IL CONCORSO
Il progetto di illuminazione della Vela di Calatrava a Roma finalista al darc Awards. La progettista Nacarova: è una NUOVA VISIONE per la città
Votazione fino al 28 marzo, cerimonia il 24 aprile a Londra.

credits: Luca Adami
IN SINTESI
Il progetto
“Si tratta di una illuminazione – spiega a DiarioDiac la progettista Barbora Nacarova, architetto e lighting designer dello Studio Dolce e Luce Lighting Design – pensata per evidenziarne il carattere monumentale e lo splendore della struttura. L’idea è farla risaltare rispetto all’ambiente circostante, facendola emergere come da un nucleo più oscuro per renderla un’icona del futuro atteso. Questo progetto non è solo luce – sottolinea – ma una narrazione luminosa che racconta un viaggio celeste, scandendo il tempo e trasformando la Vela in un simbolo di rinascita. La Vela non è più solo un’ombra, ma una luce proiettata verso il futuro: da opera incompiuta a simbolo di rinascita e nuova visione per la città”, conclude.
La Vela, simbolo di rinascita e innovazione
La famosa opera incompiuta che l’architetto spagnolo Santiago Calatrava iniziò a realizzare a Roma nel 2005, con la sua forte identità architettonica e simbolica e i suoi 75 metri di altezza, “è l’emblema del potente passato di Roma. Pur testimoniando con l’abbandono degli anni passati le complessità e le sfide che la città deve ancora superare, continua a ergersi come un faro di speranza e innovazione per il futuro”, si legge nella presentazione ai darc Awards. L’intervento di rigenerazione urbana interesserà, infatti, non solo la Vela ma l’intera area in cui sorge, che sarà oggetto di un’operazione di intensa piantumazione e inizio di uno dei più articolati programmi volti a riconsegnare alla città verde urbano, infrastrutture per la comunità, benessere.
L’illuminazione artistica, una nuova visione
La nuova illuminazione artistica della Vela di Calatrava ha due scopi principali, sottolineano dallo Studio Dolce e Luce Lighting Design: “evidenziare il carattere monumentale dell’opera mostrandone lo splendore e mettendo in primo piano la plasticità tridimensionale della struttura. L’idea, cuore di questo obiettivo, è quella di utilizzarne i dislivelli per ottenere diversi punti di vista, aperti sia sulle imponenti strutture della Vela che sul paesaggio circostante. In questo modo, la luce porta l’opera a sorgere dall’ambiente che la avvolge in un nucleo oscuro per diventare il simbolo del futuro atteso”. Il secondo obiettivo è quello di “sfruttare le capacita comunicative proprie di un progetto di illuminazione, raccontando una storia. L’illuminazione artistica della Vela simboleggia il percorso del sole, della luna e delle stelle. Gli astri scandiscono il ritmo del tempo, delle stagioni e delle nostre vite e da sempre guidano il viaggiatore, pellegrino, verso la meta”.
Un progetto di illuminazione dinamica, sinfonia di luci e ombre
L’illuminazione della facciata si fonda sul concetto di illuminazione dinamica in rapporto con intensità e temperature del colore della luce bianca, includendo la nuova configurazione di luce statica. Il gioco di luci inizia con toni caldi, simili a quelli del tramonto, per evolversi verso una luce bianca che richiama la luna crescente. La tonalità si raffredda progressivamente e, diventando più chiara e fresca, si fonde armoniosamente con il materiale della struttura, passando attraverso sfumature di celeste e blu che evocano l’immagine del cielo stellato, per diminuire d’intensità, spegnersi e restituire al buio la Vela.
Una installazione “responsabile”
Analizzando le viste più importanti e tenendo conto della sua posizione all’interno del paesaggio naturale dell’area si prevede il posizionamento dei proiettori sulla facciata principale anteriore, lato mare\tramonto, e non posteriore verso il parco e le zone residenziali. I proiettori sono installati su ogni setto di basamento nella parte anteriore e su ogni secondo setto sulle parti laterali per ottenere una fusione naturale verso il lato posteriore non illuminato. L’ombra progettualmente considerata e analizzata diviene un elemento che arricchisce la visita, accentuando la tridimensionalità della struttura. La soluzione tecnica adottata è costituita da 33 proiettori LED orientabili dotati di ottiche molto strette per illuminare esclusivamente le superfici desiderate, evitando inutili dispersioni luminose. Il proiettore RGBW con controllo DMX permette una scelta “millimetrica” della relativa tonalità nel campo della luce” bianca”, oltre alla possibilità di ottenere e controllare una scala cromatica infinita per personalizzare eventi specifici, come ad esempio il Giubileo 2025.
Al fine di ottenere un ciclo autonomo e sostenibile, l’intero sistema di illuminazione utilizza pannelli fotovoltaici.
Un faro di rinascita e progresso
L’illuminazione della Vela di Calatrava “segna una rinascita, restituendo vita e accessibilità a un’icona dell’architettura contemporanea a lungo abbandonata. Simbolo di evoluzione e prosperità per la città, rappresenta l’inizio di una delle più importanti iniziative di rigenerazione urbana sostenibile a Roma”.