LA CITTA' DELLE RELAZIONI

Soggetti privati per le politiche pubbliche: il cambio di PARADIGMA

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All’opposto sono invece le persone, opportunamente organizzate in varie forme di presenza e relazione, a dover svolgere un ruolo essenziale per lo Stato. La gente e i tanti soggetti privati che si articolano in varie compagini sono quindi chiamati ad un impegno diretto di garanzia, di partecipazione e di supporto.

Ma è davvero possibile una mobilitazione così impegnata di quella Società Civile che abbiamo visto nel frattempo liquefarsi e scomparire almeno nelle forme convenzionali del Secolo scorso?

Mi sembra di poter dire che negli ultimi anni, nonostante evidenti segnali di disaffezione e crisi, si sta sviluppando un’inaspettata e rapidissima concretizzazione di questo auspicio costituzionale, dando vita ad una tendenza inedita che va riconosciuta, sostenuta e rilanciata.

Dal 2016 ad oggi si è sviluppato un crescente protagonismo del privato che si è sempre più fatto avanti come soggetto cruciale per l’attuazione delle politiche pubbliche.

In quell’anno il ruolo crescente del volontariato riordinato in Terzo Settore veniva definitivamente inquadrato in legge, creando le condizioni per una organizzazione di sistema senza la quale i Comuni di oggi non riuscirebbero a dare risposte ai problemi sociali che nel frattempo sono esplosi. Sempre nel 2016 è stata fondata l’ASVIS l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile, fondazione (privata che raccoglie anche soggetti pubblici) che si pone l’obiettivo di incalzare lo Stato sull’attuazione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile sollecitando continuamente il rispetto degli impegni presi. Non è poi così scontato che un’organizzazione di natura privata solleciti il pubblico perché sia fedele al proprio mandato e ad obiettivi precisi da lui concordati sul piano istituzionale.

Ancora nel 2016 è stato tradotto nella nostra lingua il libro che presentava in Italia il modello americano delle Certificazioni BCorp in un Manuale pensato per Usare il Business come Forza Positiva.  Da tempo il contesto industriale italiano, impegnato nella cosiddetta Responsabilità Sociale d’impresa stava dando concretezza sempre più strutturata a quella idea di Economia Civile riscoperta, recuperata e rilanciata da Stefano Zamagni. L’adesione contagiosa a questa certificazione da parte di un numero sempre maggiore di aziende offre notevoli opportunità per le città e per le comunità italiane, prevedendo un principio di restituzione al contesto di parte dei propri guadagni e trasformando sempre di più il Welfare aziendale in Welfare territoriale.

Un caso virtuoso è stato un sintomo anticipato di questo contagio. Nel 2016 a Parma viene fondata l’associazione di cittadini e aziende Parma io ci sto! che supporta le istituzioni e promuove una serie di azioni virtuose come, tra le altre, la candidatura risultata vincente di Parma Capitale Italiana della Cultura, la candidatura al premio Green Capital Award, l’avviamento del progetto di rinaturazione del Kilometro verde e un programma di Neutralità carbonica anticipata al 2030 in corso di attuazione. Con la stessa filosofia si è di recente attivata a livello nazionale un’altra fondazione – la Regenerative Society Foundation –  pensata per sviluppare un impegno permanente nella transizione da un modello socio-economico estrattivo a uno rigenerativo.

Di fronte a questo nuovo protagonismo del privato gli Enti pubblici sono normalmente impreparati e molte grandi aziende illuminate fanno la cosiddetta restituzione al territorio in altro modo non considerando i Comuni interlocutori affidabili, all’altezza dei progetti che vorrebbero sostenere.

Questa dinamica positiva che vediamo oggi crescere in maniera esponenziale richiede allora un cambio di paradigma e una rifondazione dei modelli tradizionali di impegno per il Bene Comune, chiamando le Pubbliche Amministrazioni ad un riallineamento necessario sugli standard, le visioni, le politiche e le progettualità delle migliori città europee.

La sfida che i privati lanciano al pubblico è infatti decisiva per attivare processi adeguati di rigenerazione urbana e di rinaturazione delle città. Attraverso precisi interventi sulle città da sviluppare in una logica di co-progettazione con le comunità insediate sarà allora possibile trovare negli Stakeholders del territorio i soggetti spontaneamente vocati a sostenerne l’attuazione.

Così sta succedendo nei contesti più avanzati del Paese. Tocchiamo con mano come grandi aziende internazionali insediate in Emilia come Davines, Chiesi Farmaceutici, Ferrari e Marazzi stanno portando un contributo decisivo al miglioramento della vita delle loro comunità impegnandosi in prima persona nell’attuazione di precisi progetti di rigenerazione urbana e rinaturazione, condivisi con le Pubbliche Amministrazioni.

La sfida nella sfida è allora la crescita di una consapevolezza diffusa nei vari livelli di governo, perché il Pubblico colga questa opportunità storica offerta dal Privato. Lo potrà fare alzando il livello delle progettualità di interesse collettivo all’altezza di un’asticella più alta del solito, abituando la politica a volgere il proprio sguardo su quell’orizzonte di sostenibilità e qualità che i soggetti privati traguardano quotidianamente nel panorama internazionale.

 

Fonti:

Costi, Designing the City of People 4.0. Reflections on strategic and sustainable urban design after Covid-19 pandemic, Springer, Berlin 2022 in Italiano Diario-Manifesto per la città delle persone 4.0 per LetteraVentidue 2023

Cassese, La democrazia e i suoi limiti, Mondadori Milano 2017 e Il buon governo. L’età dei doveri, Mondadori Milano 2020

Giovannini, L’utopia sostenibile, Editori Laterza Bari Roma 2018

BCorp R. Honeyman, Il manuale della B Corp. Usare il Business come Forza Positiva, Bookabook Milano 2016

Bruni e S,Zamagni, Economia civile,   Il Mulino, Bologna 2004,L. Becchetti, L. Bruni e S. Zamagni, Economia civile e sviluppo sostenibile. Progettare e misurare un nuovo modello di benessere, Ecra, Roma 2019

Parma Io ci sto! https://www.parmaiocisto.com/

Regenerative Society Foundation https://regenerativesocietyfoundation.com/about-us/

Dario Costi
di Dario Costi

Architetto, Professore, Progettista

Dario Costi, architetto Phd è professore ordinario in progettazione architettonica e urbana presso l’Università di Parma. Direttore della Serie The City Project per Springer Berlin e di altre collane editoriali, scrive per la Scuola Nazionale di Amministrazione le Linee guida per la Rigenerazione Urbana in Italia, è consulente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il Piano Casa Italia e Direttore del Laboratorio Smart City 4.0 Sustainable LAB promosso dalla Regione Emilia Romagna. Si occupa dell’integrazione possibile tra progetto urbano, rinaturazione delle città e innovazione tecnologica attraverso l’architettura sia in ambito di ricerca applicata che sul piano professionale grazie allo Studio MC2AA con cui lavora prevalentemente sui temi della rigenerazione, dell’edificio e dello spazio pubblico, del social housing, della transizione degli insediamenti industriali verso il modello degli Smart Eco-District. d.costi@mc2aa.it

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