RIQUALIFICAZIONE URBANA A ROMA

Debilio (studio ADAT): con il nostro progetto piazza Monteleone di Spoleto al Fleming diventerà un’oasi urbana

13 Gen 2025 di Giusy Iorlano

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Debilio (studio ADAT): con il nostro progetto piazza Monteleone di Spoleto al Fleming diventerà un’oasi urbana

Non c’è solo la nuova Piazza Pia a Roma. Nel cuore del quartiere Fleming piazza Monteleone di Spoleto si trasforma e da zona di bancarelle degradate e parcheggi a cielo aperto rinascerà diventando una vera e propria ‘oasi urbana’, un nuovo parco pedonale nella capitale con un mercato coperto come Testaccio.

Nel XV Municipio di Roma, la riqualificazione era attesa da decenni e solo dopo oltre un anno di incontri e dibattiti nel 2023 sono stati stanziati i fondi, 200 mila euro per la progettazione e ulteriori due milioni e ottocento mila euro per gli interventi. Nel 2024 il progetto è stato affidato allo studio ADAT, fondato nel 2023 dagli architetti romani Andrea Debilio e Antonio Atripaldi, lo stesso che ha vinto il concorso di progettazione per il Museo della Scienza di Roma, promosso dall’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma ed espletato sulla piattaforma CAN – Competition Architecture Network, messa a disposizione dell’OAR.

Dopo l’approvazione del progetto esecutivo e l’affidamento della gara, i lavori cominceranno a settembre 2025 per terminare dopo almeno otto mesi. Il progetto di fattibilità tecnico-economico è stato già consegnato, ora andrà tutto in conferenza di servizi.

“Siamo felici che in questo momento storico Roma stia riconsegnando questi spazi pubblici, trascurati da anni, alla comunità aumentando le superfici per i cittadini e diminuendo quelle carrabili”, spiega a Diario Diac Andrea Debilio, Partner di ADAT Studio, insieme ad Antonio Atripaldi, che da romano conosce bene la città. “Progettare questa piazza è stato come reinterpretare un po’ il viaggio all’interno del quartiere Fleming. Il nostro obiettivo non era, infatti, solo trasformare la piazza in un luogo fisico, ma anche ridarle il senso, per noi fondamentale, di essere il punto di incontro per la vita della comunità”. Alla base della trasformazione c’è un’idea semplice: creare un’oasi urbana. “L’abbiamo chiamata così – spiega Debilio – proprio perchè per noi questa piazza costituisce il punto centrale del quartiere, uno spazio che potrà essere vissuto da tutte le generazioni in qualsiasi momento della giornata: dalla mattina con il mercato alla sera con gli eventi che saranno organizzati. Tutto questo attraverso un paesaggio urbano che dialoga con la natura e restituisce qualità alla vita quotidiana con nuove alberature e uno spazio pedonale vivibile e sostenibile. Roma è una città che può dire ancora tanto, soprattutto in questo momento e lo sta dimostrando con i fatti. Speriamo che questa spinta non si fermi perché siamo sulla strada giusta”.

Il progetto

Trasformare l’attuale piazza in un’oasi urbana, che possa ospitare eventi e momenti di socialità, per accogliere diverse generazioni in ogni momento della giornata. E’ questo il nucleo centrale di un progetto che mette al centro le persone, disegnando un paesaggio urbano che dialoga con la natura e restituisce qualità alla vita quotidiana. Al mattino la piazza sarà animata dal mercato (gli attuali posteggi verranno spostati, dai fatiscenti box attualmente presenti, nella nuova area che verrà realizzata con celle fotovoltaiche, una pavimentazione idroassorbente tutta illuminata con luci al led), nel pomeriggio offrirà ai giovani un’area sicura per giocare e socializzare mentre di sera, un nuovo sistema di luci restituirà un’atmosfera intima e accogliente e potrà accogliere i diversi eventi che saranno organizzati nel municipio.

L’architettura

La piazza conserverà una matrice geometrica, con una riorganizzazione degli spazi: a nord, un’area di sosta e servizio, al centro il mercato protetto da una copertura leggera in vetro con fotovoltaico integrato e a sud, uno spazio aperto e flessibile per accogliere spettacoli, eventi e momenti di socialità.

Il nuovo ecosistema

Infine, nuovo protagonismo del verde, con paulonie, tigli e magnolie, scelti per la loro resistenza e bellezza, che verranno piantumati, e 16 alberi, che introdurranno un nuovo ‘ecosistema’ nel cuore del quartiere. L’introduzione, poi, di superfici permeabili e sistemi di drenaggio naturale, come il rain garden, migliorerà le condizioni di confort e la gestione delle acque piovane.

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