LA GIORNATA

Calderone: patente a punti strumento per la CRESCITA delle imprese

  • Ocse alza stima Pil Italia 2024 a +0,8% e taglia quella 2025 a 1,1% (da 1,2%)
  • Energia, Arrigoni: obiettivo produzione 121 Gw Fer al 2030
  • Ecobonus e Pniec, Gava (Mase): “Superare frammentazione detrazioni. Incentivi almeno decennali per il residenziale”
  • Psb in Aula alla Camera l’8 ottobre. Mele (Confetra): reverse charge negli appalti di logistica
  • Pizzarotti, made in Italy di lusso a New York. Operazione immobiliare da 75mln

26 Set 2024

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Rimane caldo il tema della patente a punti per la sicurezza sul Lavoro. Intervenuta alla Camera, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha annunciato la possibilità di estensione della misura ad altri settori extra-edilizi, ricordando che si tratta di uno strumento per la crescita delle imprese. In materia di energia e edilizia anche dal Mase arrivano novità. La viceministra Vannia Gava, infatti annuncia una riforma delle detrazioni fiscali per adempiere agli obiettivi Pniec. Aggiornamenti anche sul Piano strutturale di bilancio, le nuove stime dell’Ocse sul Pil italiano e gli obiettivi Fer ribaditi dal Gse.

Calderone: patente a punti strumento per la crescita delle imprese

“Auspichiamo una graduale riduzione degli incidenti sul lavoro” grazie alla cosidetta patente a punti che sarà operativa a partire dal prossimo primo ottobre. “Confido nella collaborazione delle parti sociali per garantirne il successo e assicurare che i lavoratori possano operare in contesti sempre più sicuri e tutelati”, ha detto Calderone al Question Time. “La patente a crediti offre una dotazione iniziale di 30 crediti alle imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri, con la possibilità di ottenere ulteriori crediti sulla base di altri criteri come lo storico aziendale, l’assenza di provvedimenti di decurtazione, la partecipazione a percorsi formativi specifici e l’avvio di investimenti mirati. È una misura ambiziosa, le cui prospettive sono di grande impatto. La patente ci consentirà di creare un sistema di maggiore trasparenza, che permetterà di identificare più chiaramente le imprese che operano in conformità con gli standard di sicurezza”.

“Stiamo valutando ulteriori interventi in favore di quelle imprese che investono in formazione e sicurezza, affinché la patente a crediti non rappresenti un obbligo, ma un’opportunità di crescita per il settore”. Così il ministro del lavoro Elvira Calderone rispondendo alla Camera al question time. “La misura – ha detto ancora Calderone – oggi è rivolta all’edilizia ma è estendibile in futuro ad altri settori”.

“Nel bilancio di previsione 2024 i fondi dell’Inail raddoppiano a 1,5 mld di euro per fornire strumenti alle imprese destinati ad aumentare la sicurezza sui posti di lavoro”, ha detto ancora Calderone in Aula. “L’Inail finanzia con 14 milioni progetti formativi sui rischi emergenti. La prevenzione – ha sottolineato Calderone – è il pilastro su cui si poggia l’azione del Governo e il ruolo dell’Inail è centrale in questa fase grazie agli incentivi che eroga alle imprese, anche piccole e micro, per acquisto di macchinari sicuri e di bassa rumorosità”. Infine, le assunzioni di personale ispettivo, nel 2023, sono cresciute del 19% mentre l’Inail ha autorizzato l’assunzione fino a 111 nuovi ispettori in una procedura congiunta con l’Inps digitale per ottenere una maggiore efficienza.

Ecobonus e Pniec, Gava (Mase): “Superare frammentazione detrazioni. Incentivi almeno decennali per il residenziale”

“Il ministero al fine di dare attuazione alle direttive dell’Ue sull’efficienza energetica” e “sulla prestazione energetica, intende rivedere anche in considerazione degli obiettivi del Pniec le detrazioni fiscali affrontando con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti che superi l’attuale frammentazione delle diverse detrazioni”. Lo ha detto il viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava rispondendo a un’interrogazione in Commissione Attività produttive alla Camera.

“Più in particolare la riforma intende introdurre una rimodulazione dei benefici in funzione delle performance generali raggiunte dall’edificio. Più in particolare la riforma proposta si articola seguendo i seguenti criteri: durata almeno decennale degli incentivi per rispondere agli obiettivi previsti per il settore residenziale rivolti in prevalenza alle unità immobiliari soggette all’obbligo della direttiva Epbd, quindi le prime case e le unità immobiliari con classe energetica bassa, escludendo le categorie catastali di lusso e le tecnologie non più ammissibili. Benefici ridotti per gli interventi singoli, benefici crescenti in funzione delle performance energetica; tetto di spesa annua complessivo e costi massimi specifici omnicomprensivi per gli interventi; strumenti finanziari di supporto da affiancare ad esempio ai finanziamenti a tasso agevolato anche a copertura totale dei costi di investimento con condizione di favore per le persone in povertà energetica anche tramite l’individuazione di sinergie con la riforma del fondo nazionale per l’efficienza energetica. La riforma – ha precisato Gava – intende migliorare l’efficacia economica dei bonus accelerando al contempo il conseguimento dei risultati di carattere energetico-ambientale. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico degli edifici commerciali e industriali si segnala che le imprese possono ricorrere anche al Conto termico e ai certificati bianchi e al fondo nazionale per l’efficienza energetica e al piano di Transizione 5.0. E quindi detti strumenti potranno offrire un quadro chiaro e stabile per la programmazione degli interventi di riqualificazione energetica, dei settori civile residenziale e non residenziale”.

Sempre sul tema case green ha parlato anche il ministro Pichetto chiedendo all’Ue che agisca “attraverso il patto di stabilità o con un’azione di finanziamento” per attuare la normativa.

Ocse alza stima Pil Italia 2024 a +0,8% e taglia quella 2025 a 1,1% (da 1,2%)

Nel primo semestre del 2024 l’economia mondiale ha continuato a dar prova di resilienza ed è proseguito il calo dell’inflazione. Si prevede che tali tendenze continuino nel 2025, con una crescita globale che si stabilizzerà a un ritmo moderato e un’inflazione che tornerà all’obiettivo nella maggior parte dei Paesi entro la fine del medesimo anno. Tra i principali rischi a breve termine figurano le persistenti tensioni geopolitiche e commerciali, la possibilità di un rallentamento della crescita per effetto dell’allentamento delle pressioni sul mercato del lavoro e le potenziali perturbazioni dei mercati finanziari qualora la disinflazione non segua un andamento regolare, come previsto. E’ quanto scrive l’Ocse nel suo outlook intermedio.  I tassi di riferimento dovrebbero essere abbassati in funzione del calo dell’inflazione – aggiunge l’Organizzazione – ma le tempistiche e il ritmo di detti tagli dovrebbero essere attentamente ponderati per garantire che l’inflazione ritorni all’obiettivo in maniera sostenibile. Per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche occorre compiere maggiori sforzi al fine di contenere la spesa pubblica, aumentare le entrate e migliorare i quadri di bilancio. È essenziale imprimere un nuovo slancio alle riforme del mercato dei prodotti volte a rafforzare la concorrenza per dare una svolta alla crescita e contribuire ad allentare le pressioni fiscali.

Quanto all’Italia, l’Ocse ha rivisto al rialzo di un decimo allo 0,8% la proiezione di crescita del pil italiano nel 2024 mentre ha abbassato, sempre di un decimo, la stima relativa al 2025 all’1,1% contro l’1,2% atteso nell’edizione di maggio dell’outlook. Per quanto riguarda l’inflazione l’Ocse ha alzato la stima 2024 per l’Italia all’1,3%. Per il 2025, l’Ocse stima sia l’inflazione principale che quella core al 2,2% per l’Italia. “L’Italia, sta facendo relativamente bene in questo momento, con una crescita dello 0,8% e dell’1,1% per l’anno prossimo. Quindi molto vicina al suo potenziale”, ha detto il capo-economista dell’Ocse Alvaro Pereira in conferenza stampa. “Pensiamo che l’Italia sia stata fiscalmente prudente ed è importante continuare a essere fiscalmente prudenti in futuro perché il livello del debito e’ piuttosto elevato. Pertanto, ovviamente, sul piano fiscale è molto importante assicurarsi di ottenere efficienze nella spesa e di ridurre le esenzioni per ampliare la base imponibile. Questo è assolutamente essenziale per il futuro. Abbiamo anche evidenziato da tempo – ha aggiunto – che in Italia i vincoli normativi sono talvolta troppo elevati. A volte ci sono regolamentazioni eccellenti, ma la loro attuazione non è sempre efficace. Quindi, implementare alcune delle riforme già avviate è fondamentale. Inoltre, sarà molto importante andare avanti in termini di regolamentazione del mercato dei prodotti e della concorrenza in determinati settori”.

Bce, pressioni salariali in calo nell’area euro

La Bce ha anticipato il bollettino economico che verrà diffuso oggi. Segni di allentamento delle pressioni salariali nell’area euro dovuti alla riduzione delle compensazioni aggiuntive rispetto ai salari contrattati. Esempi di compensazioni extra sono i bonus, i pagamenti legati all’inflazione e le ore di straordinario e hanno contribuito negli ultimi anni a una rapida crescita salariale. Tuttavia – spiega l’anticipazione del bollettino economico Bce – i dati più recenti mostrano una riduzione della differenza tra i salari negoziati e quelli effettivamente pagati, suggerendo che le pressioni inflazionistiche potrebbero diminuire, come previsto dalla Banca centrale. La crescita dei salari oggetto di rinnovo contrattuale ha rallentato al 3,5% nel secondo trimestre del 2024, rispetto al 4,8% del trimestre precedente, toccando il livello più basso dalla fine del 2022. Sebbene questo tasso sia ancora superiore al 3% necessario per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%, la Bce spera che un ulteriore rallentamento possa riportare l’inflazione al suo obiettivo entro la fine del 2025 anche se la Germania si attende aumenti salariali significativi fino al 2025.

Produzione, Spagna: prezzi in calo ad agosto

Si attenua ancora il calo dei prezzi alla produzione in Spagna ad agosto. Secondo l’ufficio statistico spagnolo Ine, la variazione tendenziale si attesta al -1,3%, dopo il -1,6% di luglio. A livello mensile, invece, si registra un incremento dell’1,5%. L’indice depurato della componente energetica registra una variazione tendenziale pari a +0,6% dopo il +1% rilevato nel mese precedente.

Usa, richieste di mutui in aumento: +11%. Vendite case: -4,7%

Le richieste di nuovi mutui negli Stati Uniti hanno registrato un deciso aumento, la scorsa settimana, con i tassi d’interesse scesi per l’ottava settimana consecutiva e ai minimi dal settembre 2022. La scorsa settimana, le richieste totali sono aumentate dell’11%, secondo i dati della Mortgage Bankers Association. Quanto al tdi medio sui mutui fissi trentennali, si registra un calo dal 6,15% al 6,13%. Lo scorso anno era al 7,41%. Le domande per rifinanziare un mutuo per la casa sono aumentate del 20,3% e risultano in aumento del 175% rispetto a un anno fa. Le domande per un mutuo per l’acquisto di una casa sono aumentate dell’1,4% rispetto alla settimana precedente e del 2% rispetto al 2023.

Quanto alla vendita di nuove case in agosto, il dipartimento del Commercio statunitense ha registrato un ribasso del 4,7% al tasso annualizzato di 716.000 unità contro attese per un dato a 700.000. Il dato di luglio è stato rivisto a 751.000, il rialzo su base annua è del 9,8%. Prezzo mediano: 420.600 dollari, prezzo medio a 492.700 dollari.

Psb in Aula alla Camera l’8 ottobre. Mele (Confetra): reverse charge negli appalti di logistica

La conferenza dei capigruppo della Camera ha fissato a martedì 8 ottobre l’esame da parte dell’Aula del Piano strutturale di Bilancio. La seduta, che si concluderà con il voto di una risoluzione, inizierà alle 15. La settimana precedente il Psb sarà esaminato dalla Commissione Bilancio dove il ministro Giancarlo Giorgetti dovrebbe intervenire giovedì 3 ottobre.

“L’incontro di oggi [ieri, ndr] è l’occasione per ribadire le priorità per il settore della logistica, del trasporto e delle spedizione, anche nell’ottica di garantire maggiori entrate al bilancio dello Stato”, ha detto Giuseppe Mele, Direttore Generale di Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. “Sicuramente insisteremo sull’applicazione del reverse charge negli appalti di logistica, che consentirebbe alle imprese – ha aggiunto Mele – di versare direttamente all’erario l’Iva dei propri fornitori per limitare le frodi e favorire la trasparenza degli appalti. E ricorderemo che ci sono ancora problemi aperti sulle esenzioni dalla contribuzione Art (Autorità di Regolazione dei Trasporti), sui sostegni al comparto ferroviario merci e sulla revisione dell’aggiornamento dei canoni dei terminal portuali”.

Energia, Arrigoni: obiettivo produzione 121 Gw Fer al 2030

“La prossima settimana presenteremo una piattaforma di monitoraggio che raccoglierà i dati del gruppo Gse e delle altre istituzioni che sono coinvolte. Verranno presentati una serie di dati riguardanti gli obiettivi nazionali e soprattutto i consumi energetici”. A dirlo, Paolo Arrigoni, presidente Gse, nel corso dell’evento “Italian Energy Summit 2024. Verso un sistema energetico sicuro, competitivo e sostenibile”. 

Arrigoni ha aggiunto che “stiamo potenziando il supporto al Mase coinvolgendo oltre 4500 comuni oltre a supportare le imprese. A loro consentiamo di seguire i vari punti che portano alla transizione ecologica e tecnologica e, attraverso il nostro portale, avremo modo di dare l’avvio sull’apertura delle domande, acquisire le domande e a breve metteremo online anche un puntatore che mostri quante delle risorse a disposizione sono state utilizzate. Oltre a ciò stiamo mettendo in campo una serie di FAQ che possano aiutare chi è direttamente coinvolto”.

Infine, alcuni dati: “Il nostro obiettivo è infine di poter raggiungere la produzione di energia rinnovabile attorno ai 121 GW entro il 2030. Nel 2023 siamo riusciti a produrre 5,7 Gw e già ad agosto siamo riusciti ad arrivare a 5, motivo per cui entro fine anno ci aspettiamo di poter arrivare attorno ai 7,5 Gw, avvicinando così l’obiettivo dei 9 Gw. Quest’anno sono stati messi in rete 200.000 impianti, un numero inferiore rispetto al 2023 con una diminuzione del 20%, a dimostrazione che è ormai si sta concludendo il superbonus, ma stanno entrando ora in rete impianti fotovoltaici di taglia media e quindi i vari decreti stanno portando buoni frutti”.

Imballaggi, intesa Unirima-Erion Packaging

Dare vita a un modello virtuoso per il miglioramento e l’ottimizzazione della filiera di gestione integrata dei Rifiuti di Imballaggio provenienti dalle superfici industriali e commerciali. Questo è l’obiettivo del Protocollo d’Intesa firmato da Unirima, l’Unione Nazionale Imprese Raccolta Recupero Riciclo e Commercio dei Maceri e altri Materiali, ed Erion Packaging, Consorzio del Sistema Erion, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dedicato alla gestione dei Rifiuti di Imballaggi dei prodotti tecnologici.

Il programma congiunto prevede la promozione di un modello di convenzione tra gli associati Unirima e i produttori consorziati a Erion Packaging. Inoltre, Unirima ed Erion Packaging si impegnano all’attuazione di campagne di comunicazione e informazione rivolte al personale delle imprese associate a Unirima e ai loro clienti, per estendere la conoscenza del programma e la diffusione delle migliori pratiche di gestione dei rifiuti. L’accordo stabilisce anche l’istituzione di un tavolo di attuazione e monitoraggio, composto da rappresentanti di entrambe le associazioni, per supervisionare l’attuazione del Protocollo d’Intesa e l’implementazione del programma. La collaborazione tra Unirima  ed Erion Packaging si inserisce nel solco della normativa italiana sui rifiuti, il D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 (“Tua”), che disciplina gli obblighi delle aziende nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

Pizzarotti, made in Italy di lusso a New York. Operazione immobiliare da 75mln

Nel cuore della Grande Mela, all’intersezione dei quartieri West Village, Chelsea e Meatpacking, l’Impresa Pizzarotti ha realizzato un nuovo ed esclusivo edificio dal carattere Made in Italy, “The Elisa”. L’operazione immobiliare, del valore di circa 75 milioni di euro, ha visto coinvolti accanto al Gruppo Pizzarotti la Famiglia Casiraghi di Monaco, tramite la società di diritto locale FPNY Fine Properties New York, sorella di FPMC Fine Properties Monte-Carlo, già promotrice di diverse iniziative sul territorio monegasco, quali La Petite Afrique e Jardin Exotique per citarne alcune.  Il design è stato realizzato dall’Archistar Isay Weinfiled di origine brasiliana, mentre le attività di marketing & sales sono state affidate ai Brokers immobiliari newyorkesi Serhant e Nest Seekers.

Ad esprimere grande soddisfazione per il completamento dell’opera, è il Ceo di Fpny e Cfo dell’Impresa Pizzarotti, Alfredo Vinci: “Abbiamo voluto portare a New York il nostro know how, frutto di una lunga esperienza maturata nel mercato immobiliare di lusso, dedicando particolare attenzione alle esigenze di una clientela internazionale che da sempre popola il mercato del mattone nella città d’acciaio. Siamo soddisfatti – ha aggiunto Vinci – del riscontro che sta avendo la nostra operazione, l’andamento delle vendite è molto positivo”. Il risultato è un edificio boutique di 25 appartamenti, che include un’esclusiva penthouse, distribuiti su 11 piani estremamente confortevoli e luminosi. I materiali e i prodotti di pregio, dalle facciate al parquet fino ai mobili e alle cucine, provengono dall’Italia e donano un tocco di eccellenza agli ambienti e agli spazi abitativi. Assoluta importanza è stata rivolta alla sostenibilità ambientale, tramite tecniche costruttive in piena conformità con l’Energy Code vigente a New York.

La caratteristica forma cantilever a sbalzo sull’edificio adiacente, insieme alle grandi vetrate da cui si può godere di una vista unica sullo skyline di Manhattan lo rendono un edificio iconico in una delle zone più trendy e vibranti della città.

M.Gia

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