La giornata

I due anni del Governo. Meloni: “Riforme e conti in sicurezza”

  • Le opposizioni chiedono un’informativa urgente sul caso Albania. L’Anm: le decisioni della magistratura non sono ispirate dal Governo di turno
  • Fmi: confermata la crescita dell’Italia a +0,7% nel 2024, limata a +0,8% nel 2025, benefici dal Pnrr
  • Ferrante (Mit): “consegnati i lavori per la ferrovia aeroporto-stazione Brindisi, siamo a punto di svolta”
  • Edison apre una nuova centrale in Campania, investimenti per 450 milioni
  • Rigenerazione urbana: in un decalogo il Manifesto degli Architetti italiani per la sfida sulla prossimità sostenibile
  • Snam svela il progetto “decARTbonization” a Foligno,  l’arte al servizio della sostenibilità ambientale

22 Ott 2024

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“Il 22 ottobre del 2022, esattamente due anni fa, prestavo il giuramento come presidente del Consiglio dei ministri. Oggi, a due anni di distanza, se mi guardo indietro, penso soprattutto che non mi sono mai risparmiata. Penso che sono soddisfatta dei risultati e dei traguardi che in questi due anni abbiamo raggiunto per l’Italia e sono anche consapevole di quanto lavoro ci sia ancora da fare”. E’ la premier Giorgia Meloni a tracciare un bilancio e a rivendicare i risultati raggiunti nel secondo anniversario della nascita dell’esecutivo da lei guidato, in un videomessaggio sui social. “Abbiamo avviato riforme che erano attese da decenni in questa nazione.Abbiamo messo in sicurezza i conti dello Stato, difeso il potere d’acquisto delle famiglie, con particolare attenzione a quelle che avevano figli e ai gruppi piu’ vulnerabili della nostra societa’”, ha detto.  “Abbiamo destinato alla sanita’ un livello di risorse che mai nessun governo aveva destinato in precedenza. Nei prossimi anni continueremo a lavorare con determinazione, con impegno, per consolidare questi risultati e per rispettare integralmente il patto che abbiamo sottoscritto con i cittadini italiani”, ha assicurato. “Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono, ma siamo anche consapevoli del fatto che insieme possiamo costruire un’Italia piu’ forte, piu’ sicura, piu’ prospera per tutti. Grazie per la fiducia e per il vostro sostegno, perche’ sono il motore che ci spinge ad andare avanti. Finché ci siete voi, ci siamo anche noi”.

Le opposizioni: informativa urgente sul caso Albania. In campo l’Anm

Ma nel giorno del secondo anniversario della nascita del Governo, e all’indomani dell’approvazione del decreto legge sui Paesi considerati scuri, rimane alto il livello dello scontro politico. Le opposizioni  hanno chiesto un’informativa urgente in aula alla Camera della presidente del Consiglio Meloni sul decreto sulla gestione del protocollo Italia-Albania e sullo scontro istituzionale in atto con la magistratura. Intanto L’Associazione nazionale magistrati chiede con forza che la giurisdizione sia rispettata come esercizio di una funzione del tutto autonoma ed indipendente. “Non può attendersi dalla Magistratura che assuma decisioni ispirate dalla necessità di collaborazione con il Governo di turno. Se agisse facendosi carico delle attese della politica, la magistratura tradirebbe il mandato costituzionale”, scrive la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione. “È sorprendente – prosegue la nota – che questa elementare evidenza democratica debba essere riaffermata per rispondere alle aspre e strumentali polemiche che si sono scatenate all’indomani delle ordinanze con cui la sezione specializzata del Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento di alcuni richiedenti asilo allocati nel centro sito in territorio albanese. I provvedimenti giudiziari possono certo essere criticati. I magistrati italiani non sono chiusi alla critica anche severa ma rispettosa del loro ruolo. Esprimono però fondata preoccupazione quando il dileggio prende luogo della critica e il dissenso dei più alti esponenti del Governo viene affidato ad accuse di pregiudizialità ideologica, di abnormità o di esondazione nella sfera riservata alla politica, tutte manifestazioni di dichiarata insofferenza nei confronti di una funzione che risponde soltanto alla legge e in alcune materie, come l’immigrazione, prioritariamente al diritto sovranazionale ed europeo in particolare”.

Fmi: confermata la crescita dell’Italia a +0,7% nel 2024, limata a +0,8% nel 2025, benefici Pnrr

Il Fondo monetario conferma la stima di crescita per l’economia italiana formulata lo scorso mese di luglio. Il Pil crescera’ quest’anno dello 0,7% mentre per il 2025 la crescita viene rivista al ribasso da +0,9% a +0,8%. Sono le previsioni contenute nel  World Economic Outlook del Fmi diffuso oggi in coincidenza con gli Annual Meeting, a Washington. L’Italia “ha una debolezza persistente” del settore manifatturiero, sottolinea il rapporto, ma a differenza della Germania che ha lo stesso problema, puo’ contare dei benefici per la domanda interna derivanti dal Pnrr. L’eurozona crescerà meno del previsto:  +0,8% (-0,1 punti rispetto a luglio) mentre nel 2025 non andra’ oltre un +1,2% (1,5% in luglio). L’area euro potra’ contare su una “migliore performance delle esportazioni, in particolare di beni’. L’anno prossimo ci sara’ l’aiuto di ‘una domanda interna piu’ forte. Si prevede che l’aumento dei salari reali stimolera’ i consumi, mentre un graduale allentamento della politica monetaria dovrebbe sostenere gli investimenti’. Critica la situazione della Germania che “sta sperimentando tensioni a causa del consolidamento fiscale e di un forte calo dei prezzi immobiliari”. Il Fmi conferma poi al 3,2% le stime di crescita per l’economia mondiale. Una bassa crescita – con un’accelerazione degli Stati Uniti e un graduale rallentamento della Cina – che deve fronteggiare una situazione di instabilità sia per il ritorno, sia pur per un periodo contenuto, della volatilita’ dei mercati finanziari, sia per un’ulteriore intensificazione delle spaccature geopolitiche che potrebbero pesare sul commercio, sugli investimenti e sul libero flusso delle idee. Cio’ potrebbe incidere sulla crescita a lungo termine, avverte il World Economic Outllok, minacciare la resilienza delle catene di approvvigionamento e creare difficili compromessi per le banche centrali. Positivo è il calo dell’inflazione mondiale al 5,8% quest’anno dal 6,7% del 2023. Tornando alla crescita, le stime Fmi indicano un +3,2% sia quest’anno che nel 2025, sostanzialmente invariate rispetto a luglio (-0,1% per il dato del 2025).

Ferrante (Mit): “Consegnati i lavori per la ferrovia aeroporto-stazione Brindisi, punto di svolta”

“Il collegamento ferroviario tra l’aeroporto del Salento e la stazione di Brindisi compie un passo in avanti decisivo: ieri è stata infatti effettuata la consegna dei lavori, che consente l’avvio degli interventi di realizzazione di questa fondamentale opera commissariata. Siamo ad un punto di svolta per un’infrastruttura strategica al servizio dei cittadini e dei turisti, che avranno a disposizione un sistema ferroviario integrato in un’ottica intermodale”. Lo ha reso noto il Sottosegretario di Stato al Mit con delega al coordinamento delle opere commissariate, Tullio Ferrante. “Dopo la consegna delle attività propedeutiche riguardanti la bonifica da ordigni esplosivi, la cantierizzazione e la risoluzione delle interferenze dello scorso 31 gennaio, in via di ultimazione, e a seguito del rilascio degli ultimi pareri da parte degli Enti preposti, nella giornata di ieri – ha riferito – è stata formalizzata la consegna dei lavori. Il progetto, con un costo complessivo di 153 milioni di euro interamente finanziati, garantirà i collegamenti tra Brindisi e la nuova stazione aeroporto del Salento con una linea ferroviaria di 8 km, comprensivi delle 2 bretelle a semplice binario per assicurare i collegamenti verso Taranto e verso Bari. Va riconosciuto il grande impegno con cui Forza Italia si è sempre battuta per la realizzazione di un’infrastruttura che risponde alla necessità di rendere il sistema dei trasporti sempre più capillare e interconnesso. Come ho avuto modo di sottolineare anche durante la mia ultima visita in Puglia, si tratta di un’opera destinata a rivoluzionare la mobilità nel Salento, dando un impulso fondamentale allo sviluppo economico e sociale di un’area dall’elevata vocazione turistica. La consegna dei lavori conferma il rispetto del cronoprogramma, che prevede l’attivazione della linea ferroviaria tra Brindisi e l’aeroporto già entro il 2026. Continueremo a lavorare per accelerare il potenziamento delle infrastrutture in Puglia ed in tutto il Sud, per modernizzare il sistema dei trasporti e sostenere la crescita dei nostri territori”.

Edison apre una nuova centrale in Campania, investimenti per 450 milioni

Edison consegna al Paese una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato di ultima generazione, un’eccellenza dell’innovazione tecnologica ed energetica italiana. Il nuovo impianto sorge a Presenzano, in provincia di Caserta e, insieme alla centrale gemella di Porto Marghera (VE) inaugurata da Edison lo scorso anno, è tra gli impianti più avanzati ed efficienti al mondo, il più efficiente d’Italia. Edison, con la costruzione e messa in marcia di questo secondo impianto a ciclo combinato, conferma il suo ruolo di leadership nella transizione energetica e della sicurezza del sistema energetico nazionale, impegnato nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal PNIEC. La realizzazione della centrale di Presenzano ha richiesto un investimento di oltre 450 milioni di euro con il coinvolgimento di oltre 1200 addetti e 130 imprese fornitrici. L’impianto ha una potenza installata di 770 Mw ed è in grado di soddisfare il fabbisogno annuale equivalente di oltre 1.500.000 famiglie. La centrale utilizza una turbina a gas naturale ad alta efficienza GT36 di classe H, sviluppata da Ansaldo Energia, che permette di ottenere un’efficienza energetica pari a circa il 63%, una delle più alte in Europa e la più alta in Italia, assicurando una riduzionedelle emissioni specifiche di anidride carbonica fino al 30% alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano. Inoltre, la centrale ha prestazioni ambientali molto elevate garantendo emissioni di ossidi di azoto (NOx) inferiori di oltre il 60% rispetto ad impianti esistenti di taglia analoga, nonché un limitato utilizzo delle risorse idriche grazie all’adozione di sistemi di raffreddamento ad aria. L’impianto è intitolato a Flavio Crescentini, manager di Edison prematuramente scomparso, che ha avuto un ruolo cruciale, come responsabile dell’avviamento e messa in marcia dei precedenti impianti a ciclo combinato sviluppati da Edison a partire dal 1992. Grande attenzione è stata posta all’armonizzazione della centrale con le strutture ecosistemiche presenti nel territorio. Pertanto, su un’area di oltre 3 ettari prossima all’impianto, sono state piantumate sia cortine arboree che arbustive (circa 140 alberi e 1.000 arbusti). La stessa scelta cromatica delle superfici della centrale è stata dettata da un’attenta analisi, volta a favorirne l’assonanza con gli elementi del paesaggio circostante. Durante i lavori per la sua realizzazione, nel corso delle fasi di scavo che hanno interessato l’area della centrale ed i tracciati del metanodotto e dell’elettrodotto, sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici risalenti sia all’età del bronzo che al periodo tra il VI ed il V secolo a.C. La raccolta, la catalogazione e il restauro sono stati curati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Alcuni di questi ritrovamenti sono conservati all’interno della stessa centrale in uno  spazio ad essi dedicato.

Rigenerazione urbana: il Manifesto decalogo degli Architetti italiani

E’ una vera e propria sfida per realizzare nelle nostre città una visione di rigenerazione urbana, immaginando altri modi di vivere, di spostarsi e di lavorare, fondata su paradigmi innovativi del governo del territorio che abbiano al loro centro il principio di “prossimità sostenibile” quella contenuta nelle proposte del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). I concetti della prossimità policentrica nelle città sono diventati, infatti, a livello internazionale, elementi rilevanti del dibattito su come coniugare le sfide ecologiche, economiche e sociali con la qualità della vita che non può prescindere dalla qualità dell’architettura. Le proposte sono illustrate nella pubblicazione “L’Italia di prossimità: il futuro della pianificazione urbana e territoriale” curata dal Comitato Scientifico del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), con la Direzione Scientifica del Professor Carlos Moreno, ideatore del modello della “Città dei 15 minuti”, che è stata presentata oggi alla Camera dei Deputati. “Costruire un approccio basato sulla prossimità”; “Estensione al territorio dei 30 minuti”; Potenziare il trasporto pubblico e le reti di mobilità”; “Promuovere spazi verdi e pubblici”; “Sostenere le economie locali e il patrimonio culturale”; “Promuovere un’architettura e un’urbanistica inclusive”; “Sfruttare la tecnologia per territori intelligenti e connessi”; “Costruire comunità resilienti al clima”; “Promuovere il benessere, la coesione sociale e l’equità”; “Innovare la governance e i quadri politici”: sono questi i punti che caratterizzano il Decalogo contenuto nella pubblicazione.
“La prossimità urbana, nella sua essenza – ha sottolineato Moreno – promuove la sostenibilità ambientale riducendo la necessità di lunghi spostamenti e la dipendenza dai combustibili fossili, favorisce la coesione sociale, creando quartieri vivaci e interconnessi. È una risposta ai modelli urbani del passato, caratterizzati da dispersione insediativa e dipendenza dalle automobili, offrendo una visione di città che privilegi le persone rispetto ai veicoli. Al di là del numero di minuti, ciò che è essenziale è considerare la prossimità urbana e territoriale attraverso un approccio policentrico e  con servizi che permettano una migliore qualità della vita”.
Per Massimo Crusi, Presidente del CNAPPC, “città e territori sono da ripensare, senza ulteriori indugi, mettendo profondamente in discussione concetti espansivi obsoleti, figli di una legislazione urbanistica della prima metà del secolo scorso e, purtroppo, tutt’ora vigente. Sembra a dir poco anacronistico doversi riferire ad un testo legislativo che appartiene ad un’altra Italia e addirittura ad un altro mondo. Le proposte del CNAPPC vogliono essere un invito alla politica a realizzare la riforma della pianificazione con una visione organica e a superare quell’approccio alla rigenerazione che, fino ad oggi, si è limitato ad intenderla come semplici, per quanto importanti, azioni disaggregate, come, ad esempio, quelle di contrasto al consumo di suolo, di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, di riuso delle aree dismesse”.
Giuseppe Cappochin, Responsabile del Dipartimento Riforma urbanistica e futuro delle città del CNAPPC, ha puntualizzato come la domanda sul futuro dell’abitare, sulla forma e sulla natura dei territori sia al centro della riflessione di chiunque cerchi di immaginare l’evoluzione della nostra società e dello stare insieme collettivo. “La recente emergenza sanitaria – ha detto – ha riacceso il dibattito sul ruolo dell’investimento pubblico nell’orientare la trasformazione delle città e proprio questo ha dato un impulso inaspettato al concetto di “prossimità urbana”. I giorni duri della pandemia hanno messo a nudo la fragile struttura sociale, economica e spaziale di città e territori nel loro attuale assetto e la necessità di un sostanziale, innovativo ripensamento degli indicatori del benessere dei cittadini in relazione all’ambiente urbano”.
Alla presentazione de “L’Italia di prossimità: il futuro della pianificazione urbana e territoriale” sono intervenuti dopo i saluti istituzionali dell’onorevole Sergio Costa, Vicepresidente della Camera dei Deputati, di Teresa Taboas, Vice Presidente dell’Unione Internazionale degli Architetti (UIA)  e gli interventi di studiosi ed esperti componenti del Comitato scientifico internazionale, i senatori Maurizio Gasparri, Etelwardo Sigismondi, e i Deputati Roberto Morassut, Roberto Traversi e Gianpiero Zinzi che hanno dialogato con Carlos Moreno.
Nelle giornate del 22 e 23 ottobre il CNAPPC ospiterà l’Assemblea della Regione 1 dell’Unione internazionale degli Architetti (UIA) che raggruppa i Paesi dell’Europa occidentale a sottolineare come le proposte degli Architetti PPC siano fortemente ancorate allo scenario internazionale del quale l’UIA rappresenta una delle voci più autorevoli.

Snam svela il progetto “decARTbonization” a Foligno,  arte al servizio della sostenibilità

E’ stato svelato ieri a Foligno il nuovo progetto “decARTbonization” promosso da Bioenerys, società del gruppo Snam, che coinvolge lo street artist Tvboy con un’opera che non solo abbellirà l’impianto di produzione di biometano della città umbra ma contribuirà, nel suo piccolo, a promuovere un positivo impatto sociale e ambientale, specialmente nella lotta all’inqu inamento atmosferico attraverso la cattura dellsa C02. Il murale, realizzato sui muri perimetrali dell’impianto, è stato realizzato infatti con vernici certificate e Made in Italy (Airlite) in grado di assorbire, come un piccolo bosco urbano di 408 metri quadrati la Co2 e altri elementi inquinanti  come NOx e Pm10, le cosiddette polveri sottili che sono le principali responsabili dell’inquinamento urbano. Obiettivo primario dell’iniziativa, insieme al miglioramento estetico dell’impianto e alla pulizia dell’aria, è di sensibilizzare le comunità locali al rispetto dell’ambiente e coinvolgere le persone in dinamiche dall’impatto positivo e duraturo nei luoghi in cui opera Snam, che ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia.

Maria Cristina Carlini

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