RIGENERAZIONI
Consultazione su 10 beni INVIMIT. All’ex Fiera Milano nasce CityOval
La sgr del ministero dell’Economia che si occupa di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico punta a coinvolgere i privati con l’obiettivo di “sostenere il fabbisogno finanziario degli immobili, contribuendo agli interventi di rigenerazione e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione del debito pubblico”. I primi asset ubicati a Chieti, Giulianova, Genova, Novara, Torino, Bari, Pisa e Perugia. A Milano il Palazzo delle Scintille all’ex Padiglione 3 trasformato da Citylife Spa (controllata da Generali) nella più grande location per eventi della città.
IN SINTESI
Parte con i primi dieci immobili il progetto “REgenera” di Invimit per la valorizzazione di asset pubblici. La sgr del ministero dell’Economia che si occupa di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, punta, infatti, a coinvolgere i privati del settore immobiliare con l’obiettivo di “sostenere il fabbisogno finanziario degli immobili, contribuendo agli interventi di rigenerazione e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione del debito pubblico”.
Il progetto avrà un periodo di consultazione preliminare verso il mercato, durante il quale verranno acquisiti i contributi e suggerimenti per permettere a Invimit sgr di valorizzare al meglio gli immobili. Gli operatori aderenti al periodo di consultazione preliminare potranno avviare tavoli dedicati con Invimit sgr. Gli operatori potranno anche presentare proposte ai fini della individuazione della tipologia di schema di investimento maggiormente idonea allo sviluppo dell’iniziativa, nonché in relazione all’acquisto di uno o più lotti compresi nel portafoglio immobiliare.
Un ‘modus operandi’, questo, che verrà riutilizzato in futuro dalla sgr per immettere sul mercato ulteriori cluster di immobili.
Il primo lancio prevede dieci asset ubicati in Abruzzo, a Chieti e Giulianova, in Liguria, a Genova, in Piemonte, a Novara e Torino, in Puglia, a Bari, in Toscana, a Pisa, e in Umbria, a Perugia.
I dieci immobili risultano a oggi disponibili e da valorizzare, anche rispetto a una possibile modifica di destinazione d’uso.
Intanto a Milano il Palazzo delle Scintille diventa CityOval. L’ex Padiglione 3 della Fiera di Milano si trasformerà nella più grande location per eventi di Milano. Il progetto di rinnovamento e valorizzazione, commissionato da Citylife Spa, controllata dal gruppo Generali, prevede la riqualificazione della storica struttura risalente al 1923 e progettato dall’ingegnere architetto Paolo Vietti Violi. L’enorme spazio è stato comprato all’asta dal comune di Milano e negli anni del covid è stato il più grande hub vaccinale italiano. I lavori di ristrutturazione dovrebbero finire entro l’anno, in modo da essere inaugurato nel 2026 per le Olimpiadi.
Vediamo tutti i progetti nel dettaglio.
L’ex sede Inpdap di via Cacciatori delle Alpi a Perugia

L’immobile perugino inserito nella prima lista di edifici pubblici da rivalutare, è l’ex Inpdap di via Cacciatori delle Alpi n. 32, e fa parte del portafoglio gestito dal fondo i3-Inps. Attualmente ad uso direzionale, l’immobile è disponibile e aperto a possibili modifiche di destinazione d’uso.
La caserma inutilizzata di corso Valdocco a Torino

L’ex caserma “Cesare Saluzzo”, costruita dal Genio Militare nel 1829, è situata in una prestigiosa zona centrale di Torino, in prossimità dell’area pedonale. Il complesso militare comprende attualmente tre diversi blocchi: i magazzini e l’edificio storico principale, un edificio per uffici del centro meccanico e un edificio residenziale per gli alloggi degli ufficiali (che è escluso dalla vendita). I due edifici storici che si affacciano su corso Valdocco e via San Domenico, entrambi a un piano fuori terra, sono stati dichiarati di interesse culturale con decreto del MIBAC nel 2012 insieme all’area cortiliva interna. L’edificio per uffici costruito per il centro meccanico ha due piani fuori terra e uno interrato, oltre al sottotetto, con tetto a falde. Per l’edificio lungo via Valdocco è ammessa la destinazione residenziale; ai piani interrato, terra e primo sono consentite attività di vendita al dettaglio, artigianali, di servizio e terziarie. È inoltre consentita la realizzazione di parcheggi interrati.
Lo stabile in corso Filippo Turati 19 a Torino

L’edificio, ricompreso nel fondo i3-INPS, è composto da dieci livelli fuori terra e due interrati. Si trova nella Circoscrizione I, denominata “Crocetta”, a sud del centro città, una delle zone residenziali più prestigiose di Torino. L’accessibilità con i mezzi pubblici è eccellente, in quanto nelle immediate vicinanze sono presenti le fermate delle linee della metropolitana (Linea 1 e in futuro Linea 2), oltre a numerose linee di trasporto urbano su gomma.
Il palazzo dell’assessorato all’ambiente del Piemonte in via principe Amedeo 17 a Torino

Immobile cielo-terra, situato nel centro storico di Torino, costruito in muratura e composto da 5 piani fuori terra destinati a uffici pubblici e 2 piani interrati. L’immobile è censito come Bene Culturale e fa parte di un isolato che si sviluppa attorno a una corte interna, in un contesto di particolare pregio (vicino alla sede dell’Accademia Albertina di Belle Arti, a pochi passi dai principali monumenti della città e dalla stazione metropolitana e ferroviaria di Torino Porta Nuova.
Lo stabile in via Bertani 1 a Genova

L’immobile ricompreso nel fondo i3-Università, si trova nell’elegante quartiere residenziale del “Castelletto”, sede della ricca borghesia genovese del XIX secolo, che si espanse sulle alture alle spalle del centro storico dopo la metà del XIX secolo. Il quartiere è servito dai mezzi pubblici, oltre che da ferrovie a cremagliera e ascensori ottocenteschi. L’edificio è accessibile attraverso due ingressi, uno carrabile e uno pedonale, esclusivamente dalla stessa via, una strada urbana alberata a senso unico che collega la Circonvallazione a monte con il centro cittadino.
Immobile direzionale a Perugia

L’immobile è ubicato all’estremità sud del centro cittadino, lungo la viabilità di medio scorrimento che lo affianca ad ovest (via Cacciatori delle Alpi) e ad est (via Pelllas). Il fabbricato cielo-terra ad uso uffici è costituito da 3 piani seminterrati, 6 piani fuori terra, piano settimo sottotetto oltre a terrazzo di copertura. L’edificio presenta tipologia a palazzina isolata a media densità, su un lotto di forma quadrangolare fiancheggiato da due strade parallele poste a notevole differenza di quota tra loro.
Edificio ad uso direzionale e residenziale a Novara

L’edificio, ricompreso nel fondo i3-INPS in via Claudio Monteverdi n. 4, è stato costruito alla fine degli anni Cinquanta, in parte ad uso ufficio e in parte residenziale. È costituito da sei piani fuori terra con un piano interrato e si trova nel quadrante occidentale di Novara (quartiere “Sacro Cuore”). La zona è ben collegata al centro città dai mezzi pubblici e l’edificio dista circa 2,5 km dalla stazione ferroviaria di Novara.
L’ex sede dell’Inpdap a Chieti

L’immobile nel centro storico teatino è quello dove un tempo aveva sede l’Inpdap, in via Principessa di Piemonte, al civico 83 e 85, oggi in disuso e all’abbandono. L’edificio è stato costruito negli anni ’60, con destinazione d’uso mista (uffici e residenziale), composto da sette piani e un piano attico. L’immobile si trova nel centro storico di Chieti, a carattere prevalentemente residenziale; l’accessibilità è buona, la stazione ferroviaria dista circa 5 km.
L’ex colonia di Giulianova

Il complesso di via Zara snc, costruito tra il 1933 e il 1937, è una ex colonia marina, composta da quattro edifici fronte mare e dotata di un’ampia area verde. Due edifici sono a tre piani mentre i restanti sono a due, particolarmente rappresentativo è il fronte rivolto verso il mare con ampie terrazze. Verso l’interno si trova una grande pineta a servizio degli edifici.
Lo studentato di Bari

L’edificio, in via Camillo Rosalba n. 41, con destinazione attuale student housing, è costituito da un unico corpo di fabbrica a forma di “L” regolare. La struttura portante è in cemento armato su 5 piani fuori terra e un piano interrato. Ha un prospetto interno che si affaccia su un atrio di esclusiva pertinenza. La copertura piana è completamente accessibile con pavimentazione in cotto e ospita spazi funzionali e una piscina.
Lo studentato di Pisa

Il complesso edilizio si trova in Via Paradisa 11, in una zona periferica di Pisa. L’area è prevalentemente residenziale e dista 5 km dal centro della città. Le principali infrastrutture stradali sono la superstrada E80, che collega Pisa a Viareggio, e la Strada Statale 67. La stazione ferroviaria di Pisa è a circa 4 km di distanza, mentre la stazione di Pisa è a circa 4 km di distanza. La stazione ferroviaria di Pisa dista circa 4 km, mentre l’aeroporto di Pisa si trova a circa 6,8 km. Il complesso è costituito da tre blocchi di edifici collegati al piano terra, con cinque piani fuori terra per i due blocchi principali e quattro piani fuori terra per il terzo blocco, oltre a un livello interrato comune a tutti e tre i blocchi di edifici. L’edificio si affaccia principalmente sulla strada.
Milano: il Palazzo delle Scintille diventa CityOval, fine lavori previsti nel 2026

L’ex Padiglione 3 della Fiera di Milano diventerà CityOval, la più grande location per eventi di Milano. Il progetto di rinnovamento e valorizzazione, commissionato da Citylife Spa, controllata dal gruppo Generali, prevede la riqualificazione della storica struttura. L’enorme spazio è stato comprato all’asta dal comune di Milano a 30 milioni e 200mila euro e negli anni del covid è stato il più grande hub vaccinale italiano. I lavori di ristrutturazione dovrebbero finire entro l’anno, in modo da essere inaugurato nel 2026 per le Olimpiadi.
Il progetto prevede la riqualificazione della struttura per renderla fruibile al pubblico come il più grande spazio eventi di Milano city, con 8.200 mq di superficie coperta. La grande arena ovale al piano terra verrà completamente riqualificata per ospitare eventi culturali, artistici e sportivi, mentre il primo piano – con ingressi dedicati – sarà destinato alla ristorazione. Il completamento dell’arena centrale è previsto entro fine 2025, con l’inaugurazione all’inizio del 2026. I lavori di riqualificazione del primo piano proseguiranno fino a metà 2026. CityOval Milano sarà gestito da CityLife in collaborazione con il Comune di Milano, con il quale verrà stipulata un’apposita convenzione.
Inaugurato nel 1923 come ‘Palazzo dello Sport’ su progetto dell’architetto Paolo Vietti Violi, negli anni ’30, con la costruzione della Fiera, l’edificio fu inglobato come padiglione espositivo e prese il nome di Padiglione 3. Parzialmente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu poi ricostruito e nel 1946 ospitò la stagione teatrale della Scala mentre il teatro era in ricostruzione. Tra il 2017 e il 2018, CityLife ha intrapreso un importante intervento di restauro delle facciate, riportando alla luce il disegno tardo-liberty originale.
Acquistato nel 2019 tramite gara indetta dal Comune, nel 2021 è stato messo gratuitamente a disposizione come il più grande hub vaccinale d’Italia e ora è quasi pronto per tornare alla sua funzione di arena civica. L’obiettivo del progetto è, dunque, chiaro, restituire CityOval Milano alla funzione per la quale fu edificato: una piazza pubblica coperta ed un nuovo punto di riferimento per grandi eventi per la città di Milano. Non a caso viene anche chiamato il Grand Palais di Milano.
Il progetto architettonico è di Calzoni Architetti, con il contributo dell’architetto Pierluigi Nicolin. Il nome ed il logo del progetto richiamano la struttura architettonica della cupola dell’edificio, elemento storico risalente alla costruzione nel 1923 ben riconoscibile nel panorama di CityLife. All’interno, l’ovale della cupola, elemento distintivo con l’ampia copertura che arriva a 31 metri di altezza, si riflette nella forma dell’arena. Il tema del logo di CityOval riprende la tecnica costruttiva caratterizzata da una serie di ovali concentrici. Interventi di consolidamento strutturale interesseranno la cupola e il solaio di copertura, insieme all’ammodernamento degli impianti e dei servizi presenti nell’edificio. Verrà inoltre razionalizzata la connettività verticale, con la creazione di un nuovo corpo scale e una nuova lobby sul lato prospiciente piazza Burri, per un più agevole accesso al primo piano che sarà destinato alla ristorazione. Nel dettaglio, il progetto prevede una superficie totale lorda di circa 25 mila mq. Il piano terra, che comprende l’arena, la hall e i servizi, occupa circa 7400 mq fruibili per gli eventi, con ingressi da piazza Alberto Burri e da piazza Sei Febbraio. La sola arena ovale misura oltre quattromila mq. Il primo piano, dedicato alla ristorazione, si estende per circa 3.700 mq.
CityOval Milano sarà gestito da CityLife, attraverso un veicolo dedicato, in collaborazione con il Comune di Milano, con il quale verrà stipulata un’apposita convenzione. Un ricco calendario eventi per il 2026 è in fase di definizione.