IL TESTO DELLE RACCOMANDAZIONI

Il Parlamento Ue sulle direttive appalti: alt al massimo ribasso e suddivisione in lotti nei servizi di ingegneria. Oggi l’ok alla riforma Fitto sulla politica di coesione, priorità alla casa

10 Set 2025 di Giorgio Santilli

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Il Parlamento Ue sulle direttive appalti: alt al massimo ribasso e suddivisione in lotti nei servizi di ingegneria. Oggi l’ok alla riforma Fitto sulla politica di coesione, priorità alla casa

Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Pnrr, il Sud e la coesione (Imagoeconomica)

Il Parlamento europeo ha approvato ieri le raccomandazioni alla commissione per l’elaborazione dei testi di riforma delle direttive sugli appalti 24 e 25 del 2014. Sono stati approvati – rispetto al testo di ingresso in Aula della relazione predisposta dal relatore, il polacco Piotr Muller (si veda qui l’articolo di Diario DIAC) – alcuni emendamenti che vanno in due direzioni: difendere le imprese europee rispetto alla concorrenza sleale di imprese di Paesi terzi, imponendo invece una preferenza per le imprese europee in determinati settori strategici, e applicare anche ai servizi di ingegneria gli obiettivi principali delle raccomandazioni, come l’altolà al criterio di aggiudicazione del massimo ribasso e l’obbligo di suddivisione in lotti.

Qui si può scaricare il testo delle raccomandazioni approvato ieri dal Parlamento

Ora spetterà alla commissione guidata da Ursula von der Leyen elaborare la proposta di revisione delle direttive da cui partirà l’iter legislativo vero e proprio.

Oggi l’ok alla revisione di mid term della politica di coesione

Oggi il Parlamento è chiamato a discutere anche la riforma proposta dalla commissione e in particolare dal vicepresidente Fitto di una revisione di mid term della politica di coesione, con la possibilità per i Paesi membri di ridestinare i fondi a cinque priorità strategiche (energia, casa, acqua, competitività e difesa).

La relazione che spinge la politica di coesione verso la casa

Con il pacchetto sulla riforma della politica di coesione si dovrebbe discutere e votare oggi anche la relazione contente le raccomandazioni “sul ruolo degli investimenti della politica di coesione nella risoluzione della crisi abitativa”, che avanza un elenco di proposte per spostare la politica di coesione sui temi dell’emergenza abitativa, segnata da cittadini e famiglie dell’UE che si trovano ad affrontare grandi difficoltà per ottenere un alloggio dignitoso, sostenibile e a prezzi accessibili, considerando soprattutto che tra il 2015 e il 2023 i prezzi delle abitazioni nell’Unione sono aumentati in media del 48 .

Tra le varie proposte, il rafforzamento del quadro giuridico che consenta agli Stati membri di usare Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di coesione e Fondo per una transizione giusta nel sostegno di investimenti che attenuino le conseguenze socioeconomiche negative della crisi abitativa. Le raccomandazioni chiedono inoltre di includere “nuovi obiettivi specifici in materia di alloggi sostenibili e a prezzi accessibili” tra i diversi obiettivi strategici previsti dai regolamenti per la coesione in modo che sia possibile finanziare misure volte a “fronteggiare la carenza di alloggi, migliorare la qualità degli alloggi e far sì che tutti i cittadini abbiano accesso ad alloggi adeguati e a prezzi abbordabili”. La relazione chiede anche che, in vista del prossimo QFP per il periodo successivo al 2027, Commissione e Banca europea per gli investimenti includeano nei fondi della politica di coesione un criterio di durata specifico per le operazioni che comportano investimenti in infrastrutture abitative sostenibili e a prezzi accessibili.

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