il nuovo piano industriale
Enel accelera sugli investimenti: una MOLE di 43 miliardi nel triennio 2025-27, su reti e rinnovabili oltre 38 miliardi. Cattaneo: “Apriamo nuova stagione di crescita”
“Apriamo un nuovo capitolo di crescita”, ha detto l’amministratore delegato Cattaneo presentando ai mercati finanziari il nuovo piano che prevede un aumento di 7 miliardi di investimenti rispetto al precedente piano. Forte la spinta su reti e rinnovabili sulle quali, ha messo in chiaro, “servono più autorizzazioni ma le Regioni non le danno”. Il gruppo punta a un aumento della redditività prevedendo un ebitda cumulato nell’arco di piano di 70 miliardi e alla creazione di valore rivedendo al rialzo la politica dei dividendi
IN SINTESI
La parola d’ordine è crescita e, per questo Enel, spinge sull’acceleratore degli investimenti, si pone nuovi obiettivi di incremento della redditività e creazione di valore per gli azionisti, guarda a opportunità di sviluppo che prevedono anche nuove possibili acquisizioni. L’annuncio del maxi acquisto delle centrali idroelettriche in Spagna da 1 miliardo di euro, che la settimana scorso aveva colto di sorpresa, dà il polso delle nuove strategie che il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha messo in campo con il nuovo piano industrial 2025-2027, presentato ieri ai mercati finanziari nel corso del Capital Market Day a Milano. Il nuovo piano s’inscrive in un contesto in cui l’elettricità continuerà a svolgere nei prossimi anni un ruolo di primaria importanza nella transizione energetica, guidata dall’elettrificazione. Le rinnovabili cresceranno ulteriormente e i sistemi elettrici continueranno ad avere bisogno di tecnologie baseload e di flessibilità per soddisfare la domanda in qualsiasi ora del giorno e ridurre la volatilità dei prezzi. Le reti di distribuzione continueranno a svolgere il ruolo di abilitatori della transione, dovranno avere una maggiore capacità per accogliere la crescente capacità di rinnovabili e garantire un maggiore resilienza alla nuova normalità degli eventi meteorologici estremi, sempre più intensi e frequenti. Sono necessari nuovi assetti dei mercati elettrici e quadri regolatori per remunerare gli investimenti e sostenere la crescita delle rinnovabili e delle reti.
In questo scenario, la grande scomessa è sugli investimenti, uno dei pilastri del piano: una mole da 43 miliardi nel triennio che, rispetto al precedente piano, alza l’asticella di 7 miliardi. Reti, rinnovabili, clienti sono gli asset sui quali Enel focalizzerà gli interventi. Tra il 2025 e il 2027, il gruppo ha pianificato investimenti totali lordi che saranno allocati tra le geografie in proporzione al relativo contributo all’ebitda: le principali aree saranno quindi in Europa con circa il 75% del totaele e in America Latina e Nord America per il restante 25%.
Punta a 26 miliardi di investimenti sulle reti
Oltre la metà del totale, 26 miliardi sono indirizzati agli investimenti nelle reti: il dato segna una decisa crescita, il 40%, rispetto al precedente piano. È previsto che circa il 78% degli investimenti totali nelle Reti sarà allocato in Italia e Spagna, Paesi caratterizzati da quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti, e circa il 22% sarà allocato in America Latina. In particolare, il Gruppo prevede di investire in Italia oltre 16 miliardi di euro, in Iberia circa 4 miliardi e in America Latina quasi 6 miliardi di euro. Si prevede che l’incremento degli investimenti nelle reti porti al Regulated Asset Base (Rab) del gruppo a circa 52 miliardi di euro nel 2027 rispetto ai 43 miliardi stimati nel 2024. Grazie a questi investimenti, si prevede che le reti elettriche del Gruppo saranno più resilienti, digitalizzateed efficienti. Inoltre, il Gruppo proseguirà con impegno l’attività di advocacy per favorire quadri regolatori che supportino il ruolo centrale svolto dalle reti nella transizione energetica. Per effetto degli investimenti destinati alle Reti, si prevede che queste contribuiranno per circa il 40% all’EBITDA ordinario di Gruppo nel 2027.
Sulle Rinnovabili investimenti per 12 miliardi. Cattaneo: ‘servono più autorizzazioni, superare questa ipocrisia’
Sedici miliardi di investimenti sono destinati al business integrato. Nelle Rinnovabili si prevede di investire circa 12 miliardi di euro, con un’allocazione del capitale flessibile e un approccio selettivo volto a massimizzare i rendimenti e ridurre al minimo i rischi, cogliendo anche opportunità brownfield con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la redditività. Si prevede di aggiungere circa 12 GW, con un migliorato mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), raggiungendo un totale di capacità rinnovabile installata di circa 76 GW nel 2027. Si prevede che la produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo aumenterà di oltre il 15% nel periodo di Piano su tutte le geografie, principalmente in Europa e negli Stati Uniti, che contribuiranno per circa il 55% alla produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo nel 2027. Gli investimenti lordi nelle Rinnovabili, da un punto di vista geografico, saranno allocati: per circa il 65% in Europa (di cui circa il 34% in Italia e circa il 31% in Iberia), dove si ritiene che i nuovi quadri normativi supporteranno i piani di decarbonizzazione; per circa il 35% in America Latina e Nord America. “Sulle rinnovabili occorrono più autorizzazioni ma le Regioni non le danno”, ha detto Cattaneo presentando il nuovo piano. “Se non viene superata questa ipocrisia, non si va da nessuna parte: bisogna avere più autorizzazioni”, ha avvertito.
Nel segmento clienti previsti 2,7 miliardi di investimenti
Nel Piano 2025-2027 gli investimenti lordi di Enel nel segmento Clienti saranno pari a circa 2,7 miliardi di euro, di cui circa l’85% nei Paesi in cui il Gruppo ha una presenza integrata offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi. Il Gruppo prevede di aumentare la propria base clienti nel mercato libero dell’elettricità in Italia e pagna a oltre 19 milioni nel 2027.
Obiettivo crescita della reddività: nell’arco di piano ebitda cumulato oltre 70 miliardi
Il nuovo piano prevede che l’ebitda ordinario di gruppo cumulato nel periodo supererà i 70 miliardi di euro, di cui circa il 90% (circa 64 miliardi di euro) deriverà da attività regolate o contrattualizzate. Nello specifico, si prevedono circa 27 miliardi di euro riferiti al business delle reti; circa 4 miliardi di euro relativi alla generazione di elettricità coperta da schemi regolatori di lungo termine; circa 23 miliardi di euro riferiti a Power Purchase Agreements (PPA) principalmente in AmericaLatina e in Nord America; circa 10 miliardi di euro relativi ai clienti finali con volumi venduti a prezzi fissi. L’ebitda ordinario è previsto che aumenti a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro nel 2027 con un Cagr (compound average growth rate) di circa il 7% rispetto ai 17,3 miliardi del 2022. L’utile netto ordinario è stimato tra 7,1 e 7,5 miliardi nel 2027, con un cagr di circa l’11% rispetto ai 4,3 miliardi nel 2022. La visibilità sui risultati finanziari del 2024 consente di proporre alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 0,46 euro per azione, superiore al dividendo per azione fisso minimo di 0,43 euro indicato nel precedente Piano. Enel ha rivisto al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo dividendo per azione DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo.
Triplica a 1,5 miliardi le efficienze con ottimimizzazione di processi e internalizzazione di attività
Nel 2027, il Gruppo prevede di ottenere efficienze pari a circa 1,5 miliardi di euro rispetto alla baseline 2022, aumentando l’obiettivo di circa 500 milioni di euro rispetto al Piano precedente, continuando l’ottimizzazione di processi e l’internalizzazione di attività esterne. Inoltre, efficienze e creazione di valore potranno essere ottenute anche attraverso l'innovazione e nuovi modelli di business. Nello specifico, il Gruppo sta costituendo una NewCo che avrà lo scopo diconsolidare gli asset di connessione esistenti e quelli nuovi, sia di proprietà che di terzi, gestendo attività di Operation and Maintenance e di costruzione. Inoltre, il Gruppo sta definendo modelli di business per generare valore nel settore in forte crescita dei Data Center, per cui si prevedono soluzioni ottimizzate di connessione alla rete e offerte integrate di energia rinnovabile. I relativi potenziali benefici economici non sono inclusi nel Piano 2025-2027. Intanto, grazie ai risultati raggiunti e al completamento del piano di dismissioni rimodulato lo scorso anno, il Gruppo ha conseguito il suo obiettivo di riduzione della leva finanziaria e ha la flessibilità necessaria per cogliere le opportunità di mercato, finanziare le proprie ambizioni di crescita e massimizzare la remunerazione degli azionisti.
Confermato lo stop a tutti gli impianti a carbone entro il 2027
Sul fronte della sostenibilita’ ambientale, Enel intende proseguire con la riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, in linea con l’Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5C, come certificato dalla Science Based Targets initiative. Nel Piano 2025-2027 il Gruppo conferma l’obiettivo di chiudere tutti i rimanenti impianti a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorita’ competenti. Per quanto riguarda la riconversione degli impianti a carbone, il Gruppo valutera’ le migliori tecnologie disponibili, sulla base delle esigenze indicate dai gestori delle reti di trasmissione. Il Gruppo conferma la sua ambizione di raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040.
Cattaneo: “raggiunti gli obiettivi, ora apriamo un nuovo capitolo di crescita”
“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, ha commentato l’amministratore delegato di Enel. “Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business.
“Investo per guadagnare”, ha quindi sottolineato Cattaneo. Ora, ha spiegato Enel guarda a possibili acquisizioni e investimenti che sono focalizzati su iniziative e geografie che offrano valore e siano un’opportunita’ “che siano redditizie. Altrimenti laddove non trovo investimenti redditizi, le risorse andranno agli azionisti”. “Abbiamo sempre in mente la remunerazione degli azionisti e tutte le nostre azioni vanno in questa direzione, ci focalizziamo su attivita’ core, su business e geografie in grado di creare valore e generare cassa. Questo Piano conferma il cambiamento di mindset in Enel. Nel caso di una acquisizione con un profilo di rendimento importante, Enel e’ l’unica in grado di agire senza compromettere il quadro finanziario, quindi a fine arco piano saremo solo a 2,5X di rapporto debito/ebitda e per questo parliamo di posizione flessibile”.
“Sul nucleare siamo presenti ma non in questo piano”
“Sul nucleare siamo sempre presenti su tutte le tecnologie ma per le più promettenti (Smr) è uno sviluppo che richiede decenni”, ha detto Cattaneo. “Gli small moderator reactor sono interessanti ma servono 10-15 anni e per questo il nucleare non è incluso in questo piano e forse nemmeno nel prossimo”. una mol