RELAZIONE ANAC, FOCUS APPALTI

Busìa: non solo concorrenza, dal correttivo mancano sei norme-chiave

Il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione per la prima volta in cinque mesi entra nel merito delle scelte operate dal decreto correttivo del codice appalti (senza esprimere giudizi complessivi) e fa l’elenco delle modifiche fondamentali che aveva suggerito al governo e che non sono state accolte: innalzamento delle soglie di concorrenza e trasparenza, ripristino delle verifiche preventive sull’in house, obbligo di dichiarare il socio effettivo delle imprese, trasparenza su composizione, retribuzione e compensi dei Collegi consultivi tecnici, ostacolo alle fideiussioni false, rating di impresa. Il 98% del numero degli appalti avviene con affidamento diretto.

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