Certificazioni BIM in crescita: agosto a quota 148, oltre 5.600 esperti. Icmq leader

Parola d’ordine: digitalizzare. Salutata l’estate, l’autunno entrante guarda già all’inverno e al nuovo anno. Il primo gennaio 2025 entreranno in vigore le ultime disposizioni obbligatorie sul Building Information Modeling negli appalti pubblici. Un ultimo passaggio necessario a uniformare in senso informatico le procedure di gestione dei progetti delle nuove opere con importo base di gara superiore a un milione di euro.

Crescono le certificazioni

La situazione attuale è in costante miglioramento, dicono gli ultimi numeri di Accredia, l’Ente italiano di accreditamento. Secondo quanto raccolto nel 2024, i sistemi di gestione aziendali certificati secondo la Uni/PdR 74:2019 sono 148 e 79 di questi (il 53,4%) sono stati rilasciati da Icmq, società milanese presieduta da Lorenzo Orsenigo.

Quanto agli esperti certificati, invece, dai dati Accredia emerge che sono in totale 5.654, di cui 3.194 Bim Specialist, 1.123 Bim Coordinator, 1.107 Bim Manager e 230 Cde Manager. Di tutti questi, 4.342 sono certificati da Icmq per una percentuale media del 76,8%.

I dati Anac sulle Stazioni Appaltanti

Secondo gli ultimi dati di agosto di Anac, invece, su più di 13mila amministrazioni pubbliche operanti come stazioni d’appalto a un anno dall’entrata in vigore del nuovo Codice sono 4.541 le Sa qualificate: +6% sul primo trimestre. A queste vanno aggiunte 8.063 amministrazioni che si sono convenzionate alle 494 centrali di committenza operative.

La leadership di Icmq

Accennato della leadership di Icmq, riguardo agli esperti il gruppo ha rilasciato il 78,5% (2.508) dei certificati per Bim Specialist, il 76,8% (863) per i Bim Coordinator, il 75,6% (837) di quelli per Bim Manager, il 60,4% (139) per i Cde Manager.

Un primato, quello fotografato dai numeri, frutto anche della Bim Community italiana che riunisce più di 1.500 esperti certificati.