DOMINA IL PPE, POCHE DONNE
Commissione Ue, tutti i profili e i volti della squadra di von der Leyen. Fitto vicepresidente esecutivo
Tramontata l’estate è tempo di tornare con la mente al voto europeo di inizio giugno. A Bruxelles si avvicina la deadline per comporre la nuova Commissione europea che governerà a Palazzo Berlaymont nei prossimi cinque anni. Ogni Paese membro avrebbe dovuto inviare entro il 30 agosto i suoi candidati, preferibilmente un uomo e una donna, ma solo la Bulgaria ha rispettato questo parametro. Si tratta di nomine politiche quindi la tensione per l’accettazione dei candidati è palpabile in ogni esecutivo comunitario. L’Italia, come noto, ha scelto di puntare sull’attuale ministro Raffaele Fitto, titolare nazionale dei dossier Pnrr e Sud. Con le proposte inviate, il quadro dovrebbe essere composto da 17 uomini e dieci donne, di cui 13 esponenti appartenenti al gruppo Ppe (Partito popolare europeo).
Partendo dai ruoli più importanti, la Germania sarà rappresentata dalla stessa Ursula von der Leyen (Ppe), che guiderà ancora la Commissione in qualità di presidente. Mentre la Lettonia avrà Kaja Kallas (Renew) come nuova Alto rappresentante per la politica estera. Il presidente francese Emmanuel Macron ha invece confermato Thierry Breton, attuale commissario al Mercato interno, anche la Lettonia ha confermato il vice presidente economico della Commissione europea e responsabile per il commercio Valdis Dombrovskis. Infine, confermato da Viktor Orban anche Oliver Varhelyi, attuale commissario all’allargamento.
Vediamo i “nominati” degli altri Paesi:
AUSTRIA

Il governo federale austriaco ha proposto il ministro delle Finanze Magnus Brunner, del Ppe. “Brunner un politico di governo di grande esperienza, con un elevato livello di competenza in materia di politica finanziaria, economica e della concorrenza a livello nazionale ed europeo”, aveva commentato a fine luglio il cancelliere Karl Nehammer.
BELGIO

Il governo belga uscente ha indicato (soltanto lunedì, arrivando per ultimo) l’ex giornalista, attuale ministra degli Esteri, Hadja Lahbib. Ai mondiali in Qatar nel 2022 indossò la fascia OneLove rifiutata dagli stessi giocatori della nazionale belga.
BULGARIA

Il governo uscente della Bulgaria, guidato dall’ex popolare Dimitar Glavcev, ha scelto Ekatarina Zaharieva (Ppe), parlamentare e due volte ministra, e Julian Popov (Indipendente), attuale ministro dell’ambiente. Nel 2020, l’allora ministra degli Esteri si oppose alle trattative per l’ingresso nell’Ue della Macedonia del Nord.
CIPRO

Il presidente di Cipro, Nikos Christodoulidis, ha scelto Costas Kadis, politico indipendente e più volte ministro nel suo paese.
CROAZIA

La croazia, guidata dal popolare Andrej Plenkovic, ha scelto di confermare Dubravka Suica, che attualmente vicepresiede la Commissione alla demografia. Recentemente, ha fatto discutere la sua idea per combattere l’invecchiamento e il declino della popolazione. “Diventerà necessario collegare l’età pensionabile all’aspettativa di vita, come già fanno molti Stati membri, e incoraggiare tassi di occupazione più elevati tra i lavoratori più anziani e le donne”, ha detto. Per i più scettici la sintesi è diventata: “Lavorate di più”.
DANIMARCA

La prima ministra danese, la socialista Mette Frederiksen, ha scelto Dan Jorgensen, attuale ministro della cooperazione internazionale e per il clima. E’ visto come un falco sulla sua materia, dovrà “sfidare” la spagnola Teresa Ribera. La Danimarca non ha “nulla di cui vergognarsi quando si tratta di commissari donne. Abbiamo avuto commissari donne per 20 anni, e lo abbiamo fatto in un momento in cui ci sono paesi che non sono stati così impegnati in questo programma”, ha detto invece Frederiksen sul perché non sia stata avanzata una candidatura rosa.
FINLANDIA

La Finlandia di Patteri Orpo, anche lui della famiglia del Ppe, ha scelto Henna Virkkunen, già europarlamentare e ministra.
GRECIA

La Grecia di Kyriakos Mitsotakis, ha scelto Apostolos Tzitzikostas. Governatore della regione della Macedonia, dal 2020 ricopre il ruolo di presidente del Comitato europeo delle Regioni.
IRLANDA

L’irlanda ha proposto, invece, il suo ministro delle Finanze, Michael McGrath. Si punta a un ruolo proprio in ambito finanziario ma nonostante McGrath abbia definito il recente incontro con von der Leyen una “buona discussione sulle principali sfide che l’Ue dovrà affrontare nei prossimi cinque anni”, sarà difficile ottenere l’incarico.
LITUANIA

Il governo lituano ha scelto Andrius Kubilius (Ppe), due volte primo ministro ed ex europarlamentare, ha recentemente rilanciato il tema dell’allargamento dell’Ue.
LUSSEMBURGO

Il primo ministro lussemburghese, Luc Frieden, della famiglia popolare, ha scelto l’ex europarlamentare Christophe Hansen.
MALTA

Il governo maltese del socialista Robert Abela ha scelto il suo capo di gabinetto Glenn Micallef come futuro commissario.
PAESI BASSI

Il nuovo governo olandese, guidato da Dick Schoof, ha optato per la conferma dell’uscente Wopke Hoekstra, della famiglia popolare, attuale commissario per il clima.
POLONIA

Il candidato polacco sarà Piotr Serafin, attuale ambasciatore permanente in Ue.
PORTOGALLO

Il primo ministro portoghese Luís Montenegro (Ppe) ha scelto l’ex ministra delle Finanze portoghese Maria Luis Albuquerque. “Dato il suo profilo e la mia conoscenza diretta e personale delle sue capacità, so che farà onore al Portogallo”, ha dichiarato il capo del governo lusitano.
REPUBBLICA CECA

Il governo conservatore ceco di Petr Fiala ha scelto il suo ministro all’Industria e all’energia Jozef Síkela. Visti i risultati già ottenuti in materia, potrebbe ottenere il portafoglio all’energia.
ROMANIA

Il candidato romeno è l’europarlamentare socialista Roxana Minzatu ma in un primo momento era stato scelto Victor Negrescu.
SLOVACCHIA

Un’altra conferma è quella di Maros Sefcovic, attuale vice presidente per il green deal. Socialista, per lui sarebbe il quarto mandato.
SLOVENIA

Il governo sloveno, guidato dal centrista Robert Golob, ha invece scelto l’ex presidente della Corte dei conti slovena Tomaz Vesel.
SPAGNA

Il primo ministro socialista spagnolo di Pedro Sanchez ha scelto l’attuale ministra spagnola all’Ambiente, Teresa Ribera. Profilo forte perché già noto dalla Cop28 di Dubai.
SVEZIA

Chiudiamo con la Svezia del popolare Ulf Kristersson che ha scelto l’attuale ministra per gli Affari europei Jessika Roswall. “L’adesione svedese alla Nato è importante per la sicurezza della Svezia ma anche per quella della Nato stessa”, aveva detto lo scorso anno in visita a Roma.