RIGENERAZIONE URBANA

Costa Sud, un parco lineare di sei chilometri per superare la frattura storica fra la città di Bari e il lungomare

05 Mar 2025 di Nicola Pini

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Costa Sud, un parco lineare di sei chilometri per superare la frattura storica fra la città di Bari e il lungomare

Il Comune di Bari ha uno sviluppo costiero di oltre 40 chilometri. Ma uscendo dal centro urbano più denso è difficile trovare una continuità paesaggistica tra il lungomare e le aree retrostanti. Una lunga serie di fabbricati, muri e parapetti e, subito dietro, il rettifilo della ferrovia adriatica costituiscono una barriera alle spalle della linea di costa che isola dal mare importanti quartieri delle città e quel che resta del paesaggio agricolo. E’ anche per superare questa cesura che il Comune del capoluogo pugliese è impegnato nell’ambizioso progetto “Costa Sud”, la creazione di un parco lineare lungo 6 chilometri che punta a connettere il lungomare novecentesco e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale, come Madonnella e Japigia. Così proprio l’area dove un tempo sorgeva l’”ecomostro” di Punta Perotti (abbattutto quasi 20 anni fa) diventerà il polmone verde più rilevante in termini di dimensioni e funzioni di tutto il nodo metropolitano di Bari. Centri di balneazione e di svago, strutture sportive e per il tempo libero, ma anche campi agricoli e orti urbani caratterizzeranno l’area risanata con il recupero di edifici abbandonati ma senza nuove costruzioni abitative.

Il progetto, denominato “Costasud, parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente”, è stato avviato nel 2018 (tre anni prima il Piano paesaggistico della Puglia aveva sancito la non edificabilità dell’area) con un bando volto ad acquisire la  migliore proposta progettuale per la riqualificazione della zona a sud est di Bari e successivamente inserito tra i 14 interventi del Piano strategico Grandi Attrattori Culturali, finanziati dal PNC, il piano degli interventi complementari al PNRR. Il valore dell’investimento è di circa 86 milioni di euro.

La sfida è quella di riqualificare una zona oggi poco fruibile immaginando un nuovo affaccio della città sul mare a partire dall’unico spazio costiero non occluso del territorio comunale. Il progetto vuole rinaturalizzare le aree degradate e aggiornare l’offerta di servizi e attività attrezzate, innescando una  rigenerazione urbana di vasta scala che punta al miglioramento della qualità urbanistica ed ambientale e della qualità della vita.

La riuscita dell’operazione è legata tuttavia a un progetto correlato che chiama in causa anche la Rete ferroviaria. In cantiere c’è infatti lo spostamento della linea che da Bari scende verso Brindisi e che corre vicina alla costa. “Siamo in fase avanzata di confronto con Rfi”, spiega il vicesindaco di Bari Giovanna  Iacovone, assessore alla Rigenerazione urbana e sociale, “e contiamo di concludere l’operazione in parallelo ai lavori per il Parco Costa sud”. Al posto della ferrovia verrà costruita la nuova strada urbana litoranea a servizio del parco e della zona balneare, permettendo così di liberare dal traffico l’attuale strada costiera, ridimensionata e ad uso solo pedonale e ciclabile, rinaturalizzando la striscia prospicente il mare.

“Quella del parco è stata un’area molto contesa, un tempo edificabile, e il progetto anche simbolicamente ha un significato molto forte per la città – spiega la vicesindaca -. Così si possono restituire spazi di prossimità al quartiere di Iapigia, oggi separato e che sarà invece collegato al parco e al mare, un’operazione importantissima di riaggregazione della città”. La linea ferroviaria sarà spostata verso l’entroterra e si ricongiungerà con la ferrovia attuale all’altezza di San Giorgio, oltre i confini di Costa sud.

Per finalizzare l’operazione parco e chiudere i contenziosi con i privati (resta aperto solo quello con i proprietari dei suoli di Punta Perotti), il Comune di Bari ha scelto di spostare i volumi edilizi rivendicati nell’area da riqualificare, oltre un milione di metri cubi, verso la città consolidata, contribuendo per un altro verso alla rigenerazione di Japigia, periferia non priva di problematiche sociali e abitative. “Andremo a densificare e ricucire gli spazi dilatati di quella parte di città più interna, lasciando libera da costruzioni la costa. Puntiamo a una rigenerazione urbana integrata, anche sociale, non solo a una riqualificazione paesaggistica o edilizia”, aggiunge Iacovone.

Nello specifico il parco costiero è stato suddiviso in sei differenti. Sui lotti 2 e 6 i lavori sono partiti nel corso del 2024, altri il 4 e il 5 sono in fase di cantierizzazione, il lotto 3 è alla vigilia della conferenza dei servizi mentre il lotto 1 è in fase di progettazione definitiva. Il termine dei lavori, che interessano una superficie di un centinaio di ettari, è previsto, a seconda dei lotti, tra il 2026 e il 2028.

Tre lotti (Pane e pomodoro, Torre Quetta e Torre Carnosa) riguardano la fascia litoranea. Gli interventi prevedono una riqualificazione naturalistica della marina, interventi di piantumazione, una nuova rete di percorsi misti ciclo-pedonali, aree attrezzate, aree di parcheggio con pavimentazioni drenanti, ristrutturazione dei pontili per la balneazione e la ristrutturazione di immobili esistenti per attività di servizio. L’attuale strada litoranea sarà riprofilata e ristretta. Sarà riqualificato il “Lido Trullo” e un nuovo polo della balneazione sarà realizzato a Torre Carnosa dove la scogliera sarà affiancata da un giardino con spazi destinati al gioco e a servizi. Il lotto 4 Parco Valenzano prevede la rinaturalizzazione dell’alveo del torrente, con una nuova passerella di attraversamento ciclo-pedonale.  Nel Lotto 5 Parco agricolo reticolare è prevista l’implementazione delle reti di irrigazione e illuminazione della zona che avrà aree attrezzate per orti familiari e vedrà il recupero di piccoli edifici per servizi e stoccaggio di materiali. La vocazione qui è soprattutto di tipo rurale, dettata dalla presenza di numerosi campi, quasi del tutto incolti. Ma i progetti prevedono anche la realizzazione di “piazzette” verdi, caratterizzate da diverse presenze arboree e attrezzate per svariati servizi: c’è quella per ombreggiata con le amache, quella per il tennis da tavolo, un’altra per il barbecue e la convivialità, quella con postazioni per lo smart working e una perfino per yoga e meditazione. Ogni piazzetta sarà attrezzata con portabiciclette, cestini portarifiuti e fontane. Infine, sarà realizzata una velostazione con parcheggio e bike sharing, preludio alla fruizione delle zone più interne del parco reticolare. Il Lotto 6 Parco Bellavista, infine, prevede la riqualificazione e l’ampliamento del complesso sportivo Bellavista che diventa un caposaldo del verde pubblico, delle attività sportive e della socialità per l’intero quadrante urbano. Oltre alle attività già esistenti da riqualificare è prevista la realizzazione di un complesso di piscine e di un anfiteatro.

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