Partenza prevista il 1° OTTOBRE, REGOLAMENTO ANCORA FERMO
Trestini (Ance): servono almeno 10 giorni alle imprese per prepararsi alla patente a crediti
Parla il vicepresidente dell’associazione dei costruttori: “C’è una grande preoccupazione. Questa è una corsa contro il tempo, ma non ci si può ridurre a ridosso della scadenza del primo ottobre per varare il regolamento”. Le critiche contenute nel parere “non ci hanno sorpreso, parte di quelle osservazioni le avevamo fatte in sede di confronto”

CARLO TRESTINI ANCE
IN SINTESI
Le imprese edili devono avere “il tempo congruo” per presentare la documentazione per ottenere la nuova patente a crediti. Non si può pensare che si possa arrivare all’ultimo momento a ridosso della scadenza del primo ottobre, giorno in cui parte questa rivoluzione che interessa una platea di due milioni e mezzo di soggetti. Piuttosto, almeno una decina di giorni prima, e quindi intorno al 20 settembre, il decreto dovrebbe essere pubblicato. A metterlo in chiaro è il vicepresidente dell’Ance, Carlo Trestini, che, in un colloquio con Diac Diario, manifesta tutta la propria “grande preoccupazione” proprio per il ‘fattore tempo’ anche alla luce del parere del Consiglio di Stato del 29 agosto scorso, che mosso dei rilievi che ora devono essere recepiti nella versione finale del decreto attuativo sulla nuova patente a crediti.
Insomma, no a una corsa contro il tempo eppure, con il calendario che inesorabilmente scorre rischia di essere proprio così. “Le richieste del Consiglio di Stato non ci hanno sorpreso. Tra la norma primaria e il decreto attuativo, era quasi scontato che il Consiglio di Stato avanzasse alcune richieste, già insite nelle risposte che avevamo dato in sede di confronto”, osserva Trestini. Va ricordato che i giudici di Palazzo Spada hanno rilevato, in alcuni casi una ridondanza tra la fonte primaria e il regolamento attuativo e, per questo, hanno chiesto di eliminare queste ‘duplicazione’. Come pure, hanno chiesto di riordinare gli articoli in materia di assegnazione dei crediti per le aziende virtuose, ‘cuore’ della nuova patente.
‘Auspicabile la pubblicazione del decreto per il 20 settembre’
“Ma – spiega il vicepresidente dell’Ance – quello che ci preoccupa di più è il fattore tempo e non possiamo negare che questa sia una corsa contro il tempo. Siamo ancora in attesa della pubblicazione definitiva e bisogna dare alle imprese il tempo necessario e congruo per predisporre la documentazione e preparare la domanda. Per questo, auspichiamo che nel giro di una decina di giorni si possa arrivare alla pubblicazione del decreto”. La data che indica Trestini è, quindi, intorno al 20 settembre. “Noi stiamo già istruendo le nostra associazioni territoriali in base a quello che abbiamo recepito nel testo sui documenti richiesti. Su questo siamo già in grado di assistere le imprese. Ma è evidente che abbiamo bisogno del testo finale per essere pienamente operativi. E’ auspicabile che il 20 settembre, quindi 10 giorni prima dell’entrata in vigore della nuova patente a crediti, il quadro sia chiaro”. Le imprese non possono permettersi di sbagliare nella presentazione della domanda. “La dichiarazione deve essere fatta bene e ben valutata. Se, ad esito di una verifica, la domanda risulta sbagliata, la patente viene bloccata”, avverte Trestini.
L’Ance sta, intanto, svolgendo un lavoro capillare sui territori. “Noi stiamo già istruendo le nostra associazioni territoriali in base a quello che abbiamo recepito nel testo sui documenti richiesti, su questo siamo già in grado di assistere le imprese. Ma è evidente che abbiamo bisogno del testo finale per essere pienamente operativi. E’ auspicabile – incalza Trestini – che il 20 settembre, quindi 10 giorni prima dell’entrata in vigore della nuova patente a crediti, il quadro sia del tutto chiaro”.
Un rischio che viene poi paventato che quello che il sistema telematico possa andare in tilt a fronte dell’arrivo di una valanga di domanda (e non sarebbe certo la prima volta). “L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ci ha assicurato – sottolinea Trestini – che tutto è già preparato, che la piattaforma informativa è pronta. Ma non vorremmo arrivare a un click day su una maniera così complicata”.
Il pressing sul ministero del Lavoro per accelerare la pubblicazione
Se è nel pieno il lavoro dell’Ance per preparare le proprie imprese a questa rivoluzione, altrettanto attiva lo è nei confronti del ministero del Lavoro, i cui uffici sono impegnati a riscrivere la versione riveduta e corretta del regolamento. “Ci sono grandi incognite e, per questo, già da questa settimana, già oggi (ieri ndr.) ci siamo mossi per avere notizie, abbiamo chiesto colloqui con il ministero per far capire chiaramente che le imprese hanno bisogno di tempo. I numeri dei soggetti investititi da questa rivoluzione: parliamo di oltre un milione di imprese ma, come è noto , ci sono anche altri soggetti. Possiamo stimare che complessivamente siano due milioni e mezzo i soggetti interessati. Una platea vasta e importante che comprende piccolissime imprese e lavoratori singoli”. Numeri che indicano chiaramente la complessità di questa operazione. “Noi stiamo dicendo di prepararsi e cominciare a predisporre tutta la documentazione ma se nell’arco dei prossimi 10 giorni, il quadro non sarà definito, è evidente che si pone il problema. Abbiamo fatto presente che non si può arrivare all’ultimo momento, a ridosso della scadenza”. Ma se questo dovesse, invece, avvenire? Trestini non ha dubbi: “bisognerà valutare di avere qualche giorno in più”.