URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA NELLA CAPITALE

Basta con agopunture di cubature edilizie, Roma merita grandi progetti visionari: In/Arch lancia “CONSOLARI”

Il think tank In/Arch per Roma presenterà a Città nel futuro e a Città in scena il 7-9 ottobre l’iniziativa che individua nell’infrastruttura radiale delle consolari il presupposto strategico per una profonda trasformazione urbana della città, con orizzonte temporale al 2030. “La gestione urbanistica attuale – spiega Mosè Ricci – produce immobilismo rispetto alle grandi sfide del nostro tempo; bisogna abbandonare il modello tradizionale che usa la rigenerazione urbana come strumento di politiche edilizie concepite in forma agopunturale, a sostegno di incrementi di nuove cubature. Come le altre metropoli e capitali nel mondo,  Roma ha bisogno di un grande progetto visionario”.

19 Giu 2025 di Giorgio Santilli

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Basta con agopunture di cubature edilizie, Roma merita grandi progetti visionari: In/Arch lancia “CONSOLARI”

Mosè Ricci

“Roma è capitale mondiale di bellezza, ma appare immobile di fronte alle sfide di oggi, le crisi sociali ed economiche, l’emergenza ambientale e la rivoluzione digitale. La gestione urbanistica della città è bloccata sul vecchio paradigma della rigenerazione come strumento di politiche edilizie incrementali concepite in forma agopunturale, a sostegno di un palinsesto di incremento di nuove cubature. Le politiche urbanistiche tradizionali, a Roma come altrove, si dimostrano inadeguate a interpretare la condizione della città e incapaci di generare qualità urbana e felicità”. A parlare è Mosè Ricci, architetto e professore ordinario di progettazione urbanistica alla Sapienza, animatore del think tank In/Arch per Roma, laboratorio permanente promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura per rilanciare la discussione pubblica sulla trasformazione di Roma e il dialogo fra architettura, design urbano e politiche pubbliche. “Le politiche attuali – dice Ricci – non bastano, Roma ha bisogno di un grande progetto visionario che aiuti ad affrontare le crisi sociali, climatiche e ambientali e sostenga un cambiamento profondo del modo in cui si pensa e si progetta una grande città. Le grandi capitali e metropoli mondiali  lo stanno facendo con programmi e progetti che esprimono una visione”.

E proprio nella chiave di dotare la Capitale di un progetto strategico intorno al quale costruire un dibattito, politiche e anche operazioni concrete di trasformazione urbana, In/Arch per Roma lancia “Roma-CONSOLARI”,  iniziativa culturale e progettuale che propone “la riqualificazione delle principali vie consolari della Capitale, in dialogo con il paesaggio e il sistema costruito”. Il progetto sarà presentato in modo approfondito nell’ambito di Città nel futuro e Città in scena, che si terranno dal 7 al 9 ottobre al MAXXI. Insieme a Mosè Ricci hanno ideato e curato il progetto “Roma-CONSOLARI” Pino Pasquali, architetto, urbanista, designer, art director dello ied roma, e Susanna Tradati, architetto e urbanista, partner di Nemesi Architects, con Beatrice Fumarola, Massimo Locci e Stefano Michelato di IN/Arch.

CONSOLARI individua nell’infrastruttura radiale delle consolari il presupposto strategico per una profonda trasformazione urbana della città, con un orizzonte temporale al 2030. “L’obiettivo – spiega Ricci – è quello di ripensare il rapporto tra centro, periferie e paesaggio, ponendo al centro del dibattito il ruolo delle grandi direttrici storiche come motore di rigenerazione urbana e connessione territoriale”.  Progetto visionario, come lo furono il Tridente, lo SDO o anche Roma Interrotta, punta a cambiare i paradigmi sociali e paesaggistico/ambientali per affrontare il cambiamento che il tempo impone.

 

LE VIE CONSOLARI A ROMA (disegno fonte CARME)

“Le vie CONSOLARI – spiega Ricci – sono il grande catalizzatore della forma e del patrimonio archeologico e paesaggistico di Roma Città Eterna. Raccolgono intorno a sé, come in un campo magnetico, gli spazi comuni più rappresentativi della città, i suoi monumenti, i grandi spazi paesaggistici dell’Agro Romano, i possibili rifugi climatici. Rappresentano l’identità e il senso di appartenenza dei cittadini. Se la Roma di domani si fonda sull’eredità di quella che è sempre stata, le CONSOLARI sono le grandi infrastrutture verdi e fissano il significato della città di Roma. Sono l’occasione per riorganizzare il sistema urbano della mobilità. Nel paesaggio archeologico romano, come nelle figure evocative di Piranesi, coesistono strati di memoria e di senso. In questa inerzia apparente sta la forza della città di Roma e la sua capacità attrattiva. ROMA_CONSOLARI utilizza il passato come elemento creativo. E’ un grande progetto urbano che punta a far emergere una città più responsabile davanti alle sfide della contemporaneità e aperta al domani, con un disegno che partendo dal passato  propone nuovi spazi di libertà”.

Le esperienze di altre capitali e metropoli nel mondo

Ricci riorda che altre grandi capitali e metropoli mondiali hanno riorganizzato il loro sviluppo mettendo alla base progetti visionari.

In Francia Grand Paris che mira a ridurre la frammentazione spaziale e sociale.

A Barcellona il progetto Superilles che parte della volontà di diventare una città più sostenibile, riducendo il traffico automobilistico al minimo ed entro limiti di velocità minimi, e privilegiando pedoni, ciclisti e spazi verdi.

In Corea del Sud Seul sta sperimentando il Green New Deal con il Far Game: un progetto sulla città intervenendo solo sugli edifici esistenti, con superfetazioni e ampliamenti su misura, caso per caso e la rigenerazione ambientale  del Cheonggyecheon Stream.

A New York il Big U, una barriera verde multifunzionale attorno a Lower Manhattan, combina la protezione contro le inondazioni e nuovi spazi comuni.

In Cina a Liuzhou e in Messico a Cancun due progetti analoghi in via di realizzazione prevedono la rigenerazione urbana come Forest City per assorbire CO2 e migliorare la qualità dell’aria, contribuendo alla biodiversità con un sistema di infrastrutture per il riciclo delle risorse.

In Arabia Saudita The Line è un progetto futuristico di una città lineare a zero emissioni, lunga 170 km, progettata per essere completamente pedonale, con infrastrutture di trasporto ultra-efficienti.

In Gran Bretagna a Londra il London Plan, è un documento strategico che guida lo sviluppo della città con obiettivi ambiziosi di sostenibilità, inclusione e rigenerazione urbana. Al suo interno, ci sono diverse iniziative e progetti importanti che rappresentano grandi trasformazioni come the London Green Grid.

In Danimarca il Transformation Plan  ha reso Copenaghen la città leader a livello internazionale per la rigenerazione urbana. Copenaghen mira a diventare la prima capitale a emissioni zero entro il 2025, attraverso progetti come la riconversione del vecchio porto industriale in un quartiere misto sostenibile e il potenziamento del trasporto ciclabile.

Il comitato scientifico del think tank “In/Arch per Roma”

Il think-tank IN/Arch per Roma sarà un laboratorio di ricerca permanente e progetto sulla trasformazione di Roma, con l’intento di stimolare un dialogo tra architettura, design urbano e politiche pubbliche, per affrontare le sfide della Capitale nel prossimo decennio. Hanno già dato la loro disponibilità a far parte del comitato scientifico del think-tank: Pio Baldi, presidente della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon ha seguito la ideazione e la realizzazione del MAXXI, di cui è stato Presidente dal 2009 al 2012, è stato direttore generale (2000-2009) e soprintendente (1990-1999) del Ministero per i beni e le attività culturali, membro del Consiglio nazionale dei beni culturali e del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Richard Burdett (da confermare), professore di studi urbani presso la London School of Economics and Political Science (LSE9 e direttore del progetto LSE Cities and the Urban Age), nel 2006 è stato direttore artistico della Biennale di Architettura di Venezia; Maurizio Carta, assessore all’Urbanistica di Palermo, professore ordinario di Urbanistica all’Università di Palermo; Mirella di Giovine, architetto paesaggista e dirigente pubblico nel settore della pianificazione e progettazione del Paesaggio a Roma, ha svolto ruoli di direzione apicale per più di venti anni nell’amministrazione di Roma nel settore dell’Ambiente e della Rigenerazione urbana; Vittorio Loreti, fisico e direttore del Sony Center di Roma; Joao Nunes, professore ordinario presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana e progettista del paesaggio di fama internazionale; Salvador Rueda, psicologo, ecologo, PhD honoris causa in Urban Design, fondatore e direttore della Fundación Ecología Urbana y Territorial di Barcellona, inventore della Barcellona dei Super Isolati; Michel Vayssie, direttore generale di Bordeaux Metropole.

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