Il Meglio di DIAC

LA PREVISIONE 2024 IN FRENATA DOPO UN 2023 DI CORSA

Lo scorso anno la filiera ha raggiunto una produzione di 624 miliardi, crescendo di 44 miliardi rispetto ai 580 miliardi del 2022 e ai 498 miliardi del 2021. Salgono anche gli occupati. Per il 2024  però la previsione è di una forte contrazione.  La presidente Marone: per il Green Deal Ue servono nuove risorse, finanziamenti per le famiglie e un piano contro il caro energia e caro materiali. La presidente dell’Ance apre la partita con il Governo sulla manovra. “Il nuovo patto di stabilità è a 5-7 anni, ma nel Psb non c’è nessuna politica per il dopo-2026 per il nostro settore”

IL PROGETTO DI INTERCONNESSIONE ITALIA-TUNISIA AL 2028

L’opera è stata inserita nel Piano Mattei, tra maggio e luglio sono arrivate le autorizzazioni dal Mase e dal governo tunisino. Il collegamento è lungo 220 chilometri

VERSO I PARERI

Entro metà ottobre si attende l’esito dell’esame delle Commissioni Ambiente e Attività produttive, oggi intanto verranno definiti i soggetti da audire alla Camera dopo un primo giro tra le associazioni delle imprese green avvenuto in Senato martedì. “L’azione legislativa deve essere affiancata da un’informazione scevra da pregiudizi”, ha commentato Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energia di Fratelli d’Italia

RIPARTITI 1.888 MILIONI

L'intervento del Governatore

Il Governatore rilancia la centralità degli investimenti pubblici, e la qualità della spesa, per liberare le potenzialità di crescita del Mezzogiorno. L’avvio del Pnrr ha dato un impulso alla ripartenza post pandemia. I numeri dicono però che il ritmo al Sud è inferiore a quello del CentroNord. Occorre procedere con rapidità ed efficacia. Ma se si configurasse un conflitto tra questi due obiettivi, la scelta deve cadere sull’efficacia. Il metodo del Pnrr va preservato anche per il futuro

QUEL CHE RESTA DELL'INCENTIVO

L’agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello che consentirà di richiedere il contributo a fondo perduto al 70% per i lavori realizzati fino al 31 ottobre. Le istanze andranno presentate entro la fine di ottobre, ecco chi può presentarle e per quali lavori

LA RELAZIONE ANNUALE

Ringraziamenti al Parlamento per il rafforzamento del ruolo di regolazione dell’Art, dopo il disegno di legge sulle autostrade “collaborazione istituzionale con il Mit anche sulla riforma dei porti per cui siamo pronti a un dialogo preventivo”. Valutazione positiva della privatizzazione ferroviaria “se toccherà i servizi e non la rete”, stop all’in house autostradale se non avverrà alle regole dell’Autorità. Roma doveva avere più coraggio sui taxi. “Bene l’impatto del Pnrr sui trasporti”. Rfi “ha margini per migliorare l’efficienza”.

RAPPORTO DEL SERVIZIO STUDI DELLA CAMERA CON CRESME E ANAC

La quota delle opere Pnrr sale al 98% se si considerano anche opere in gara, aggiudicate e prossime all’avvio dei lavori. Le opere inserite nel Pnrr valgono 48 miliardi in termini di costo, ma sono finanziate dal Piano per 27.761 milioni contro 19,3 miliardi finanziati con altre risorse. Le opere del Pnc hanno un costo di 28,5 miliardi e sono finanziate direttamente per 16.242 milioni e indirettamente da altre risorse nazionali per 12,2 miliardi. Ci sono poi 6,3 miliardi di risorse finanziate con anticipazioni del Fsc del Mit. Al Sud le opere Pnrr in cantiere sono solo il 69% contro l’88% del centro-nord.

Durante la presentazione dell’ultimo rapporto sulla competitività della UE, Mario Draghi si è soffermato sul tema della produttività, indicando nella sua scarsa crescita uno dei principali fattori in grado di frenare lo sviluppo economico dell’Unione Europea. Se si entra nel dettaglio dei singoli Paesi, emerge tuttavia un contesto caratterizzato da spiccate differenze territoriali. In Italia, la crescita della produttività (intesa come produttività totale dei fattori) ha sempre rappresentato una delle componenti meno dinamiche del PIL. Nei dodici anni precedenti la crisi finanziaria (1995-2007) il contributo maggiore alla crescita era arrivato dalle dinamiche demografiche e dall’espansione del tasso di occupazione, mentre il contributo della produttività era stato marginale.

L'assemblea di Confindustria

Il presidente degli industriali presenta la sua agenda guardando all’Italia e all’Europa e parla di sfide ciclopiche. Competività, produttività, transizioni energetica e digitale da perseguire senza politiche autolesioniste. E soprattutto chiede al Governo di un piano di riforme e investimenti che diano fin da ora risposte al post Pnrr. Mano tesa di Meloni:  pronti a dare  battaglia sul Green Deal e ad affrontare insieme il nodo della produttività

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