CAMBIA LA LEGGE DI BILANCIO CON L'EMENDAMENTO DELLA LEGA

Agli extracosti 1.432 milioni (652 al Terzo valico), all’Anas 995 e a Rfi 3.526 dal ’27. Alla casa 560, all’acqua 740 dal ’28

La proposta, scritta con Salvini, è stata depositata alla Camera dal capogruppo leghista Molinari: ora attende il bollino della Ragioneria. Il rifinanziamento del decreto aiuti va per 1.132 milioni a nove opere di Rfi già individuate (si veda la tabella), mentre 200 milioni nel 2025 e 100 milioni nel 2026 aggiuntivi finanzieranno tutte le altre opere. Rifinanziamenti per i contratti di programma di Rfi e Anas. Gran movimento di fondi per Stretto di Messina che passa dal bilancio statale al Fondo sviluppo coesione del ministero delle Infrastrutture incassando 3.564 milioni aggiuntivi, spostati in grande parte dopo il 2030. Al Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza idrica vanno 120 milioni nel 2028, 160 nel 2029 e 428 nel 2030. Per il Piano Casa Italia 150 milioni nel 2028, 160 nel 2029, 180 nel 2030.

18 Nov 2024 di Giorgio Santilli

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Agli extracosti 1.432 milioni (652 al Terzo valico), all’Anas 995 e a Rfi 3.526 dal ’27. Alla casa 560, all’acqua 740 dal ’28

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Matteo Salvini l’ha dettato, si suppone previa consultazione con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, l’ha depositato fra i cinquemila emendamenti presentati alla legge di bilancio a Montecitorio.  Ma non è un emendamento come gli altri, bensì quello che ridefinisce la politica infrastrutturale sulla base di risorse per 11,8 miliardi negli otto anni 2025-2032 che sono in gran parte spostate dopo il 2028 e pescano prevalentemente dal Fondo sviluppo coesione del ministero delle Infrastrutture per un totale di 6,5 miliardi circa e per il resto da rimodulazioni di fondi. A beneficiarne, se guardiamo i totali senza l’articolazione temporale, sono sette capitoli di spesa:

  • il Ponte sullo Stretto che incassa 3.564 milioni aggiuntivi passando da 11.630 milioni a 15.194 (compreso un nuovo stanziamento per le opere accessorie di 500 milioni) fino al 2032, con una spalmatura dei fondi nel 2030-2032, mentre per il triennio 2025-2027 la quota aggiuntiva è di 58 milioni;
  • la strada statale Jonica 106, che passa da tre miliardi tondi a 3.270 milioni (+270 milioni), spostando la realizzazione dell’opera fino al 2037;
  • il rifinanziamento del decreto aiuti per la copertura degli extracosti generati negli appalti dai rincari di materie prime ed energia per un totale di 1.432 milioni suddivisi in 700 milioni per il 2025 e 732 per il 2026, che andranno per 1.132 milioni (500 + 632) a nove opere Pnrr di competenza di Rete ferroviaria italiana  espressamente indicate (fra queste domina ancora il Terzo valico con 652 milioni mentre qui si può vedere la tabella completa) e altri 300 milioni (200 nel 2025 e 100 nel 2026) alla generalità delle opere Pnrr e non-Pnrr;
  • il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (Pniissi) che incassa 740 milioni aggiuntivi ma dopo il 2027 (120 nel 2028, 160 nel 2029 e 428 nel 2030);
  • il contratto di programma di Rfi per un totale di 3.526 milioni, suddivisi in due quote uguali fra parte infrastrutture e parte servizi, per il periodo 2027-2036 (500 milioni nel 2027);
  • il contratto di programma di Anas per un totale di 2.021 milioni per il periodo 2027-2036 (424 milioni nel 2027);
  • il Piano Casa Italia con 560 milioni di cui 150 milioni nel 2028, 180 nel 2029 e 230 nel 2030).

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