DOPO l'annuncio di Giorgetti
Alta tensione sulle rendite catastali. Meloni: questo non è il governo delle tasse. Le opposizioni: ignorata la CASA
La casa finisce nell’occhio del ciclone. L’annuncio di Giorgetti di una revisione delle rendite catastali per chi ha usato i bonus edilizi ha scatenato un’ondata di polemiche dall’opposizione per il rischio di nuove tasse. Ma anche la maggioranza mette i paletti: la casa non si tocca e non ci sarà una stangata. In questo clima, è arrivato l’ok da Camera e Senato al Psb

SOLENNE CERIMONIA COMMEMORATIVA DELL'ATTACCO TERRORISTICO DEL 7 OTTOBRE 2023
IN SINTESI
Il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine prende la via di Bruxelles. E a Roma divampano le polemiche con un nuovo scontro tra maggioranza – ma anche con nette prese di posizione all’interno della coalizione di centrodestra- e opposizione sul mattone. Dopo quello innescato dalla richiesta di sacrifici per tutti, ad accendere la nuova miccia è l’intervento annunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, di rivedere le rendite catastali per gli immobili che hanno usufruito dei bonus edilizi. E la precisazione dello stesso Giorgetti che si tratta di applicare una norma già prevista dalla legge di bilancio 2024 non è riuscita a placare gli animi. Al contrario, dunque, i toni nel corso della giornata hanno raggiunto un livello tale da far scendere in campo la stessa premier, Giorgia Meloni, con un video postato su Facebook. “Leggo, in queste ore, alcune dichiarazioni fantasiose in base alle quali il Governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini. È falso: questo lo facevano i Governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo. La cultura politica di questo Governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e le imprese e non di gravare ulteriormente sui cittadini. Nonostante dall’opposizione qualcuno vorrebbe l’introduzione – ad esempio – di patrimoniali e di ulteriori imposte, noi resteremo fedeli al nostro impegno che è quello di lavorare a una Manovra che rilanci l’economia e migliori la vita degli italiani senza chiedere loro nuovi sacrifici”, ha assicurato Meloni.
Ma la prospettiva di un intervento sulla casa – sia che si tratti di caccia alle case fantasma sia che si tratti di misure già in vigore – è stata sufficiente per scatenare un’ondata di forti reazioni. Il perchè è presto detto: si guarda, infatti, agli effetti che l’aggiornamento delle rendite catastali può determinare in termine di aumento di valore e che si traduce in un inasprimento delle imposte sulla casa, a cominciare dall’Imu, imposte di successione, imposte di registro nelle compravendite. Reazioni scontate, dunque, come sempre quando si tocca un tema così sentito come la casa. Tanto più se si considera l’ampiezza della platea potenzialmente interessata da queste misure: come riporta una ricerca realizzata da Nomisma, il 44% dei proprietari di case ha dichiarato di aver usufruito di incentivi per realizzare interventi di ristrutturazioni, con una maggiore frequenza dell’utilizzo del bonus casa (41%), seguito dsl superbonus 110% (32%) ed ecobonus (24%).
Le prime prese di posizioni sono arrivate proprio, ieri di buon’ora, dalla maggioranza. “Nessuna stangata sulla casa”, è il messaggio lanciato dalla Lega, nel corso del consiglio federale. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e il titolare del Mef, Giorgetti, “ hanno ringraziato chi, come Confedilizia, ha compreso le parole del titolare del Mef”. Con un post su ‘X’, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, sintetizza i termini della questione revisione rendite catastali con “caso chiuso”. E chiarisce, nel dettaglio: “Ricapitoliamo. Il ministro dell’Economia legge in audizione un documento in cui si parla di ‘aggiornamento degli archivi catastali che dovra’ includere: (a) le proprieta’ ad oggi non censite b) valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici’. Nella replica, il Ministro specifica che si tratta di: (a) cercare le case fantasma (b) verificare che chi ha fatto i lavori abbia aggiornato i dati catastali. Entrambe le attivita’ rientrano nell’ordinarieta’. Se le cose stanno cosi’, caso chiuso”.
Freni: “nessuno tasserà la casa, leggete cosa c’è scritto nel Psb”
Nessuno tasserà la casa: ha assicurato il sottosegretario al Mef, Federico Freni. “Ho sentito lunari dissertazioni rispetto a paventate fiscalità aggiuntive sulla casa. Eppure sarebbe bastato ascoltare le parole del Ministro Giorgetti e sarebbe bastato guardare cosa c’è scritto sul Psb (siamo a pagina 156, ultimo capoverso) per vedere che nessuno prospetta alcuna tassa sulla casa. La casa per il centrodestra, fatevene una ragione, è sacra e nessuno tasserà la casa. Semplicemente, e vi invito a rileggere il testo dell’audizione e quanto è scritto sul Piano, si tratta di garantire l’interoperabilità di banche dati che mettono insieme l’aggiornamento catastale e l’usufruire di bonus edilizi. Nulla di più, nulla di meno”.
Ecco cosa prevede il Psb in materia di misure per ridurre i consumi di energia primaria nel settore immobiliare residenziale: “Come noto, la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (cd. Case Green) fissa un obiettivo vincolante per la riduzione del consumo medio di energiaprimaria dell’intero parco immobiliare residenziale, ovvero un risparmio di almeno il 16 per cento rispetto al 2020 entro il 2030, di cui il 55 per cento da conseguire nel 43 per cento degli edifici con prestazioni peggiori. Tale obiettivo risulta particolarmente sfidante per l’Italia, il cui parco immobiliare è costituito per il 70 per cento da abitazioni con la peggiore prestazione energetica e per il 60 per cento da edifici costruiti prima dell’approvazione della legge sul risparmio energetico degli edifici (legge n. 373/1976). Nel corso degli anni, i consumi energetici sono migliorati: sulla base della media degli Attestati di Prestazione Energetica, essi sono diminuiti del 6,2 per cento tra il 2020 e il 2024. In questa direzione, il Governo intende adottare una serie di nuove misure, che, senza produrre effetti sulla finanza pubblica, possono rimuovere barriere informative e amministrative e sostenere la decarbonizzazione innescando meccanismi virtuosi per gli investimenti privati. Esse sono volte a: i) creare un mercato per i certificati bianchi per il settore residenziale civile per incentivare gli
interventi più efficienti e ridurre il ruolo delle detrazioni fiscali216; ii) rendere pubblico, accessibile e integrato con il catasto l’archivio ‘Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica’; iii) facilitare interventi di risparmio energetico, mediante modifiche ai regolamenti condominiali”.
Forza Italia: le tasse sulla casa non saranno toccate – Fdi: giusto l’aggiornamento catastale per i bonus
Fa muro Forza Italia. “Oggi tutti possiamo contribuire alla manovra finanziaria e lo faremo, ma non certo tartassando i cittadini o aumentando le tasse, come vorrebbe la sinistra che parla ancora di patrimoniale. E’ un’ipotesi che non esiste. Le tasse sulla casa non saranno toccate. Non toccheremo la casa, non toccheremo i beni dei nostri cittadini. Questo è un dato importante, Forza Italia sarà garante di questo impegno. La nave è in mani sicure. Mattone dopo mattone, passo dopo passo, stiamo costruendo il futuro di questo Paese, non il passato”, ha dichiarato il senatore e capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio, Dario Damiani. “Ero presente all’audizione del ministro Giorgetti in sala mappamondo alla Camera durante la quale ha espresso la volontà di far aumentare il valore catastale delle case per chi ha usufruito del Superbonus 110%. Il tema catasto e più in generale quello casa per Forza Italia è da sempre prioritario e ne difenderemo il valore economico, affettivo, valoriale sempre”, gli ha fatto eco Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti di Forza Italia. “Detto questo, l’attuale iniziativa è circoscritta alle case fantasma non registrate al catasto e a case ristrutturate con benefici pubblici. Si conferma il nostro no alla revisione generale degli estimi catastali”.
Per il responsabile economico di Fdi, Marco Osnato, “quanto detto dal ministro Giancarlo Giorgetti mi sembra in linea con quanto abbiamo sostenuto sul Superbonus, non è una novità sconvolgente. Un aggiornamento catastale è normale quando si sono utilizzati i soldi di tutti per ristrutturare le case ed aumentarne il valore. Noi giustamente vogliamo far sì che questo investimento che hanno fatto tutti gli italiani abbia anche un carattere di equità. A maggior ragione per il Superbonus, ma anche per quanto riguarda gli altri bonus che hanno aumentato i valori degli immobili. Ci sarà in manovra un intervento su questo, mi sembra un’azione di equità”.
Braga (Pd): “Giorgetti conferma che aumenteranno la tasse sulla casa ma non c’è traccia del Piano Casa”
E’ dall’opposizione che è partito il fuoco di fila contro nuove tasse: “il Psb è l’ennesima occasione mancata: è una manovra vuota e priva di progettualità, insomma è il compitino fatto per l’Europa in cui si dice poco e quello che si dice non può che preoccuparci. Mentre il Paese cresce meno di quello che vi siete affannati a raccontare in questi mesi, proponete misure dal cuneo fiscale al taglio dell’Irpef, senza dire come saranno realizzate. Giorgetti conferma che aumenterete le tasse sulla casa per fare cassa mentre sulla sanità non aumenterete di un solo euro le risorse che servono a salvare il Ssn”, ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera intervenendo in Aula sul Psb. “I ‘sacrifici’ – ha aggiunto- li dovranno fare sempre i lavoratori e i pensionati costretti a pagare una bella ‘tassa Meloni’ sui carburanti, rinunciare alle cure mediche, vedere vuoto il carrello del supermercato e a pagare prezzi incontrollati dell’energia. Del Piano casa di cui non c’è traccia, al massimo un nuovo bel condono edilizio”.
Paita (IV), “dalla casa alla sanità, il Psb mette fuori gioco il ceto medio”
“Il ceto medio è la vera categoria a rischio in questo Paese, il pericolo è che tante persone precipitino nella sostanziale povertà. Questo Piano strutturale di bilancio aggredisce, penalizza e mette fuori gioco il ceto medio italiano, e lo fa immaginando un aumento della tassazione dalla casa alla sanità alle piccole e medie imprese, mentre le previsioni fantasmagoriche del Governo sulla crescita sono state ridimensionate”, ha detto la senatrice di Italia viva, Raffaella Paita, intervenendo in aula in discussione generale sul Piano strutturale di bilancio. “Il tema delle accise ha molto a che fare con il ceto medio, perché l’allineamento tra diesel e benzina si tradurrà in una punizione sonora per le famiglie. Se aumenta il gasolio, ci saranno ricadute sui trasporti pubblici e sugli studenti che devono andare a scuola”.
Via libera da Camera e Senato alle risoluzioni della maggioranza sul Psb
E’ in questo clima che il Piano strutturaledi bilancio ha ottenuto il via libera dalle Aule di Camera e Senato. Prima è arrivato da Montecitorio l’ok alla risoluzione della maggioranza con 183 voti favorevoli, 118 i contrari e 2 gli astenuti; poi l’approvazione di Palazzo Madama con 95 voti a favore, 66 e 4 astenuti. Secondo la risoluzione approvata alla Camera, “la manovra di bilancio deve prevedere “interventi che rendano strutturali gli effetti del taglio al cuneo fiscale sul lavoro e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni gia’ in vigore per l’anno in corso; iniziative a sostegno delle famiglie, con particolare riguardo a quelle numerose, e della genitorialita’, anche con misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari; risorse per proseguire con il percorso avviato di rinnovo dei contratti del pubblico impiego; individuare fondi per sostenere la spesa sanitaria e mantenere gli investimenti pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del Pnrr”. Sono alcuni degli impegni che la maggioranza sollecita al Governo attraverso la risoluzione sul Piano strutturale di bilancio che verra’ posta al voto dell’Assemblea della Camera.
Nel documento si chiede anche di “adottare le riforme e gli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel Piano” Nella risoluzione si indicano, inoltre, di considerare collegati alla manovra, oltre a quelli gia’ indicati nel Psb, anche i disegni di legge: in materia di magistratura onoraria del contingente ad esaurimento; in materia di economia dello spazio; per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualita’ della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie; modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali; di tecnologie innovative.