SICUREZZA DEL LAVORO/1

Da oggi patente a punti obbligatoria con autocertificazione, ancora un mese per fare domanda

Al via da oggi la nuova patente a punti. Una rivoluzione che investe non solo tutte le imprese dell’edilizia ma anche quelle, come precisa la circolare esplicativa diffusa dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che non sono necessariamente qualificabili come imprese edili e i lavoratori autonomi che “fisicamente” operano nei cantieri.

01 Ott 2024 di M.C.C.

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A decorrere da oggi, i soggetti interessati possono presentare la domanda per ottenere la patente tramite il Portale dei servizi dell’Inl indirizzo: https://servizi.ispettorato.gov.it/.  Ma in fase di prima applicazione, per le imprese ed i lavoratori autonomi che già operano in cantieri attivi, potranno presentare una autocertificazione/dichiarazione sostitutiva concernente il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente. L’invio della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva dovrà essere effettuato, tramite PEC, all’indirizzo dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it secondo il modello allegato alla circolare. Questo consentirà alle imprese di continuare a lavorare. Ma entro il primo novembre la domanda di rilascio della patente andrà presentata sul portale dell’Inl.  Eventuali quesiti sui contenuti della circolare potranno essere poi inviati all’indirizzo e-mail PatenteACrediti_FAQ@ispettorato.gov.it.

Le reazioni dei sindacati: luci e ombre per Fillea,  strumento importante per Filca

L’appuntamento di oggi è particolarmente atteso dalle organizzazioni sindacali. A ribadire la valutazione critica più volte espressa in questi mesi, è il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, per il quale la nuova patente a crediti è uno strumento utile solo in parte, infatti il decreto ha molte ombre e qualche luce”. Ad esempio per il sindacato degli edili “la dotazione di punti è troppo alta- spiega Genovesi – si potrà arrivare ad una media di 70 e 80 crediti sapendo che un infortunio mortale farà perdere 20 crediti e una invalidità permanente solo 15. Le diverse ombre e perplessità da parte nostra sono legate inoltre alla possibilità di recuperare con molta facilità questi punti. Bene invece la possibilità da parte degli Enti
bilaterali edili e gli Rlst di avere maggiori informazioni”. “Un provvedimento che nasce con delle criticità sin dalle origini ovvero la riscrittura dell’articolo 27 del Testo Unico sulla Salute e sicurezza. Noi avevamo chiesto l’applicazione dell’art. 27 dl. 81 com’era nella formulazione originaria, cioè con una qualificazione delle imprese all’ingresso e poi un sistema di
riduzioni e premialità molto più rigido e selettivo. Ora monitoreremo l’avvio della patente nella consapevolezza che si potrà dare un giudizio solo nel medio periodo. Continuiamo a ribadire che
andrebbe estesa a tutti settori, perché la sicurezza è un tema che riguarda tutti e riteniamo che i punteggi vadano tenuti più bassi, con penalità e riduzioni immediate e non certo solo a sentenza definitiva, magari dopo molti anni. Soprattutto chiediamo una maggiore selettività all’ingresso perché il vero tema non è una patente a punti dopo, ma una qualificazione all’ingresso di chi vuole operare nell’edilizia, anche con una riforma delle SOA da rendere però obbligatorie per lavori pubblici e privati”. E poi ribadisce Genovesi, “Siamo al paradosso che si sta dando la patente a prescindere e poi eventualmente si perdono punti. Come sindacato abbiamo agito tutti i tavoli che avevamo per poter migliorare quello che non ci convinceva. Ora possiamo lavorare su alcune leve del decreto a partire dal diritto di informazione ovvero: mettere ancor più sotto controllo i cantieri nella consapevolezza che la sfida della salute e sicurezza non è risolvibile con la patente a crediti, neanche con una patente a punti come la vuole il sindacato”. Piuttosto, “serve un sistema complesso di interventi tra cui assicurare presidi reali e costanti sul territorio con
forze ispettive e incrocio delle banche dati in tempo reale. E’ arrivato anche il momento di introdurre nel nostro codice penale il reato di omicidio sul lavoro. Nei posti di lavoro anche di fronte a gravissime prove di colpevolezza si rischia sempre che il processo non arrivi a sentenza definitiva. Un imprenditore scorretto responsabile di un infortunio mortale diventa quasi impunibile. Serve un sistema che si basi su un principio: non tutti possono fare gli imprenditori edili, occorrono determinate caratteristiche. Dentro un cantiere deve essere reso tutto più trasparente: dal badge elettronico, al rispetto degli orari di fatto, alla limitazione del subappalto, al divieto del subappalto a cascata e al rispetto del contratto”.

Senza riserve è il giudizio positivo della Filca Cisl “A partire da domani, con l’entrata in vigore della Patente a crediti, si potrà davvero garantire la qualificazione del settore edile. Si tratta di uno strumento prezioso perché mette al centro l’uomo e il lavoro e perché garantisce la sicurezza e la legalità nei cantieri italiani”, dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl. “L’edilizia – prosegue – continua a pagare un tributo di vite umane inaccettabile, indegno per un paese civile, con una media di una vittima ogni due giorni. La Patente, rivolta a quasi un milione tra imprese edili e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, consentirà di qualificare il settore delle costruzioni grazie a un sistema che ne prevede la sospensione in caso di infortuni che causano inabilità permanente, e la riduzione dei crediti in caso di incidenti. I crediti perduti possono essere recuperati tramite percorsi di formazione, che resta uno degli strumenti più forti a nostra disposizione per la sicurezza nel settore, insieme alla prevenzione, agli investimenti in innovazione e a percorsi per sensibilizzare sul tema della cultura della sicurezza, da farsi già nelle scuole. La Patente – aggiunge Pelle –  come già avvenuto per il Durc e per la congruità, è una intuizione nata in casa Filca. Siamo stati noi a ideare e proporre questo strumento già nel 2003, ben 21 anni fa. Nel 2008 c’era stato un decreto del Presidente della Repubblica che sembrava avviare l’introduzione dello strumento nel sistema, ma poi si è tutto fermato. Negli anni – spiega – siamo arrivati più volte vicini all’introduzione della Patente, ma solo ora sta finalmente entrando in vigore. Il quadro che emerge dal testo è il frutto di un confronto intenso e qualificato tra sindacato, aziende e istituzioni. Adesso bisogna continuare a lavorare in sinergia per tarare questo importante strumento e per introdurre correttivi migliorativi, se necessari. Ma finalmente l’uomo, la vita umana e la qualificazione delle imprese e dei lavoratori diventano centrali nell’attività del cantiere”, conclude il segretario generale della Filca.

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