ACEA ATO2 SPA

Acquedotto del Peschiera, appalto integrato da 1,4 mld per realizzare il tronco superiore dalle sorgenti alla centrale di Salisano (27 km)

20 Lug 2025 di Mercedes Tascedda

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Acquedotto del Peschiera, appalto integrato da 1,4 mld per realizzare il tronco superiore dalle sorgenti alla centrale di Salisano (27 km)

ACEA SpA, in nome e per conto di ACEA ATO2 SpA (il gestore del servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale 2 – Lazio centrale – Roma) avvia la gara per l’affidamento dell’appalto integrato per la progettazione e realizzazione del nuovo tronco superiore dell’acquedotto del Peschiera, che si sviluppa dalle Sorgenti alla centrale Salisano, nel territorio della provincia di Rieti. L’intervento in gara – che rientra tra gli interventi di messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera di competenza del Commissario straordinario, nominato, ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 18 aprile, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55,” con DPCM del 16 aprile 2021 – è un’opera strategica di interesse nazionale ai sensi del DL 77/2021, per la quale sono previste le semplificazioni procedurali in materia di opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto previste dall’articolo 44 dello stesso decreto legge.

L’opera è altresì inserita nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2022 tra le infrastrutture e insediamenti prioritari. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 1,5 miliardi di euro ed è coperto con 900 milioni di risorse pubbliche – a valere sulle risorse della legge di bilancio 2023 (art. 1 comma 519, 700 milioni), del DL 89/2024 (articolo 5, comma 2, 150 milioni) e della legge di bilancio 2024 (art. 1 comma 706, 50 milioni) – e per la restante parte con risorse private provenienti dalle tariffe del Servizio Idrico Integrato. Il progetto definitivo in gara (realizzato da Acea Infrastructure SpA e validato il 15 luglio 2025) prevede la realizzazione di una linea di circa 27 km, che va dalle sorgenti del Peschiera a Salisano, parallela al tratto che oggi è in funzione ininterrottamente sin dalla sua realizzazione più di 80 anni fa.

In sintesi, procedendo da monte verso valle, è prevista la realizzazione di: interventi per l’ottimizzazione del sistema di captazione; un nuovo manufatto di partenza della condotta derivazione per il nuovo acquedotto; un nuovo acquedotto tra le sorgenti del Peschiera e il nodo di Salisano; un nuovo sorpasso (bypass) del nodo di Salisano. Si tratta di lavori necessari per superare i rischi relativi alla vetustà dell’opera e alle attuali caratteristiche di non manutenibilità dell’acquedotto. L’opera è quindi prioritaria al fine di abbattere i rischi legati all’approvvigionamento idrico della Città di Roma (circa il 70% dell’approvvigionamento idrico della Capitale dipende dal Peschiera) e di molti Comuni dell’ATO2 Lazio-Centrale.

Come riportato nei documenti di gara, tra le motivazioni che giustificano l’importanza e determinano l’urgenza della nuova opera si evidenziano: – l’acquedotto esistente risulta essere vetusto poiché realizzato alla fine degli anni ’30 ed è in esercizio ininterrotto da oltre 80 anni; – si sviluppa quasi totalmente in galleria con coperture di centinaia di metri e non è ispezionabile senza effettuare la totale interruzione dei 9 m3/s trasportati; – nella sua configurazione attuale non ha la possibilità di sorpasso dell’intero nodo di Salisano e quindi non garantisce l’alimentazione idropotabile a prescindere dell’operatività della centrale idroelettrica di Salisano e del manufatto bipartitore; – il territorio interessato dalle opere è caratterizzato da problematiche geomorfologiche e da significativa sismicità; – l’interruzione non programmata di un tratto di acquedotto provocherebbe un disservizio alla popolazione dell’intera area metropolitana di Roma per un tempo stimato non inferiore a 6 mesi; – la capacità di trasporto dell’acquedotto esistente risulta essere di 9 m3/s, ossia inferiore di 1 m3/s rispetto alla Concessione di 10 m3/s rilasciata per l’approvvigionamento idrico; – la portata trasportata dal tronco superiore dell’acquedotto nell’esercizio ordinario e quotidiano non è rimpiazzabile senza causare pesanti disagi alla cittadinanza per periodi di tempo non brevi e non vi sono fonti alternative di approvvigionamento di similare portata.

Il valore globale stimato dell’appalto, pari a 1.379.412.000,00 euro, è composto da: – 14.340.000,00 euro per la progettazione esecutiva comprensiva di BIM (di cui 9.321.000,00 euro non ribassabili); 1.060.320.000,00 euro per l’esecuzione dei lavori (compresi 141.608.455,34 euro per la manodopera); – 74.850.000,00 euro per oneri per la sicurezza; – 229.902.000,00 euro per quinto d’obbligo. Agli operatori economici partecipanti è richiesta la qualificazione alle categorie SOA: OG4, opere d’arte nel sottosuolo – gallerie (prevalente, 570.577.796,49 euro); OG6, acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione (359.043.056,11 euro); OS35, interventi a basso impatto ambientale (81.088.201,04 euro); OS21, opere strutturali speciali (52.739.688,22 euro); OG10, impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione di energia elettrica in corrente (30.338.791,46 euro); OG3, strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari, e piste aeroportuali, e relative opere complementari (17.293.967,23 euro); OG8, opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica (10.112.730,40 euro); OS11, apparecchiature strutturali speciali (8.115.732,47 euro); OS23, demolizione di opere (2.136.572,88 euro); OS25, scavi archeologici (1.915.896,65 euro); OS30, impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi (1.623.331,08 euro); OG1, edifici civili e industriali (184.235,67, euro). Il criterio di aggiudicazione scelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con 20 punti per la componente economica e 80 punti per quella tecnica.

Riguardo ai criteri di valutazione dell’offerta tecnica, sono assegnati: 51 punti per pregio tecnico (proposte migliorative riguardanti il monitoraggio strutturale/geotecnico e il monitoraggio delle portate nelle tratte di acquedotto a superficie libera ed in generale della qualità delle acque trasportate; le metodologie realizzative di tutti i manufatti interrati; il sottoattraversamento della SS Salaria; la posa delle tubazioni in acciaio del DN3400 della Galleria Montevecchio; la riduzione delle tempistiche di fuori servizio legate alla fase esecutiva delle interconnessioni con le opere esistenti (allaccio al Peschiera inferiore destro e sinistro); le metodologie di intasamento a tergo dei conci delle gallerie idrauliche a pelo libero, realizzate con tecnologia TBM; le modalità organizzative, tecnologiche e gestionali da adottarsi allo scopo di ridurre al minimo la durata di interruzione dell’avanzamento delle TBM per interventi di manutenzione/riparazione in caso di usura, guasti, rottura e per la gestione dei flussi di materiali e persone da e verso la galleria; l’organizzazione di cantiere presso il manufatto di San Giovanni Reatino; la realizzazione dei pozzi PZ1 e PZ2); 7 punti per metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni; 7 punti per caratteristiche ambientali; 6 punti per esperienza specifica e caratteristiche appaltatore (direttore tecnico, organigramma, esperienza in acquedotti, esperienza in pozzi); 5 punti per la riduzione dei tempi di esecuzione; 4 punti per certificazioni. La durata massima per l’esecuzione di tutte le prestazioni è stimata in 91 mesi.

Termine per la partecipazione: 20/10/2025 ore 13:00

Per approfondire: https://procurement-gruppoacea.app.jaggaer.com/esop/tle host/public/procurementgruppoacea/web/societa/acea.jst

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