IL DECRETO

Calderone spiega la patente a crediti: 40 ANNI per arrivare al top di 100 punti

Dopo le bozze circolate nei giorni scorsi, il ministro del Lavoro ha diffuso quella che, di fatto, è la prima documentazione ufficiale. Sulla questione più ‘calda’ dei 100 crediti, viene spiegato il meccanismo in base al quale per arrivare al punteggio massimo possono servire 40 anni

25 luglio

25 Lug 2024

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Calderone spiega la patente a crediti: 40 ANNI per arrivare al top di 100 punti

Marina Calderone, Ministra del Lavoro

Quaranta anni per arrivare al massimo dei 100 punti previsti dalla nuova patente a crediti. A prevederlo è il decreto attuativo messo a punto dal ministero del Lavoro. In attesa del perfezionamento del suo iter di approvazione, arrivano dal dicastero  le slide esplicative del provvedimento. Nei giorni scorsi, nel pieno delle polemiche innescate dall’introduzione dei 100 punti, il ministro del Lavoro aveva puntualizzato che questi “non sono per tutti”. Queste parole si spiegano con il peso attribuito alla storicità dell’azienda di 30 crediti. Di questi, 20 crediti, in base al meccanismo previsto di 1 credito attribuibile ogni 2 anni di attività, maturano  in 40 anni.

Ma ecco nel dettaglio, il ‘vademecum’ diffuso dal ministero del Lavoro.

La patente a crediti è lo strumento di qualificazione delle imprese per la salute e la sicurezza sul lavoro, obbligatoria per il settore edile, che entrerà in vigore il primo ottobre prossimo. Dovranno esserne in possesso le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, anche se con sede Ue o extra Ue. Non è prevista per mere forniture o prestazioni intellettuali.

Tra la domanda e il rilascio della patente è possibile lavorare

La domanda potrà essere presentata, dal primo ottobre prossimo, attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. Può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa e dal lavoratore autonomo, anche attraverso un delegato. Il rilascio della patente digitale è automatico e, comunque, tra la domanda e il rilascio della patente è possibile lavorare, salvo diversa comunicazione dell’Inl.

Cosa serve per chiedere il rilascio – per quali requisiti è sufficiente l’autocertificazione

Per ottenere la patente a crediti,  le imprese devono essere in possesso di una serie di requisiti. Sarà sufficiente un’autocertificazione per attestare di essere iscritte,  alla Camera di commercio, industria, artigiani e agricoltura; di essere in possesso del Durc valido e di essere in possesso della certificazione di regolarità fiscale, se previsto. Per gli altri requisiti , adempimento degli obblighi formativi, possesso di un Duvri valido e la designazione del responsabile servizio prevenzione e protezione (Rspp), se previsto,  serve una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In caso di dichiarazioni non veritiere, la patente sarà revocata.

Le informazioni contenute nel portale dell’Inl

Il portale contiene una serie di informazioni: dati identificativi del titolare della patente, dati anagrafici del richiedente, data di rilascio e numero, punteggio al momento del rilascio, punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale, eventuali sospensioni ed eventuali decurtazioni dei crediti. Al portale accedono i titolari di interesse qualificato, inclusi le pubbliche amministrazioni, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, organismi paritetici iscritti del Repertorio nazionale del Testo Unico Sicurezza, responsabile dei lavori e coordinatori sicurezza nella progettazione e l’esecuzione dei lavori.

L’attribuzione dei crediti: la dotazione iniziale parte da 30

La dotazione iniziale è  di 30 crediti. Ulteriori 30 crediti sono legati alla storicità dell’azienda: di questi fino a 10 crediti al momento del rilascio,  fino a 20 crediti, dopo il rilascio della patente. Ulteriori 40 crediti sono attribuibili nel  tempo per attività, investimenti o formazione. Di questi, fino a 30 crediti possono essere attribuiti per azioni in materia di salute e sicurezza e fino a 10 crediti per altre azioni.

Dei 30 crediti per anzianità aziendale 20 possono maturare in 40 anni

Più nel dettaglio dell’attribuzione di un  massimo 30 crediti complessivi per storicità aziendale,  il ministero chiarisce che 10 crediti sono attribuibili al momento del rilascio della patente sulla base dell’iscrizione alla C.C.I.A.A. secondo questa scansione:  0 fino a 5 anni; 3 da 5 a 10 anni; 5 da 11 a 15 anni; 8 da 16 a 20 anni; 10 oltre 20 anni. Per quanto riguarda gli altri 20 crediti, questi sono attribuibili dopo il rilascio della patente con questo calcolo: 1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazioni di violazioni. Pertanto, se la data di rilascio è il primo ottobre  del 2024, la maturazione dei 20 crediti aggiuntivi avverrà il primo ottobre del 2064.

Come vengono attribuiti gli ulteriori 40 crediti

Il decreto fissa le modalità dell’attribuzione di crediti ulteriori per un massimo di 40 complessivi. Fino a 30 crediti, sono attribuibili per attività, investimenti, formazione aggiuntive in materia di sicurezza sul lavoro , tra cui la certificazione di un Slg conforme alla UNI EN ISO 45001; investimenti sulla formazione dei lavoratori, oltre quella obbligatoria, in particolare stranieri; utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate sulla base di intese con le parti sociali comparativamente più rappresentative. Fino a 10 crediti sono attribuibili per attività, investimenti e formazione aggiuntivi, tra cui, ad esempio, possesso di certificazione SOS di I e II classifica; applicazione di standard contrattuali e organizzativi certificati nell’impiego della manodopera; possesso di requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi nonché su accertamenti definitivi che esprimono l’ affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità sociale.

Per infortuni mortali per colpa grave scatta lo stop per 12 mesi

La sospensione della patente a punti è obbligatoria in caso di infortuni mortali per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente. È possibile nel caso di infortunio che causi inabilità permanente o menomazione irreversibile per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente. L’Inl verificherà, al termine della sospensione cautelare, il ripristino delle condizioni di sicurezza del cantiere nel quale si è verificata la violazione.

Va ricordato che i criteri di decurtazione dei punti  parametrica all gravità delle violazioni sono indicati nelle tabelle inserite nel Dl Pnrr. In caso  di incidente mortale, saranno decurtati 20 crediti; mentre nei casi di inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la decurtazione ammonterà a 15 crediti. I crediti decurtati, inoltre, possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi che consentono di riacquistare 5 crediti alla volta, per un numero complessivamente non superiore a quindici.
 

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