LA COMPETIZIONE IN DUE FASI
Al via il concorso di progettazione del Demanio per la Cittadella della sicurezza di Rimini: obiettivo rigenerare anche le aree circostanti (dove sorgerà il nuovo stadio)
L’Agenzia diretta da Alessandra dal Verme ha messo online il 10 febbraio l’atteso bando che porterà alla costruzione della struttura per le principali forze dell’ordine e istituzioni di sicurezza del territorio. Da completare entro il 2030, sorgerà nell’area dell’ex caserma Giulio Cesare e porterà a un possibile risparmio per lo Stato di circa 1,7 milioni di euro con la chiusura di locazioni .Al vincitore andrà un rimborso di 40 mila euro più l’incarico dal valore di oltre 2 milioni.
IN SINTESI
Un’opera da oltre 56 milioni di euro per riqualificare la ex caserma Giulio Cesare lungo la via Flaminia a Rimini e trasformarla nella nuova cittadella della sicurezza della città romagnola. L’Agenzia del Demanio chiama a raccolta le migliori professionalità italiane e internazionali pubblicando, il 10 febbraio, il concorso di progettazione per riqualificare l’ex compendio militare e ricavarne il quartiere in cui dovranno sorgere la nuova Prefettura, la Questura e la Polizia stradale, il comando provinciale della Guardia di finanza e il reparto operativo aeronavale, oltre al comando dei Carabinieri. L’obiettivo è arrivare il prossimo agosto con la pubblicazione della graduatoria definitiva e la proclamazione del vincitore.
“L’obiettivo principale della call – sottolinea un comunicato dell’Agenzia diretta da Alessandra Dal Verme – è garantire la migliore integrazione possibile delle nuove funzioni pubbliche nel contesto urbano, rispettando l’identità di Rimini grazie a una riqualificazione degli spazi inclusiva e aperta che coniughi le necessità di sicurezza e quelle di un tessuto urbano che favorisca le relazioni sociali.”
Un intervento, questo a Rimini, che rientra in un maxi piano nazionale che prevede da parte del Demanio un miliardo di investimento entro il 2026 in tante città italiane, alcune delle quali con i progetti pronti. Li hanno chiamati Piani città, vista l’importanza che i luoghi da riqualificare ricoprono per le città che li ospitano.
Qui a Rimini, grazie alla creazione di nuovi spazi pubblici per gli uffici entro il 2030 sarà possibile per lo Stato risparmiare circa 1,7 milioni di euro con la chiusura di locazioni che oggi vengono pagate a privati.
Il concorso è disponibile sul sito dell’Agenzia del Demanio. E’ possibile inviare i progetti entro le ore 12 del prossimo 9 aprile 2025.
Al vincitore andrà un rimborso di 40mila euro più l’incarico dal valore di oltre 2 milioni di euro (2.073.347,12, euro per la precisione, quale importo per la redazione del PFTE e per l’esecuzione delle indagini). Anche per i classificati dal secondo al quinto posto è previsto il rimborso spese di 40 mila euro.
La struttura
Il compendio si sviluppa su un lotto rettangolare di vaste dimensioni, delimitato all’interno del perimetro mediante muri di cinta e recinzioni metalliche. L’immobile si componeva di diversi corpi di fabbrica e relative aree di pertinenza nonché di numerose tettoie già destinate ai ricoveri dei mezzi militari. Tutte strutture, queste, che nei mesi scorsi sono state demolite in quanto non più adeguate alle nuove esigenze e alle destinazioni d’uso previste.
L’area in cui insisteva l’ex caserma verrà completamente ripensata con un investimento complessivo di 56.266.505 euro. Le forze dell’ordine e le istituzioni che sovrintendono alla sicurezza pubblica saranno dunque raccolte in un luogo centrale della città, baricentrico tra la zona mare e il resto del territorio, con facilità di uscita dalla zona urbanizzata vista la vicinanza con la statale 16. Inoltre si tratterà di edifici nuovi, in linea con le norme urbanistiche, studiati per rispondere alle esigenze dei rispettivi comandi anche nell’ottica di un potenziamento degli organici nel periodo estivo.
La cittadella, inoltre, ricadrà in una zona della città che sta già cambiando volto con altri progetti di riqualificazione urbana. Non distante si lavora, infatti, per realizzare il nuovo stadio del calcio che sarà un centro in grado di calamitare costantemente pubblico e clienti grazie anche alle attività commerciali presenti. Oltre alla riqualificazione dell’ex questura di via Ugo Bassi e la successiva costruzione delle abitazioni da parte di Asi.
Saranno interventi che comporteranno nuovo carico urbanistico da gestire in termini di standard per mobilità, servizi, verde, viabilità e parcheggi. In questo quadro, la giunta comunale vuole far rientrare la cittadella in una visione complessiva dell’area. Una rivoluzione veloce che potrebbe avvenire per questa zona nell’arco di un triennio, visti anche i tempi del concorso.
Le due fasi del concorso
Il concorso, infatti, si articola in due fasi: la prima richiede la presentazione di idee progettuali mirate a migliorare l’accessibilità e la qualità architettonica, mentre la seconda prevede un approfondimento delle idee selezionate.
Le proposte progettuali dovranno favorire la rigenerazione urbana del territorio e l’interazione sociale, “assicurare la sostenibilità ambientale e una progettazione innovativa che risponda alle esigenze della comunità”, sottolinea il Demanio che punta a interventi che diano priorità all’uso di spazi verdi urbani per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Piste ciclabili, dunque, una nuova piazza, un nuovo quartiere residenziale perfettamente inserito nell’esistente.
Particolare attenzione, si legge nel capitolato, dovrà essere posta nell’organizzare lo spazio del compendio “che avrà, pertanto, una opportuna divisione della zona dedicata alle attività degli uffici e dei fabbricati di prossimo uso alle Amministrazioni in questione dai fabbricati ad uso residenziale di pertinenza delle suddette Amministrazioni e dagli spazi aperti alla cittadinanza creando un opportuno e studiato sistema di accessi, percorsi dedicati e sorvegliati nonché un’appropriata viabilità pedonale e/o carrabile”.
Sarà importante tenere conto della realizzazione di una piazza pubblica “che ripropone anche in modo flessibile la possibilità di ospitare eccezionalmente eventi ed attività ricreative/commerciali/culturali che costituiranno un mix funzionale a garanzia di una maggiore vivibilità dell’area anche nelle ore di chiusura di detti uffici. Per quanto detto, l’ideazione di una piazza pubblica potrà essere valutata quale fulcro di congiunzione tra gli stabili della “Nuova Cittadella della Sicurezza” e la cittadinanza.
I partecipanti al concorso di progettazione, dovranno, dunque, ripensare il disegno complessivo dello spazio esistente “in un’ottica di fruibilità, permeabilità, funzionalità e qualità architettonica anche innovativa”.
All’interno dello spazio da “restituire” alla città di Rimini deve essere pensata anche la riallocazione della statua di Giulio Cesare quale memoria meramente storica ed artistica del compendio demaniale dov’era custodita dal 1953 dopo il suo ritrovamento sul greto del fiume Marecchia. Da allora la statua è stata sempre ubicata e collocata all’interno della caserma di fronte l’ingresso principale ubicato su via Flaminia, in modo da poter essere vista da tutti.
L’altezza dei volumi di nuova edificazione relativamente alla parte residenziale “dovrà essere commisurata ai fabbricati residenziali già presenti nell’aree cittadine adiacenti”, mentre per la parte direzionale “il progettista usufruirà di un margine di libertà progettuale ed ideativa prestando attenzione a non generare criticità di carattere igienico sanitario con il contesto urbano circostante”.