RIGENERAZIONE URBANA E GIUBILEO
A piazza dei Cinquecento gli alberi ancora non ci sono, ma Fs rassicura: ne pianteremo 107
Il confronto fra l’immagine della piazza come è oggi dopo il completamento del primo lotto di riqualificazione e quella del render del progetto vincitore del concorso è impietoso. Ma Anas, soggetto attuatore per conto del gruppo Fs e di Sistemi urbani, proprietario dell’area, rassicura: “Realizzeremo il progetto come previsto, pianteremo 107 alberi”.
IN SINTESI


Una “nuova porta sulla città”, così è stata definita la nuova piazza dei Cinquecento inaugurata solo pochi giorni fa, lo scorso 14 gennaio, a Roma. Una porta che, però, si è aperta solo a metà perchè per vederla così come nel progetto che ha vinto il concorso per la riqualificazione promosso da Grandi Stazioni Rail, con Roma Capitale e FS Sistemi Urbani bisognerà attendere la prossima estate, quando sarà completato anche il secondo lotto. A dettare il cronoprogramma è stato lo stesso sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al taglio del nastro: “Abbiamo completato l’85% dei lavori, che ora proseguiranno per arrivare al 100% entro il 2025 e prima delle previsioni, quindi nessun ritardo”, ha spiegato il primo cittadino che sul verde ha aggiunto: “L’ombra verrà aumentata con l’arboreto nei prossimi mesi. Il progetto prevede la massimizzazione delle alberature e degli spazi di ombra, ma in prossimità della stazione metro non è stato possibile introdurre alberature per il sottostante tracciato metropolitano”.
Il progetto, realizzato da TVK, mandataria, con IT’S, e NET Engineering, mira a restituire alla città uno spazio multifunzionale e inclusivo. L’area, di proprietà di FS Sistemi Urbani, rappresenta l’accesso alla stazione Roma Termini e si estende per una lunghezza pari a otto campi da calcio. Ed è proprio sulla questione del verde che in questi giorni è montata la polemica da parte di tanti cittadini e anche addetti ai lavori (animando anche la stessa chat di DiarioDiac) che temono di non veder mai realizzato (o almeno non del tutto) il famoso arboreto con centinaia di alberi, proprio quello che caratterizza il progetto di grande impatto visivo.
Diario DIAC ne ha parlato con l’architetto Alessandro Cambi, dello studio di architettura IT’S (insieme a Paolo Mezzalama e Francesco Marinelli) che si è aggiudicato il bando per la riqualificazione di Piazza dei Cinquecento a Roma e ha interpellato anche Anas (Gruppo FS) che ha eseguito i lavori di riqualificazione in qualità di soggetto attuatore e che ha confermato: “Al termine dei lavori ci saranno 107 piante”.
Cambi (Studio IT’S): arboreto è parte centrale del nostro progetto
“Il progetto vuole contribuire ad una visione della città di domani, trasformando questo nodo urbano in uno spazio vissuto – spiega Alessandro cambi – Da tempo come studio stiamo portando avanti un lavoro di naturalizzazione urbana e siamo molto attenti a come la natura deve entrare nei contesti urbani. Lo abbiamo fatto nei progetti di riqualificazione di Piazza Risorgimento così come in quello di via Ottaviano. E ora a Piazza dei Cinquecento dove il progetto prevede due zone diverse: una in corrispondenza della metropolitana, progettata per rimanere libera, con una maggiore presenza di materiali chiari (per favorire l’abbassamento delle temperature), pronta per essere riempita per la vita civica e un’altra più vegetale e intima con l’arboreto, nella parte frontale prospicente alle Terme di Diocleziano, dove ora c’è un grosso volume che andrà demolito.” Ed è proprio questa la parte, ad oggi mancante al progetto, che ha creato un grande dibattito in questi giorni.
“Come studio non abbiamo curato la parte esecutiva, che è stata, invece, seguita dai soggetti attuatori. Il lotto ad oggi mancante costituisce una parte centrale del nostro progetto quindi completarla significa portare a termine la qualità del risultato e del lavoro. La predisposizione dell’arboreto , previsto con una quantità molto significativa di alberature, è, comunque, già pronta nella parte frontale delle Terme di Diocleziano, il posizionamento delle alberature, in maniera soddisfacente per densità e per qualità, è stato anche già perfezionato insieme alla Sovrintendenza dei Beni Culturali e al museo delle Terme. E il soggetto attuatore ci ha rassicurati che le alberature saranno presenti in numero significativo e comunque molto prossimo a quello che era il progetto approvato”, assicura l’architetto.
Per quanto riguarda il progetto della mobilità, realizzato con Net Engineering, “anch’esso concorre alla volontà di riconnettere la Stazione al tessuto urbano – spiega Cambi – Lo scambio con la stazione è uno scambio complesso che riguarda il sistema della metropolitana, tant’è che sulla piazza ci sono delle uscite della metro con le quali il terminal dialoga direttamente. Lo scambio dei taxi è stato portato sotto il ‘dinosauro’ (la grande pensilina di fronte a Termini, ndr) mentre per quanto riguarda il terminal degli autobus abbiamo creato un orientamento percettivo per chi esce dalla stazione verso le Terme e piazza della Repubblica. La distanza scelta tra le pensiline è stata la più equilibrata possibile”.
Un progetto questo dell’arboreto che reinterpreta il prezioso affresco raffigurante il giardino di Livia conservato a Palazzo Massimo, proponendo un cortocircuito tra un bosco domestico e un giardino selvatico attraverso l’uso di piante di natura e geometrie diverse.
“La nostra idea di piantare alberi in una piazza romana all’inizio è stata vista anche con una certa di perplessità, anche in alcuni ambiti autorizzativi – spiega l’architetto – ma ora ha dimostrato, insieme agli altri due progetti di rigenerazione urbana he abbiamo curato a Roma, e cioè quelli di piazza Risorgimento e di via Ottaviano, che l’idea di natura urbana si è fatta sempre più largo tra i cittadini che ora vogliono più natura negli spazi pubblici. E per noi questo è un grandissimo risultato perchè è la premessa per un cambio di paradigma e di maggiore cura dello spazio pubblico. Come tutti gli interventi importanti anche questo di piazza dei Cinquecento avrà bisogno di tempo, di essere seguito, curato a lungo, capito, e magari anche adattato. La cosa più importante è che la cittadinanza se ne appropri”, conclude.
Anas: nella piazza ci saranno 107 piante
“Nel progetto di riqualificazione di piazza dei Cinquecento è stato previsto un arboreto che confina con via Enrico De Nicola, tale area al momento è interessata dagli scavi archeologici, al termine dei lavori che Anas sta realizzando in sinergia con la Soprintendenza archeologica sarà possibile dare seguito a quanto previsto nella fase progettuale, cioè, procedendo con la piantumazione di numerose essenze arboree (83 da progetto)”, fa sapere Anas a DiarioDiac sottolineando che “nel piazzale antistante la stazione non era stato previsto l’inserimento di alberi da alto fusto in quanto al di sotto dello stesso è stata rinforzata, ripristinata (dove deteriorata) e implementata l’impermeabilizzazione della soletta della metropolitana che per sua natura non rende possibile procedere con la piantumazione”.
La società del Gruppo FS Italiane, inoltre, ci tiene a specificare che durante l’intervento “sono state rimosse in quanto malate e pericolose ai fini della sicurezza 10 piante e già piantumate 24 piante, infine da tener presente che circa 10 alberi, di quelli previsti nel progetto di concorso, non possono essere piantumati a causa di impedimenti in corso d’opera. In tutto quindi nella piazza al termine dell’intervento ci saranno 107 piante”.












