I dati dell’Istat
Alti e bassi per i permessi di costruire: crescono solo le nuove case
Calo per i fabbricati non residenziali. Le rilevazioni del terzo trimestre mostrano un trend dei permessi di costruire a doppia velocità a livello congiunturale: dopo il netto calo del secondo trimestre, ripartono quelli per le nuove abitazioni mentre l’edilizia non residenziale subisce una brusca retromarcia. Su base annua, si registra un incremento in tutti i settori, con una solida performance a doppia cifra per i fabbricati non residenziali
Tra cali e risalite, continua l’andamento altalenante, a livello congiunturale, dei permessi di costruire con quelli per le nuove abitazioni e quelli per i fabbricati non residenziali che procedono in direzioni opposte. Nel terzo trimestre del 2024, infatti, se i primi registrano un segno positivo, i secondi vedono, invece, un pesante calo. È questo il quadro che tracciano gli ultimi dati diffusi dall’Istat. Nella terza frazione dell’anno, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, i permessi rilasciati per la costruzione di nuove abitazioni segnano, rispetto al precedente trimestre, un aumento sia del numero di abitazioni (+2,2%) sia della superficie utile abitabile (+2,4%), al netto dei fattori stagionali. Nel dettaglio, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 13.710 unità; la superficie utile abitabile, è di circa 1,17 milioni di metri quadrati.
L’edilizia non residenziale registra un calo del 6,3 % rispetto al trimestre precedente con una superficie che si attesta poco al di sopra dei 2,56 milioni di metri quadrati.
Alla luce dei dati congiunturali, si evidenzia, dunque, come l’edilizia residenziale mostri segnali di recupero, almeno parziale, rispetto al precedente trimestre. Di contro, si rileva l’andamento opposto del settore non residenziale in calo dopo un secondo trimestre positivo.
I dati del terzo trimestre consentono ora un’ampia visuale sui primi nove mesi dell’anno. Il primo elemento che emerge è che la solida partenza del primo trimestre con l’edilizia residenziale che ha registrato un incremento del 4,5% del numero di permessi per le nuove abitazioni (14.371) e del 4,3% delle superfici abitabili (1,218 milioni di metri quadrati) si è esaurita nel secondo trimestre con il corposo calo del 6,7% del numero di abitazioni (13.415) e del 6,2% di superficie abitabile 1,142 milioni di metri quadrati). Valori negativi che, come si è visto, sono stati recuperati solo in parte nel periodo luglio-settembre. Quanti ai fabbricati non residenziali, il primo trimestre ha visto una netta flessione dell’8,2% (2,546 milioni di metri quadrati) e un rimbalzo nel secondo trimestre, che non ha però recuperato l’arretramento subito nel precedente trimestre, con un +7,5% (2,738 milioni di metri quadrati).
Passando poi a osservare i dati su base tendenziale, le rilevazioni dell’Istat mostrano per il settore residenziale un incremento sia del numero di abitazioni (+0,2%) che si attesta a oltre 12,4 milioni di unità sia della superficie utile abitabile (+1,3%), pari a 1,073 milioni di metri quadrati, rispetto al terzo trimestre 2023.
La superficie dei fabbricati non residenziali, nel penultimo trimestre dell’anno, cresce del 10,2 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La superficie sfiora i 2,5 milioni di metri quadrati. Confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, il terzo trimestre del 2024 evidenzia, dunque, una crescita tendenziale di tutti i comparti dell’edilizia, particolarmente consistente per il settore non residenziale.
Nel primo trimestre del 2024, i permessi di nuove case erano aumentati del 2,9% (14.918) per il numero e del 2,3% per la superficie (1,243 milioni di metri quadrati).I permessi per fabbricati avevano registrato un aumento del 6% (2,412 milioni di metri quadrati). Nel secondo trimestre, il numero dei permessi di costruire per le nuove abitazioni era calato del 3,3% (14.168 unità) e si era registrata una flessione del 3,2% della superficie abitabile ( oltre 1,2 milioni di metri quadrati). I permessi per fabbricati non residenziali registravano un contenuto +0,8% annuo con una superficie di 2,9 milioni di metri quadrati.