CITTà IN SCENA

Ance: “Oltre 2 milioni di famiglie cercano casa, 650mila un alloggio pubblico: la rigenerazione urbana sia anzitutto una risposta alla questione abitativa”

05 Dic 2024 di Giorgio Santilli

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Ance: “Oltre 2 milioni di famiglie cercano casa, 650mila un alloggio pubblico: la rigenerazione urbana sia anzitutto una risposta alla questione abitativa”

FEDERICA BRANCACCIO ANCE

Nella giornata di apertura di Città in scena, festival della rigenerazione urbana organizzato da Ance e Mecenate 90 all’Auditorium di Roma, il tema che esce con più forza dalla sessione inaugurale è quello della casa. La presidente dei costruttori, Federica Brancaccio, dice che la rigenerazione urbana deve essere anzitutto “una risposta alla questione abitativa”, mentre il vicepresidente all’edilizia e territorio, Stefano Betti, sciorina i numeri: 21 milioni di persone abitano in Italia nelle città metropolitane, oltre 2 milioni di famiglie cercano casa, 650mila famiglie aspettano un alloggio pubblico, un terzo delle famiglie che abitano in affitto spendono il 40% del loro reddito per questo.

Il segretario di Mecenate 90, Ledo Prato, fa invece un elenco puntiglioso dei tagli che la legge di bilancio opera in queste voci. “Non è un bel segnale”, dice rivolto al governo e ai componenti della maggioranza che intervengono. Roberto Rosso, relatore al Senato della legge sulla rigenerazione urbana, promette un’accelerazione sul testo, mentre il sottosegretario alle Infrastrutture Ferrante assicura che “approvato definitivamente il correttivo al codice degli appalti, la priorità del ministero diventa la riforma del testo unico sull’edilizia, il Dpr 380/2001: il 2025 sarà l’anno di questa riforma”.

A proposito della legge sulla rigenerazione urbana, Betti mette in fila le priorità che deve affrontare questo provvedimento per sbloccare davvero il motore di intervento nelle città: regole urbanistiche più semplici e accelerate, dismissioni e valorizzazioni di immobili pubblici, leve fiscali e finanziarie, nuova sinergia tra pubblico e privato, nuova governance statale con fondi stabili.

Colpisce anche il continuo richiamo al tema ambientale e soprattutto a quello sociale. Si va formando una larghissima convergenza sulla necessità che gli interventi fisici siano uno strumento e vadano di pari passo alle soluzioni per risolvere i problemi concreti delle persone. “L’umanità deve stare al centro”, dice Brancaccio chiudendo il suo intervento. E Prato parla di “rigenerazione umana” proprio nel giorno in cui anche Diac lancia la rubrica Rigenerazione umana di Emilia Martinelli.

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