Comunità energetiche condominiali: l’INCLUSIONE sostenibile
Il dedalo normativo non ha facilitato il nostro compito teso anche a dare un contributo nel disegnare un modello sostenibile allargato e a creare la giusta consapevolezza intorno ad una straordinaria opportunità.
Nell’estate del 2023 insieme ad Edison Energia abbiamo inaugurato in un condominio a Bergamo, la prima comunità energetica che produce energia attraverso pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio, compensando i propri consumi. I primi risultati? 45 progetti che consentiranno a 1.012 famiglie di risparmiare mediamente due o tre mensilità della propria bolletta elettrica nei prossimi 20 anni. Dieci di queste Cer contrattualizzate da Gabetti Lab con Edison sono già funzionanti e nei prossimi giorni altre due saranno attivate. Ad oggi, dunque, 2mw di potenza contrattualizzata e più di un migliaio di famiglie che hanno sottoscritto un contratto preliminare.
Uno scenario che ci conforta, soprattutto se si confronta con gli ultimi dati ufficiali del Rapporto Gse “Energia e clima in Italia”, secondo il quale, al 30 giugno 2023, si contavano 35 comunità e 74 autoconsumi collettivi.
Una manciata di dati per dire che la direzione è corretta, perché ci sono progetti che non funzionano, altri che funzionano e poi ancora altri che, oltre a funzionare, hanno un senso.
Oltre gli economics, quella delle comunità energetiche è un’iniziativa capace di creare e redistribuire valore nel tempo.
Qualche giorno fa la notizia che il nostro Paese ha superato il 50% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, un dato impensabile fino a qualche anno fa. Le difficoltà per gli operatori economici non mancano, ma con questi riscontri ci rafforziamo nella consapevolezza che siamo un Paese migliore e più credibile, quando vogliamo, quando facciamo rete. La sostenibilità è l’unica strada possibile per immaginare un futuro di crescita, è una priorità del nostro sistema Paese: serve intervenire per attenuare le conseguenze negative del cambiamento climatico a cui le nostre città e i territori sono esposti. E tutti noi siamo i principali responsabili del debito ecologico, un debito che pagheranno i nostri figli.

amministratore delegato Gabetti Lab