Il rapporto del Centro Studi
E’ uno scenario fosco quello che tracciano la previsioni di primavera del Centro Studi di Confindustria. La crescita del Pil viene tagliata a +0,6% ma nello scenario peggiore a fronte di una escalation della guerra dei dazi si ridurrebbe a +0,2%. Una ripartenza con un maggiore slancio è prevista per il 2026. Ma il grande allarme è sulla crisi dell’industria e sulla caduta degli investimenti, che mina le prospettive di crescita e di recupero della produttività. Di qui la richiesta del presidente Orsini di agire subito con politiche di sostegno alle imprese
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