IL MASTERPLAN COMUNE-ENEA

Catanzaro RIGENERA Corvo e Aranceto con edilizia e mobilità

Presentato ieri, il piano prevede la riqualificazione energetica gli edifici residenziali pubblici, la valorizzazione delle aree verdi, l’ottimizzazione dei collegamenti tra i quartieri e le
stazioni della metropolitana, la realizzazione di una solida infrastruttura sociale che promuova l’inclusione, la coesione e il senso di appartenenza tra i residenti.

15 Gen 2025 di Mauro Giansante

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Quattro pilastri per due quartieri. La rinascita di Catanzaro passa da questa operazione, quella presentata nel Masterplan del Comune e di Enea – Dipartimento efficienza energetica (tramite il progetto DeSign di Italia in classe A) – ieri nella prima delle due giornate del Forum dell’abitare del capoluogo calabrese. I due quartieri in questione sono Corvo e Aranceto, situati nella periferia della città, i tra il torrente Fiumarella e le principali arterie urbane (Viale Isonzo e Strada Statale 19). I quattro pilastri proposti per rigenerarli rispetto alle condizioni attuali ancora legate all’urbanizzazione degli anni Ottanta e a una carenza infrastrutturale quindi sociale evidenti sono: l’efficientamento degli edifici residenziali pubblici, la valorizzazione delle aree verdi, la promozione di una mobilità sostenibile che connetta le due zone alle stazioni metro, un’infrastruttura sociale che garantisca inclusione ai residenti.

 

 

“Questo masterplan è una linea guida per il Comune per realizzare progetti già finanziati con fondi Pnrr e Agenda Urbana, con la possibilità di andare a reperire nuove risorse”, spiega a questo giornale Ilaria Sergi di Enea. Risorse che ammontano a 4,5 milioni di euro, di cui 3 per la pista ciclabile e 1,5 per la palestra sociale. Aterp, invece, ha in programmazione 7,5 milioni di spesa di riqualificazione (non solo su Corvo). Da cronoprogramma gli interventi verranno finalizzati al 2027 “ma già alcuni come la metro di Corvo e la pista ciclabile arriveranno a fine 2025”. Per le opere di social housing dovremo, invece, attendere.

L’obiettivo del primo pilastro è, ovviamente, aumentare l’efficienza energetica edilizia, migliorare il comfort abitativo di pari passo con quello ambientale. E allora la proposta prevede l’isolamento termico, il rifacimento delle facciate e la sostituzione degli infissi. Ma anche pompe di calore, sistemi di raffrescamento passivo, sistemi di raccolta e utilizzo delle acque piovane, pannelli fotovoltaici sui tetti.

I nuovi Corvo e Aranceto vivranno una nuova vita grazie a nuovi alberi, nuovi spazi verdi, pavimentazioni permeabili e sistemi di drenaggio a bassa tecnologia, sistemi di raccolta delle acque piovane, tetti e pareti verdi. E, come annunciato, saranno quartieri più connessi al resto della città secondo il modello dei quindici minuti. E quindi, percorsi nuovi ciclopedonali sicuri, nuove fermate metro, rigenerazione delle strade, riorganizzazione della viabilità anche tra i due quartieri e nuove limitazioni di traffico nelle zone più residenziali. Infatti, si procederà ad un sensibile avvicinamento delle due zone passando da 2,5km a 500 metri.

 

 

 

 

Infine, una nuova infrastruttura sociale. Corvo e Aranceto godranno di spazi pubblici polivalenti, laboratori di quartiere e altri spazi culturali di coinvolgimento della collettività. “Un approccio innovativo e sostenibile”, si legge nella relazione tecnica, per un progetto che farà da “modello pilota per la città di Catanzaro”. Oggi, invece, Enea presenterà il progetto Officio per promuovere soluzioni di efficienza energetica negli edifici e instaurare un dialogo costruttivo con i progettisti del territorio. Un tassello in più per programmare il domani di Catanzaro.

 

 

 

 

 

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