INFRASTRUTTURE URBANE

Firenze, lo stadio Franchi alla SVOLTA per il restyling

La sindaca di Firenze ha presentato al presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, una prima ipotesi del cronoprogramma dei lavori di riqualificazione dello stadio viola. Termine dei lavori ipotizzato per la primavera del 2029, una capienza di posti a crescere nelle varie fasi e centenario del 29 agosto 2026 da festeggiare in un impianto per 34 mila spettatori. Nei prossimi giorni si riuniranno i primi tavoli operativi, nei quali i tecnici del Comune e della Fiorentina valuteranno i vari aspetti dei lavori. Con lo sguardo già all’Europeo 2032.

06 Ott 2024 di Giusy Iorlano

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Firenze, lo stadio Franchi alla SVOLTA per il restyling

Rendering di progetto dello stadio Franchi (Arup/Comune di Firenze)

Una storia travagliata quello dello stadio Artemio Franchi di Firenze che forse potrebbe finalmente vedere una svolta. Palazzo Vecchio e la Fiorentina, infatti, non sono mai stati così vicini. Lo scorso 4 ottobre è stato, infatti, trovato un accordo tra il Comune e la squadra viola nel corso di un nuovo incontro, il secondo in due settimane, tra la sindaca Sara Funaro e il presidente della Fiorentina Rocco Commisso.

Il patron dei Viola, si è detto, infatti, disposto a mettere a terra 50 milioni di euro sul restyling del Franchi, a patto di averne il controllo totale 7 giorni su 7 e ottenere una concessione lunga sul modello Juventus. Questa cifra, insieme ai 55 milioni definanziati dall’Europa (che, in occasione del pagamento all’Italia della terza tranche dei fondi Pnrr, ha dichiarato “non ammissibili” a finanziamento i Piani urbani focalizzati sullo sport di Firenze e di Venezia), ma che Palazzo Vecchio conta di recuperare attraverso i piani urbani integrati, formerebbero la cifra che manca a finire il progetto, coprire per intero l’impianto e regalare un nuovo stadio a Firenze e la Fiorentina.

Il cronoprogramma

La ristrutturazione dell’impianto, uno dei più importanti del Paese, è già partita a fine febbraio di quest’anno con l’abbattimento del vecchio tabellone, poi si è passati alla curva Ferrovia, chiusa del tutto a fine campionato, e alla Fiesole. Affidata al raggruppamento di imprese Cobar spa/Sac spa con direzione lavori in mano a Ove Arup& partners, Arup Italia, Cupelloni architettura e Inpro, prevede in particolare l’ammodernamento del settore Maratona, la copertura totale dello stadio e la costruzione di due nuove curve davanti a quelle preesistenti, costruendo quindi parzialmente un nuovo stadio dentro la struttura già esistente.

La sindaca Funaro nell’ultimo incontro ha presentato al presidente Commisso una prima ipotesi del cronoprogramma dei lavori di riqualificazione dello stadio Franchi, ipotizzando che la Fiorentina continui a giocare tutte le partite casalinghe nell’impianto di viale Manfredo Fanti durante le varie fasi dei lavori, fino alla conclusione. Questa ipotesi comporterebbe una fine dei lavori nella primavera del 2029 con una capienza di posti a crescere nelle varie fasi dei lavori. Inoltre, secondo il cronoprogramma presentato, in occasione del centenario della società, che cadrà il 29 agosto 2026, il Franchi sarà utilizzabile e avrà una capienza pari a 34.478 posti lordi (10 mila in più degli attuali).

Intanto, già da questa settimana si riuniranno i tavoli operativi, nei quali i tecnici del Comune e della Fiorentina valuteranno i vari aspetti del cronoprogramma. E poi c’è il tema dei finanziamenti mancanti al progetto: la Fiorentina, si legge in una nota congiunta diffusa a termine incontro, “ha dimostrato interesse ad avere un ruolo importante nella gestione dello stadio e delle attività collegate e tra le parti c’è disponibilità a collaborare”.

Non solo, sul tavolo c’è anche la concessione dello stadio stesso, che la Fiorentina vorrebbe più lunga possibile (49 anni è il massimo consentito dalle leggi) come fatto dalla Juventus a Torino: in quel caso, il Franchi, pur rimanendo di proprietà comunale, diventerebbe di fatto un asset della società viola, aumentando il valore patrimoniale del club. Sul canone della concessione, su chi dovrà accollarsi la gestione ordinaria e straordinaria dell’impianto e sull’eventuale project financing che consentirebbe a un privato di investire su un progetto pubblico, si discuterà più avanti.

Una riqualificazione, questa dello stadio, integrata nel masterplan del Campo di Marte che prevede uno spazio pubblico per la comunità, attrattivo non solamente in occasione delle partite di calcio. Nel progetto sarà estesa la zona verde, antistante lo stadio, creando un parco che dialoga con il quartiere. Si integreranno spazi per lo sport  come lo stadio e il palazzetto, una pista da skateboard, palestre, campi di calcio, rugby e baseball con aree informali a uso ricreativo e aree per eventi outdoor.

La storia

Simbolo del razionalismo italiano popolare, lo stadio fu costruito tra il 1929 e il 1932 dall’architetto Pier Luigi Nervi, che riuscì a unire i valori estetici con la tecnologia più avanzata del tempo. Teatro delle partite casalinghe della Fiorentina, è considerato uno degli impianti più importanti del nostro Paese, tanto da essere classificato nel 1983 come monumento nazionale posto sotto la tutela delle Belle Arti. Negli anni la struttura, estesa su un’area di circa 50 mila m² tra viale Manfredo Fanti, viale Pasquale Paoli e viale Pierluigi Nervi, nella zona di Campo di Marte, ha presentato problemi di inefficienza e funzionalità tali da far nascere la necessità di un restyling generale.

Già nel 2019, il presidente della società viola, Rocco Commisso, aveva annunciato l’intenzione di abbattere la struttura per costruirne una nuova, con una spesa totale di 250 milioni di euro, ma il progetto venne bocciato dalla Sovrintendenza per ragioni di interesse architettonico.

In seguito, l’allora sindaco Dario Nardella propose al presidente la costruzione del nuovo stadio in un’area periferica della città, ma i costi dei terreni del Comune (22 milioni di euro) fecero saltare l’accordo tra le parti. Nel frattempo, il Franchi, che per motivi di età era già sotto tutela, veniva dichiarato di rilevante interesse storico-artistico diventando un monumento vincolato.

Nel giugno 2021 il Comune di Firenze aveva indetto un concorso internazionale finalizzato alla produzione di una proposta progettuale di alta qualità per la conservazione e la riqualificazione dello Stadio insieme al masterplan per la riqualificazione del Campo di Marte. Trentuno i progetti che sono stati presentati in forma anonima alla prima fase del concorso nel settembre 2021, otto invece i progetti finalisti che sono stati ammessi alla seconda fase, dopodiché i risultati sono stati annunciati il 7 Marzo 2022. Il progetto di David Hirsch e Arup Italia è risultato vincitore.

E all’orizzonte già si guarda a Euro 2032. La scorsa settimana lo stesso ministro per lo sport Andrea Abodi a Firenze ha detto che gli stadi per gli Europei saranno definiti nell’ottobre 2026 e che saranno scelti gli impianti i cui lavori saranno iniziati entro il 2027. Considerando il termine massimo di chiusura nella primavera 2029 il Franchi ha ottime chance.

 

 

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