio 2023). L’indice tendenziale grezzo registra, invece, un incremento del 2,8%. Luglio allunga così la striscia negativa e ininterrotta di segni meno, cominciata addirittura a febbraio 2023, quindi ormai 18 mesi consecutivi. Ma, a ben guardare, poi, se si allarga l’orizzonte temporale agli ultimi due anni, cioè da luglio 2022 i due soli valori positivi si registrano  ad agosto 2022 (+3%) e a gennaio 2023, +2,6%. Tornando allo scorso luglio, l’unico incremento tendenziale è quello per l’energia (+1,5%).  Calano, invece, i beni intermedi (-2,8%) e in misura più accentuata i beni strumentali (-4,2%) e i beni di consumo (-5,2%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di prodotti chimici (+3,9%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,5%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,9%). In caduta libera, con cali a doppia cifra, le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,4%) e l’attività estrattiva (-5,9%).

Con i dati si completa il quadro  (cupo) sullo stato di salute dell’industria delle principali economie europee. A luglio in Germania la produzione industriale ha registrato un calo del 2,4% mensile e del 5,3% tendenziale. Il confronto trimestrale ha mostrato che nel periodo da maggio 2024 a luglio 2024 la produzione è stata inferiore del 2,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Dopo la revisione dei risultati provvisori, a giugno 2024 la produzione è aumentata dell’1,7% rispetto a maggio 2024 (dato provvisorio: +1,4%). Anche in Francia a luglio la produzione industriale ha registrato un calo dello 0,5% rispetto al precedente mese di giugno, penalizzata dal calo dello 0,9% della produzione manifatturiera. Lo ha comunicato l’Insee. «Questo calo segue il rimbalzo dello 0,8% della produzione industriale osservato a giugno», ha precisato in un comunicato stampa l’Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici. L’Insee ha anche rivisto il dato relativo alla produzione industriale di giugno che è stata ritoccata al rialzo a +0,9% da +0,8 per cento.

 

Salvini saluta il nuovo Nightjet Roma-Vienna: “questo è il vero green deal, non il suicidio dello stop all’endotermico”

Parte il nuovo treno notturno Nightjet, Roma- Vienna- Monaco di Baviera, il nuovo collegamento internazionale nato dalla cooperazione tra il gruppo Fs e le ferrovie austriache Obb. E dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, arriva il plauso, accompagnato, non senza una nota polemica (rivolta alla Ue). “La cura del ferro è il vero green deal, non come il bando al motore endotermico dal 2035, che invece è un suicidio ambientale e sociale”, ha detto Salvini alla cerimonia di taglio del nastro, ieri alla stazione di Roma Tiburtina, alla presenza dei vertici delle Fs, con l’amministratore  delegato Stefano Donnarumma, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’ambasciatore austriaco a Roma, Martin Eichtinger. “C’è una ritrovata amicizia , un rinnovato sodalizio tra Italia e Austria che magari viaggerà meglio sui binari di quanto non riesca a viaggiare su gomma al Brennero ma questo è un tema che affronteremo in altre sedi”. Un chiaro riferimento al braccio di ferro tra Italia e Austria sulla stretta al transito di mezzi pesanti in territorio austriaco.

Con questo nuovo collegamento Trenitalia consolida l’offerta verso l’Austria e la Germania e rafforza ulteriormente la propria presenza in Europa, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania alla Grecia. Ma punta anche allo sviluppo del business dei treni notturni che registrano un aumento della domanda. Lo ha spiegato l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi: “è un treno completamente nuovo, un bellissimo esempio di come può evolvere il trasporto notte a livelli confortevoli. La domanda di chi vuole viaggiare di notte in treno sta aumentando negli ultimi anni di circa il 50%”. Notevole è anche l’investimento : “una carrozza di questo tipo costa fino a 3 milioni, complessivamente parliamo di molte centinaia di euro “.

 

 

Corradi (Trenitalia): “serve tanta manutenzione, i lavori devono continuare per migliorare il servizio”

Mentre cresce il business dei treni notturni, a soffrire è stata l’alta velocità in questi mesi. “È stata un’estate particolare, abbiamo voluto continuare a dare un servizio il più possibile di qualità ma con tantissimi lavori in corso”, ha detto ancora Corradi. “Dobbiamo fare tanta manutenzione sulla linea e viene fatta ad agosto perché, comunque, ci sono meno passeggeri. Trenitalia ha un picco di passeggeri quando riprendono il lavoro e le scuole. I lavori non sono finiti, devono continuare, perché il servizio della rete deve continuare a migliorare. Ad agosto c’è stato un picco dei lavori, ora continuano con un ritmo meno serrato. Noi ci interfacciamo con Rfi per studiare la migliore offerta rispetto alla situazione dei lavori”.

 

 

 

Codice appalti: l’Oice punta su maggior accesso al mercato, riequilibrio contrattuale e trasparenza

“I positivi principi contenuti del codice degli appalti devono essere attuati appieno perché fiducia, risultato e buona fede non rimangano sulla carta”. E’ questo il messaggio che ha trasmesso oggi l’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura intervenendo in audizione presso l’ottava Commissione della Camera. Il presidente Giorgio Lupoi, nel suo intervento ha sottolineato come “l’associazione abbia accolto con favore l’emanazione del nuovo codice, un anno fa anche e soprattutto per la definizione di importanti principi che devono conformare l’agire della Pubblica Amministrazione e degli operatori economici : risultati, fiducia, buona fede, equilibrio contrattuale, accesso al mercato. ad un anno dalla sua emanazione rileviamo come elemento positivo il fatto che il Parlamento abbia posto all’attenzione del Governo la necessità di intervenire su le.lgs 36/2023. In particolare, riteniamo che si debba in primo luogo intervenire colmando il vuoto normativo determinato dall’assenza di regole specifiche per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura: una volta abrogate le LG/1/2016 dell’Anac le amministrazioni non hanno più riferimenti certi e questo ha causato non poche difficoltà agli operatori”.  Ma non è solo su questo punto che il presidente OICE chiede di ritoccare il codice: “abbiamo poi delle richieste puntuali come quelle sull’accesso alle gare, perché la richiesta di referenze su soli tre anni penalizza una larga parte del mercato e crea un immotivato e discriminatorio trattamento rispetto alle imprese di costruzioni qualificate su 15 anni, sulla necessità di ripristinare l’anticipazione contrattuale per i servizi tecnico professionali, immotivatamente cancellata dal legislatore, sulla limitazione degli affidamenti diretti in via fiduciaria, sulla riduzione degli incentivi ai tecnici della Pa alle fasi di programmazione e gestione e non a quella progettuale; sulle garanzie in ordine alle modifiche in corso di esecuzione perché il ricorso ai contratti ‘a corpo’ finisce spesso per vessare l’operatore economico ben oltre i limiti di un equo rapporto contrattuale”. Infine l’OICE ha toccato anche il tema dell’appalto integrato e dell’equo compenso: “abbiamo notato che la liberalizzazione dell’appalto integrato, estesa spesso ad interventi in cui l’apporto progettuale dell’impresa di costruzioni non ha ragion d’essere, comporta un suo utilizzo errato. Occorre quindi riflettere, senza posizioni aprioristiche di parte, su ipotesi in cui sia realmente giustificato. Sull’equo compenso riteniamo che il mancato coordinamento fra codice e legge 49 sia risolvere senza ulteriori indugi ma soprattuto si deve aggiornare il decreto parametri inserendo le nuove attività richieste non previste”.

 Gianluca Bufo è il  nuovo amministratore delegato e direttore generale di Iren

Il cda di Iren ha cooptato ieri Gianluca Bufo e lo ha nominato amministratore delegato e direttore generale di Iren, con il conferimento delle relative deleghe e dei poteri.  Una nomina accolta con “entusiasmo e orgoglio” dal neo ad di Iren. Un’azienda che “conosco profondamente, nella quale ho realizzato un percorso manageriale pluriennale che mi ha consentito di apprezzare le grandi qualità delle donne e degli uomini che vi lavorano nonché il significativo potenziale di crescita e sviluppo che questa azienda possiede”.

Dal Mimit, Cdp e banche 600 milioni per progetti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale al Sud

Firmato l’Addendum alla Convenzione Fondo Crescita Sostenibile per la concessione di finanziamenti agevolati dedicati alle imprese per realizzare e migliorare processi e servizi di rilevanza strategica per il sistema produttivo del Mezzogiorno Da ieri , 10 settembre, possono presentare domanda di accesso allo strumento le aziende di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agricole, agroindustriali, artigiane e di ricerca
Un nuovo strumento per incentivare la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e di tecnologie all’avanguardia con l’obiettivo di creare valore e ricchezza nelle Regioni del Sud. Questi gli aspetti principali dell’Addendum alla Convenzione Fondo Crescita Sostenibile sottoscritta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Cassa Depositi e Prestiti e Abi che disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati dedicati alla realizzazione di progetti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo.

Mit: per il viadotto Sente Longo in Molise consegna dei lavori dal 16 settembre

I lavori di manutenzione straordinaria del viadotto Sente Longo lungo la Strada Provinciale 86 “Istonia” saranno consegnati il prossimo 16 settembre. lo ha annunciato il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Si tratta degli interventi di prima fase, affidati tramite l’Accordo Quadro 24/27 per il risanamento strutturale di opere d’arte della rete molisana. Chiuso dal 2018 in seguito ad alcune verifiche post sisma, il ponte collega i paesi dell’alto Molise e del vicino Abruzzo. In una prima fase, su progetto esecutivo di Anas, è prevista una serie di interventi sui piloni, opere di consolidamento del corpo della frana localizzata, oltre a un intervento sull’impalcato. Un anno il tempo previsto per la conclusione dei lavori di messa in sicurezza e la successiva riapertura al transito.

 

 

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