SICUREZZA SUL LAVORO

Al via il decreto sulla patente a crediti, obbligo della sospensione in caso di infortunio mortale

Il ministero del Lavoro ha presentato il testo definitivo del decreto, ora la firma della ministra Calderone. Viene confermata la possibilità di raggiungere 100 crediti e un peso particolare lo riveste la storicità dell’azienda. Ma rispetto alla prima bozza, la novità introdotta è l’obbligatorietà della sospensione della patente in caso di infortunio mortale per colpa grave dell’impresa. Tutti i contenuti del decreto. Trestini (Ance): non è la qualificazione che chiediamo, ma un passo avanti importante per la prevenzione degli incidenti e il riconoscimento delle imprese virtuose. I sindacati restano divisi: favorevole la Filca Cisl, contrari Fillea Cgil e Feneal Uil. Genovesi: “misura parziale poiché non interviene sulla qualificazione all’ingresso delle imprese prima di operare nel mercato e nei cantieri”.

24 Lug 2024

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Arriva il decreto attuativo della patente a crediti per l’edilizia, in vista della sua entrata in vigore il 1° ottobre prossimo.  Il testo è pronto e manca solo la firma, attesa a breve, del ministro del Lavoro, Marina Calderone.  La versione definitiva del decreto è stata presentata alle parti sociali e gli otto articoli che lo compongono confermano i contenuti della prima bozza presentata il 10 luglio scorso. Ma c’è un’importante novità, frutto del pressing dei sindacati, ed è quella dell’obbligatorietà della sospensione della patente, fino a 12 mesi, in caso di infortunio mortale per colpa grave dell’impresa mentre, nella prima bozza presentata il 10 luglio scorso, era una possibilità. Viene poi rafforzato il ruolo del ruolo degli Rlst, i rappresentanti per la sicurezza territoriali, Ma, per il resto l’impianto non cambia e non cambia ‘quota 100’ punti che tanto polverone hanno alzato nelle scorse settimane sul fronte sindacale.

Come si presenta la domanda per la patente a crediti

Il decreto fissa, innanzitutto, le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente da parte di imprese e lavoratori autonomi  che operano nei cantieri temporanei o mobili, ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale.  Per ottenerla, occorre presentare una domanda, attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, dalla quale devono risultare una serie di requisiti: l’ iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura; l’adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal testo unico sulla sicurezza del 2008; il possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità; il possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente; il possesso della certificazione di regolarità fiscale; l’avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Quali sono i contenuti informativi della patente e chi può accedervi

Per ciascuna patente il portale rende disponibili i dati identificativi della persona giuridica, dell’imprenditore individuale o del lavoratore autonomo titolare della patente; i dati anagrafici del soggetto richiedente la patente; la data di rilascio e numero della patente; il punteggio attribuito al momento del rilascio; il punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale; eventuali provvedimenti di sospensione; eventuali provvedimenti definitivi ai quali consegue la decurtazione dei crediti ai sensi del Testo unico sulla sicurezza. A queste informazioni possono accedere, secondo le modalità indicate dall’Ispettorato nazionale del Lavoro e nel rispetto della disciplina di protezione dei dati soggetti titolari di un interesse qualificato, inclusi i titolari della patente o loro delegati e le pubbliche amministrazioni, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, gli organismi paritetici iscritti nel Repertorio Nazionale, il responsabile dei lavori , i coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori.

Sospensione obbligatoria in caso di infortunio mortale per colpa grave dell’azienda

Rispetto alla prima bozza, l’articolo 3 , che fissa i presupposti e il procedimento per l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione della patente, è quello che contiene la principale novità.  Il provvedimento cautelare di sospensione è adottato dall’Ispettorato del lavoro territorialmente competente. Se nei cantieri si verificano infortuni da cui deriva la morte di uno o più lavoratori imputabile al datore di lavoro, al suo delegato  ovvero al dirigente almeno a titolo di colpa grave, l’adozione del provvedimento è obbligatoria. Nel caso di infortuni da cui deriva l’inabilità permanente di uno o più lavoratori o una irreversibile menomazione suscettibile di essere accertata immediatamente, imputabile almeno a titolo di colpa grave, la sospensione può essere adottata se le esigenze cautelari non sono soddisfatte mediante il provvedimento di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 o all’articolo 321 del codice di procedura penale. La durata della sospensione della patente, comunque non superiore a 12 mesi, è determinata tenendo conto della gravità degli infortuni, nonché della gravità della violazione in materia di salute e sicurezza e delle eventuali recidive. In caso di adozione del provvedimento di sospensione cautelare, l’Ispettorato nazionale del lavoro provvede alla verifica del ripristino delle condizioni di sicurezza dell’attività lavorativa presso il cantiere ove si è verificata la violazione. L’Inail mette a disposizione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, in cooperazione
applicativa, ogni informazione concernente gli eventi infortunistici.

Come si attribuiscono i crediti, confermata ‘quota 100’

Il testo definitivo del decreto conferma, nell’articolo 4, la possibilità per le aziende di ottenere un punteggio complessivo di 100 crediti. Trenta sono i crediti base, attribuiti al momento del rilascio della patente, e bisogna averne almeno 15 per poter operare nei cantieri. Pesa la storicità dell’azienda che può valere fino a 30 crediti complessivi, di cui  fino a 10 crediti attribuiti al momento del rilascio della patente in base alla data di iscrizione del soggetto richiedente alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;  altri 20 crediti sono attribuibili in base a quanto prevede l’articolo 6 del decreto secondo il quale il punteggio della patente è incrementato di un credito per ciascun biennio successivo al rilascio della patente stessa. Sono poi previsti crediti ulteriori, non più di 40, di cui fino a 30 crediti per attività, investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro e fino a 10  crediti sempre  per altre attività, investimenti o formazione (non ricompresi nella voce precedente), come, ad esempio, la formazione sulla lingua per lavoratori stranieri. Oppure, nel caso in cui l’impresa sia  in possesso dei requisiti reputazionali valutati sulla base degli indici qualitativi e quantitativi, oggettivi e misurabili, nonché sulla base di accertamenti definitivi, che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale. Altri casi contemplati per l’attribuzione di ulteriori crediti sono la dimensione dell’organico aziendale, il possesso dell’ attestazione  di certificazione Soa di I e II classifica.

Come vengono recuperati i crediti decurtati

Quanto poi alle modalità di recupero dei crediti decurtati, il recupero fino a 15 crediti è subordinato alla valutazione di una Commissione territoriale composta dai rappresentanti dell’INL e dell’INAIL, tenuto conto dell’adempimento dell’obbligo formativo in relazione ai corsi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, da parte dei soggetti responsabili di almeno una delle violazioni nonché dei lavoratori occupati presso il cantiere o i cantieri ove si è verificata la violazione, e della eventuale realizzazione di uno o più investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Il ministero del Lavoro: il decreto accoglie e fa sintesi delle sollecitazioni delle parti sociali

“Il provvedimento ha accolto e fatto sintesi  delle sollecitazioni emerse dalle associazioni sindacali e datoriali che hanno partecipato al tavolo”. Lo ha sottolineato il ministero del Lavoro, in una nota diffusa al termine dell’incontro. “Il decreto, che deve essere ora firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, conclude la prima fase attuativa per la partenza dello strumento, prevista per il 1° ottobre 2024, e avvia le lavorazioni per la realizzazione del portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro per la gestione della patente a crediti”.

Ance: non è la qualificazione ma passo importante per la prevenzione e il riconoscimento delle imprese virtuose

Arriva dall’Ance una valutazione positiva del testo del decreto presentato dal Governo. “Apprezziamo il lavoro fatto dal Ministero che -ha detto il vicepresidente Carlo Trestini –  ha rafforzato il decreto attuativo sulla patente a crediti, in particolare confermandone l’applicazione a tutti gli operatori che lavorano in cantiere alla realizzazione dell’opera. Non è ancora la qualificazione del settore, che per Ance rappresenta la condizione essenziale per la tutela della sicurezza, ma è un passo importante per la prevenzione degli infortuni e il riconoscimento delle imprese virtuose.”

Fillea Cgil: il giudizio rimane negativo. Bocciatura anche dalla Uil mentre per la Cisl è un percorso positivo

Più articolate sono le posizioni delle organizzazioni sindacali. Pur sottolineando che sono state accolte importanti richieste dei sindacati, rimane la bocciatura  di Cgil e Uil. Per il segretario generale della Fillea, Alessandro Genovesi, la misura è “molto parziale poiché non interviene sulla qualificazione all’ingresso delle imprese prima di operare nel mercato e nei cantieri. Del resto partendo da una legge fatta male gli spazi per migliorarla, in fase di decreto attuativo, erano veramente pochi”. “Abbiamo provato a migliorare i testi proposti dal Ministero- ha continuato Genovesi- chiedendo per esempio l’obbligatorietà della sospensione della patente in caso di infortunio mortale imputabile all’azienda e non la mera possibilità, come presente nelle prime bozze. Questo punto è stato accolto, così come il rafforzamento del ruolo degli RLST – i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali – sia nell’accesso a tutte le informazioni della specifica impresa sia ai lavori della commissione per il recupero dei crediti e anche il riconoscimento della formazione aggiuntiva, della formazione per i migranti, della valorizzazione delle imprese con i dipendenti più professionalizzati o che hanno fatto maggiori investimenti proprio sulla sicurezza. Non è stata accolta invece la proposta per cui se l’anzianità aziendale può valere per dei crediti aggiuntivi, questo sia possibile solo quando non ci siano stati infortuni nel passato per evitare il paradosso che un’azienda, con decenni di attività ma anche decine di incidenti gravi o mortali, riceva il massimo dei punti”. Sul fronte degli effetti della patente a crediti la Fillea Cgil ribadisce comunque l’errore di impostazione della norma di legge a partire dal fatto che “la mancanza di formazione o di dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto, per esempio, può far perdere solo 1 o 2 punti. Quando lo spirito della norma dovrebbe essere quella di prevenire gli infortuni gravi o mortali”.

Per Genovesi rimane  il giudizio complessivo rimane negativo. Perché sin dall’inizio non si è voluto scommettere su un sistema che qualifichi all’ingresso le imprese che vogliono lavorare in cantiere, con formazione e verifiche preventive su: competenze, mezzi, capacità finanziarie, rendendo obbligatorie le certificazioni SOA per gli appalti pubblici e privati, con una proporzionalità tra qualità e dimensione di impresa, quantità e valori dei lavori da svolgere”. Dura anche la Uil: “non siamo soddisfatti di questa patente a punti . Da anni la Uil avanza , insieme a una serie di altre rivendicazioni , la richiesta di un sistema di patente a punti per controllare il rispetto delle regole su salute e sicurezza da parte delle imprese e per poter sanzionare i soggetti inadempienti”, hanno dichiarato la segretaria confederale Ivana Veronese e il segretario nazionale della Feneal Uil Stefano Costa. Per la Cisl, invece, si tratta di un percorso positivo “perché raccoglie una proposta” che il sindacato “porta avanti dal 2011 con la richiesta della patente, prima identificata, a punti”. Positiva l’attuazione della patente a crediti anche per l’Ugl.

Red. Diac

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