LA GIORNATA
Manovra, iter al Senato da giovedì. Oggi in Aula il Ddl Concorrenza
- Risparmio, Giorgetti: “creare le condizioni perché non esca dall’Italia e dalla Ue”
- Lagarde visita un mercato a Firenze: “dobbiamo assicurarci che i prezzi del cibo calino”
- Istat: a ottobre migliora il clima di fiducia di imprese e consumatori
IN SINTESI
La legge di Bilancio prenderà il via ufficialmente in Senato giovedì 30 novembre mentre oggi approda in Aula il DDL concorrenza. Nella giornata di ieri, si è dipanata la matassa sull’avvio dell’iter della manovra che ha finito di intrecciarsi con quello del DDL Concorrenza sempre a Palazzo Madama. La manovra parte un giorno dopo rispetto all’iniziale calendario e questo consente di risolvere il rebus dell’approvazione del DDL Concorrenza il quale, varato a giugno, deve essere approvato entro il 31 dicembre. Il provvedimento è stato fermo in commissione per mesi con circa 160 emendamenti, molti anche della maggioranza. Ma l’arrivo della manovra in Senato ha complicato le cose perché il DDL deve essere approvato prima dell’avvio della sessione di bilancio che blocca i provvedimenti che contengono spese. Per giorni la maggioranza ha tentato interlocuzioni con l’opposizione per provare a ottenere un via libera a un deroga per l’esame del provvedimento in sessione di bilancio, opzione che non può prescindere dall’ok di tutti. Da ultimo il centrodestra ha mandato segnali di distensione con Forza Italia che ha ritirato il contestato emendamento per consentire ai gestori un innalzamento delle tariffe telefoniche collegato all’inflazione. La riunione della conferenza dei capigruppo non ha potuto far altro che ratificare la mancata intesa e l’unica soluzione possibile per il governo è stata quella di mandare il DDl concorrenza in extremis in Aula, oggi, senza relatore e con tutti gli emendamenti decaduti. Un volta licenziato con il voto di fiducia potrà poi partire la sessione di bilancio. Il no delle opposizioni alla deroga, evidenzia il capogruppo Pd Francesco Boccia, è un no a una “forzatura” tentata dal centrodestra peraltro su “emendamenti che disegnano un ritorno al passato, sulle assicurazioni, sull’energia, sulle ricariche telefoniche”. “Dopo tre anni non sanno ancora come si lavora…”, commenta il presidente dei senatori pentastellati Stefano Patuanelli. Il testo, osserva, “era incardinato da luglio e si accorgono ora che deve essere approvato entro fine anno e che si apre la sessione di bilancio, dove senza la deroga all’unanimità non si può procedere. Cosa ci fanno al Governo da tre anni?”.
Manovra al via, dunque, da domani. Sono previste da lunedi’ prossimo, 3 novembre, le audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera. Questo il calendario definito dall’Ufficio di presidenza della commissione Bilancio di Palazzo Madama, come si è appreso al termine della riunione. Le audizioni dovrebbero svolgersi nelle giornate di lunedi’, martedi’ e mercoledi’, dalle 11 alle 22, per concludersi con quella del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, giovedi’ 6 intorno alle 14,30. I gruppi dovrebbero dare entro domani alle 12 le indicazioni sui soggetti che ritengono debbano essere auditi.
Risparmio, Giorgetti: “Creare le condizioni perché non esca dall’Italia e dalla Ue”
“L’Italia genera abbondante risparmio, che costituisce uno dei nostri principali punti di forza. Bisogna quindi creare le condizioni affinche’ il nostro risparmio non fluisca fuori dai confini nazionali ed europei e verso strumenti a basso rischio e rendimento”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla 101ma Giornata mondiale del risparmio. “Lo sviluppo del mercato dei capitali – ha aggiunto Giorgetti – e’ una delle priorita’ del Governo, perseguita attraverso una serie di iniziative che si sviluppano in parallelo e in sintonia con la strategia europea per una ‘Unione dei Risparmi e degli Investimenti’.
Lagarde visita un mercato a Firenze: “Dobbiamo assicurarci che i prezzi del cibo calino”
“Ho controllato i prezzi del cibo molto attentamente e sì, sono aumentati, ma molto meno rispetto a due anni fa. Ora sono ancora in aumento e sono più alti dell’inflazione media che abbiamo. Quindi abbiamo una media di circa il 2% e i prezzi dei prodotti alimentari sono un po’ più alti e dobbiamo assicurarci che continuino a scendere, perché il cibo è importante”. Lo ha detto la presidente la presidente della Bce Christine Lagarde, a margine di una visita al mercato di Sant’Ambrogio a Firenze, presente in città in vista del consiglio direttivo della Banca centrale europea che si svolgerà nel capoluogo toscano.
Istat: a ottobre migliora il clima di fiducia di imprese e consumatori
A ottobre si stima un miglioramento sia del clima di opinione dei consumatori (da 96,8 a 97,6) sia dell’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese (da 93,7 a 94,3). E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall’Istat. Tra i consumatori, si evidenzia un complessivo miglioramento delle opinioni, soprattutto sulla situazione personale e su quella futura; più cauto il progresso sulla situazione economica generale e sulla situazione corrente. In dettaglio, il clima personale sale da 96,0 a 97,0, quello futuro cresce da 92,6 a 94,1, il clima economico aumenta da 98,8 a 99,3 e il clima corrente passa da 99,9 a 100,2.
Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta nell’industria (nella manifattura passa da 87,4 a 88,3 e nelle costruzioni sale da 101,6 a 103,3) e, soprattutto nel commercio al dettaglio (da 101,8 a 105,0) mentre diminuisce nei sevizi di mercato (da 95,6 a 95,0). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria e nel commercio al dettaglio tutte le variabili sono in miglioramento mentre nei servizi di mercato giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari in peggioramento si uniscono ad attese sugli ordini in aumento.
Missione di Rixi in India: nuove sinergie su infrastrutture, mobilità ed edilizia sostenibile
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi è impegnato in una missione istituzionale in India finalizzata a rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori strategici della mobilità, delle infrastrutture e dello sviluppo urbano sostenibile. Nel corso della visita a New Delhi, Rixi ha incontrato il ministro di Stato per Housing & Urban Affairs, Tokhan Sahu, con cui è stato avviato il percorso per la definizione di un Memorandum of Understanding tra i due Paesi dedicato all’edilizia e allo sviluppo urbano. L’intesa mira a favorire la collaborazione su tecnologie costruttive, rigenerazione urbana, pianificazione sostenibile e innovazione nel settore delle città intelligenti. Il viceministro ha inoltre incontrato il ministro di Stato per il Trasporto Stradale e le Autostrade, Harsh Malhotra. Un’occasione di confronto sulle prospettive di sviluppo della rete infrastrutturale e sulle possibilità di collaborazione per una mobilità più efficiente, connessa e rispettosa dell’ambiente. Nel corso della missione, Rixi ha anche avuto un incontro con il ministro di Stato alle Ferrovie, Ravneet Singh, dedicato allo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria e alla creazione di sinergie industriali e tecnologiche tra le imprese. La missione in India proseguirà a Mumbai. Il viceministro parteciperà alla Indian Maritime Week dove è attesa la presenza del Primo ministro Narendra Modi. In agenda, un incontro bilaterale col ministro dei Porti Sarbananda Sonowal per finalizzare un MoU dedicato alla cooperazione bilaterale nel settore marittimo in vista del Corridoio Imec che collegherà Europa, Medioriente e India.
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Isole minori, Calderoli: “Approvato DDL per contrastare lo spopolamento”
“Abbiamo approvato oggi, dopo lunga attesa, la prima legge di valorizzazione delle isole minori, marine, lacustri, lagunari che da’ attuazione alla modifica della Costituzione del 2022 che ha reintrodotto il concetto di insularita’”. Lo ha dichiarato, in conferenza al termine del Consiglio dei ministri, il ministro degli Affari regionali. “Ovviamente – ha specificato – e’ una parte parziale di tutte le isole, ma le isole rappresentano un capitolo importante del nostro territorio e della nostra popolazione, perche’ stiamo parlando di 6 milioni e mezzo di abitanti, siamo il primo Paese nell’Unione Europea per cittadini che risiedono nelle isole”. Calderoli ha spiegato che e’ stata seguita “una strada che e’ quella che abbiamo gia’ percorso per il discorso del riconoscimento e la promozione dei comuni montani, cioe’ come contrastare l’allontanamento e come promuovere il ritorno in quelle realta’ garantendo quei diritti che sono diritti fondamentali e primordiali e che devono essere garantiti a tutti i cittadini. A partire dal capitolo della salute, dell’istruzione, al fatto di poter creare e crescere una famiglia, un’attivita’ d’impresa”.
Pnrr, Invitalia: nel 2024 gestiti accordi quadro per 1,4 miliardi, focus su scuole, salute e asili nido
“L’Agenzia ha avuto un ruolo cruciale anche nell’attuazione degli investimenti del Pnrr destinati alle infrastrutture a forte impatto sociale, strumenti fondamentali per contrastare gli effetti negativi della transizione demografica. Invitalia ha sviluppato modalità innovative per l’avvio e la gestione di procedure centralizzate e flessibili, come gli Accordi Quadro, che le hanno consentito di affiancare i soggetti attuatori nella scelta delle migliori soluzioni tecniche e procedurali. Solo nel 2024 sono stati gestiti 34 Accordi Quadro, per un valore complessivo superiore a 1,4 miliardi di euro. Tra questi, 786 milioni sono stati destinati al programma Nuove Scuole, con l’obiettivo di realizzare edifici scolastici innovativi, sostenibili e ad alta efficienza energetica; 450 milioni al settore Salute, per rafforzare le infrastrutture e le tecnologie sanitarie, promuovere la ricerca e l’innovazione e potenziare le competenze del personale; 230 milioni al programma Asili Nido, per ampliare e riqualificare l’offerta educativa nella prima infanzia, garantendo spazi migliori per i bambini e un sostegno concreto alle famiglie”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, in audizione in commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica.
Condotte in As, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del Mimit
Meccanica strumentale, Cdp: con 150 miliardi e 500 mila occupati filiera strategica per il Made in Italy
Con un fatturato annuo prossimo ai 150 miliardi di euro e circa 500mila occupati, la meccanica strumentale è una filiera strategica per il Made in Italy. Il comparto, a cui è dedicato il nuovo brief della Direzione Strategie Settoriali e Impatto di CDP dal titolo “La meccanica strumentale italiana tra eccellenza, innovazione e sfide globali”, è leader per valore aggiunto e al secondo posto per quota di occupati a livello nazionale. Nel contesto europeo, il settore italiano dei macchinari è secondo solo a quello tedesco in termini di valore aggiunto. Un settore, fatto di aziende manifatturiere con elevata capacità di generare fatturato sui mercati esteri, che rappresenta una quota del 16% dell’export italiano di beni, per un valore superiore ai 100 miliardi di euro e un surplus commerciale di quasi 60. E’ chiamato oggi ad affrontare sfide rilevanti legate ai rischi globali in aumento, alla crescita dimensionale e all’innovazione digitale. Uno dei temi è rappresentato dagli effetti dell’introduzione dei dazi da parte degli USA, primo mercato di sbocco della meccanica strumentale italiana, mitigati dalla nostra forte specializzazione e dalla scarsità di competitors americani. Da considerare tuttavia che, già nel 2024, il comparto dei macchinari ha registrato un rallentamento, con una riduzione significativa di fatturato (-6%), volumi prodotti (-3,8%) ed export (-1,3%), in particolare verso Germania e Francia. Una diversificazione geografica dell’export verso le grandi economie emergenti quali Asia e Paesi del Mercosur rappresenta dunque una strategia da considerare per il futuro. In tema di consolidamento industriale, lo Studio segnala la necessità di favorire percorsi di aggregazioni orizzontali e verticali per consentire di accelerare sul piano dell’innovazione, integrando sempre più meccanica, elettronica e tecnologie digitali, anche perché il sottodimensionamento tipico delle aziende italiane rispetto agli standard europei è di ostacolo alla penetrazione in nuovi mercati e aumenta la vulnerabilità ad acquisizioni ostili. In ultimo, il ritmo della transizione tecnologica in atto nella nostra meccanica strumentale richiede un’accelerazione, a partire dall’integrazione di tecnologie AI, il cui tasso di adozione in azienda è inferiore alla media europea, e dal ricorso a competenze tecniche digitali, ad esempio aumentando la presenza di specialisti IT.
Fs Logistix potenzia la flotta green con 12 camion Iveco S-Way alimentati a Hvo
La flotta di FS Logistix (Gruppo FS) si arricchisce con 12 nuovi camion green prodotti da Iveco. I nuovi IVECO S-Way, veicoli a basse emissioni, alimentati con carburante HVO e costituiti da motrici e semirimorchi, sono stati acquistati da Mercitalia Shunting & Terminal, società appartenente a FS Logistix, e saranno impiegati per offrire servizi intermodali efficienti dal primo all’ultimo miglio, sfruttando la sinergia tra trasporto ferroviario e su gomma. I nuovi camion integrano e vanno a rinnovare i mezzi della flotta, che adesso può contare su un totale di 36 motrici e rimorchi. “L’ingresso nella flotta di questi mezzi si inserisce nel percorso strategico definito dal nostro piano industriale, che prevede l’arrivo di 42 nuovi camion entro il 2029” – ha dichiarato Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di FS Logistix. “L’obiettivo è quello di rispondere alla crescente domanda di intermodalità proponendo un’offerta congiunta ferro-gomma, per offrire ai nostri clienti servizi di trasporto dal primo all’ultimo miglio. Un percorso iniziato nel luglio 2023 con l’acquisizione del ramo d’azienda di Autamarocchi e arricchito nel marzo 2024 con l’arrivo di 10 nuovi camion green”. Massimiliano Perri, Direttore Generale di IVECO Mercato Italia, ha evidenziato come questa fornitura rappresenti un passo importante per il trasporto sostenibile: “L’introduzione degli IVECO S-Way nella flotta di FS Logistix conferma il nostro impegno nel fornire soluzioni che combinano prestazioni elevate e attenzione all’ambiente. In un territorio complesso come quello italiano, è fondamentale disporre di veicoli versatili e affidabili che possano supportare efficacemente la mobilità intermodale. Inoltre, l’adozione di carburanti alternativi come l’HVO è un ulteriore segnale concreto della nostra volontà di ridurre l’impatto ambientale, promuovendo un trasporto sempre più pulito e innovativo”. L’acquisto dei nuovi mezzi rientra tra le azioni previste dal Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo FS per aumentare l’autoproduzione dei servizi di trasporto su gomma green e incrementare l’intermodalità. I camion di FS Logistix sono a basse emissioni con la possibilità di utilizzare di carburanti prodotti da fonti rinnovabili. Inoltre, sono attenti alla sicurezza delle persone grazie a sistemi di assistenza alla guida tecnologici e connettività. Questa nuova flotta rappresenta un ulteriore passo avanti nell’impegno di FS Logistix verso una mobilità sostenibile e più efficiente, che integra diverse modalità di trasporto per ridurre l’impatto ambientale e garantire l’efficienza delle attività. Grazie all’adozione di tecnologie all’avanguardia e all’attenzione alle esigenze operative, FS Logistix conferma la sua leadership nel settore della logistica intermodale in Italia. La collaborazione con IVECO sottolinea inoltre la volontà di puntare su partner tecnologici affidabili e innovativi, capaci di fornire soluzioni su misura per le sfide del trasporto moderno. L’integrazione dei nuovi IVECO S-Way nella flotta permette di consolidare un sistema logistico integrato, flessibile e pronto a rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione. La fornitura è stata curata da Romana Diesel, storica concessionaria IVECO sviluppata sulle quattro sedi di Roma, Frosinone, Latina e Viterbo che, nella sua lunga attività, ha consolidato rapporti commerciali con una vasta clientela, confermandosi punto di riferimento per i clienti del territorio.
Enel, nasce la nuova digital company Lene
Offerte luce e gas semplici, trasparenti, facili da comprendere e convenienti. Tutte sottoscrivibili online in pochi minuti grazie a un’esperienza completamente digitale. Per rispondere alle nuove abitudini di consumo e conquistare un segmento di mercato in forte crescita, formato da clienti sempre piu’ digitalizzati nasce LENE, la nuova digital company di Enel. “Vogliamo dare una risposta ai clienti che cercano nel digitale il canale principale di relazione con il brand, considerando cruciale un’esperienza distintiva, rapida e intuitiva. Il nuovo brand introduce infatti modelli innovativi di interazione con i clienti, e crediamo ci siano ampie fette di mercato in cerca di un’offerta di questo tipo. La digitalizzazione ha trasformato le aspettative dei consumatori, che oggi cercano servizi semplici, immediati e sempre piu’ trasparenti. LENE e’ una risposta ai cambiamenti che osserviamo sul mercato”, dichiara Enrico Zampone, amministratore unico di LENE. Grazie a un team di giovani professionisti, con esperienze pregresse in altri settori, LENE porta nel mondo dell’energia i vantaggi della digitalizzazione, coniugando processi molto snelli con la solidita’ e l’affidabilita’ del Gruppo Enel. L’obiettivo e’ garantire ai clienti un’esperienza ‘zero pensieri’, estremamente semplice, intuitiva e conveniente. I clienti saranno assistiti attraverso canali evoluti, interamente digitali, tra cui Goffredo, l’assistente virtuale basato su intelligenza artificiale, progettato per accompagnare il cliente in ogni fase del percorso: dalla scelta dell’offerta alla gestione post-vendita, assicurando un supporto puntuale e personalizzato. Il cuore della strategia di acquisizione di nuovi clienti e’ il sito Lene.it, dove e’ possibile attivare un contratto in appena tre minuti, grazie a un percorso ottimizzato e mobile-friendly. Le offerte, inoltre, verranno aggiornate regolarmente per rispondere in modo tempestivo all’evoluzione del mercato, mantenendo un equilibrio costante tra qualita’ del servizio e convenienza economica. La strategia di lancio prevede, da subito, offerte luce, e successivamente (da gennaio 2026) le offerte gas. Si puntera’ su una forte presenza digitale, con campagne mirate, oltre al sito progettato per massimizzare l’esperienza e la conversione. Nessuna chiamata o visita indesiderata: LENE non utilizza teleselling ne’ vendite porta a porta; il brand operera’ solo sui canali digitali.
Maire, Nextchem lancia il primo Sustainability-Linked Financing Framework
Maire annuncia che Nextchem ha lanciato il suo primo Sustainability-Linked Financing Framework, come parte dell’impegno del Gruppo nel promuovere la transizione energetica legando le attività di finanziamento a obiettivi misurabili di sostenibilità. Il Framework, approvato dal consiglio di amministrazione di Nextchem, è finalizzato a sostenere strumenti di finanziamento sostenibile esistenti e futuri, inclusa la linea di credito da 125 milioni di euro supportata dalla “Garanzia Archimede” di Sace e destinata a investimenti in innovazione tecnologica e R&S per la transizione energetica. Il Framework introduce due Key Performance Indicators (KPI) con target che riflettono il duplice ruolo di Nextchem nella riduzione delle emissioni lungo la catena del valore e nel supportare la decarbonizzazione dei clienti attraverso soluzioni tecnologiche innovative, in linea con la strategia e il piano d’azione di sostenibilità del Gruppo. In particolare, Nextchem si impegna a: Engagement dei fornitori (emissioni Scope 3): raggiungere entro il 2028 una quota pari al 30% dei fornitori di beni e servizi che hanno fissato obiettivi di riduzione science-based (SBTs), in base alle emissioni, partendo da un baseline pari a 0% del 2024. Emissioni evitate: raggiungere 4,46 milioni di tonnellate cumulative di CO₂ evitate grazie ai prodotti e alle tecnologie Nextchem entro il 2028, rispetto al baseline 2024 pari a 0,7 milioni di tonnellate cumulative di CO₂ evitate. Il Framework è stato sviluppato in conformità con i Sustainability-Linked Bond Principles emessi dall’International Capital Market Association (ICMA) e i Sustainability-Linked Loan Principles emessi dalla Loan Market Association (LMA). Morningstar Sustainalytics ha rilasciato una Second Party Opinion (SPO) che conferma la solidità del Framework e il suo allineamento con le best practice di mercato. Il Framework e la SPO sarà messo a disposizione sul sito di Nextchem nella sezione Strategia di Sostenibilità | Nextchem.Il Framework è stato strutturato con il supporto di Intesa Sanpaolo – Divisione IMI Corporate & Investment Banking, che ha agito in qualità di Sustainability Coordinator. Nextchem renderà conto di questi target su base annuale e il raggiungimento dei target sarà oggetto di verifica indipendente, garantendo trasparenza per investitori e stakeholder. Fabio Fritelli, Managing Director di Nextcchem, ha dichiarato: “Con il lancio del suo primo Sustainability-Linked Financing Framework, Nextchem riafferma l’impegno strategico ad accelerare la transizione energetica integrando obiettivi di sostenibilità ambiziosi e misurabili nella propria gestione finanziaria. Questa iniziativa riflette la determinazione del Gruppo ad allineare l’allocazione del capitale alla responsabilità ambientale, promuovendo l’innovazione e la creazione di valore a lungo termine per gli stakeholder”.
Partnership tra Enercop e EnergyXplore per lo sviluppo di prodotti e servizi per l’ottimizzazione energetica
EnerCop, operatore attivo nella fornitura di servizi energetici per clienti business, ed EnergyXplore, societa’ specializzata nell’erogazione di servizi innovativi e di valore per il settore energetico, hanno firmato una partnership strategica e commerciale per sviluppare prodotti e servizi B2B e soluzioni avanzate per l’ottimizzazione energetica. L’accordo, spiega la nota, rappresenta un passo decisivo per rafforzare il posizionamento congiunto delle due societa’ sui mercati elettrici e accelerare la transizione verso un modello energetico piu’ efficiente, flessibile e sostenibile. La collaborazione mira a integrare competenze, tecnologie e visioni strategiche e si concentrera’ su ambiti chiave come l’Energy Management, il mercato della flessibilita’(cioe’ la capacita’ di adattare i consumi e la produzione in base alle esigenze della rete elettrica) e l’integrazione delle fonti rinnovabili. EnerCop, societa’ del gruppo Optics Holdco di cui fa parte anche FiberCop, e’ stata fondata nel 2024 per contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione dell’azienda che gestisce l’infrastruttura digitale piu’ estesa del Paese. Opera pero’ anche come Energy Service Company (Esco), offrendo soluzioni chiavi in mano a clienti esterni, pubblici e privati, interessati a produrre e consumare energia in autonomia.
Target 2040, Ue: ok a check ogni due anni
La presidenza danese del Consiglio Ue ha messo a punto una nuova proposta di compromesso per inserire nella proposta legislativa sull’obiettivo climatico 2040 quanto concordato dai leader Ue al Consiglio europeo di giovedì. Nella bozza di testo che dovrebbe essere portata sul tavolo dei ministri dell’Ambiente martedì 4 novembre, è stata quindi inserita la clausola di revisione contenuta anche nelle conclusioni del Consiglio europeo. A partire da un anno dopo l’adozione del regolamento, la Commissione dovrà valutare ogni due anni e dovrà riferire in merito all’attuazione degli obiettivi intermedi e delle traiettorie di decarbonizzazione stabiliti nel regolamento, “tenendo conto delle più recenti prove scientifiche, dei progressi tecnologici e delle sfide e opportunità in evoluzione per la competitività globale dell’Ue. La valutazione – si legge può essere accompagnata, se del caso, da proposte legislative”.
Inoltre, se la Commissione riterrà che il livello stimato di assorbimenti netti per il 2040 si discosti in modo significativo da quello necessario per conseguire l’obiettivo intermedio del 2040, “propone, se del caso, misure a livello dell’Unione e garantisce che eventuali carenze non vadano a scapito di altri settori economici”. Altre richieste accolte riguardano il contributo dei crediti internazionali, così come gli strumenti economici in capo all’Ue.
Energia, Squeri (Fi): “Bene accordo tra grandi produttori e energivore”
“L’accordo annunciato dal presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, tra grandi produttori di energia elettrica e imprese energivore per la cessione a prezzi ragionevoli di energia idroelettrica e da altre rinnovabili, che escono dagli incentivi storici, rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione industriale. Questo risultato non solo fornisce un sollievo essenziale al tessuto produttivo energivoro italiano, ma dimostra anche che è possibile trovare soluzioni concrete e innovative per affrontare la sfida dei costi energetici, garantendo la competitività nazionale e tutelando l’occupazione. Quando i diversi operatori dimostrano responsabilità nel proporre iniziative utili al Paese, non si può non sostenere l’iniziativa. Ci auguriamo quindi che il governo si adoperi affinché l’intesa diventi pienamente operativa in tempi brevi”. Lo ha dichiarato il deputato e responsabile Energia di Forza Italia Luca Squeri.
Case green popolari, Gse: al 5 novembre valutazione merito creditizio
Nell’ambito della convenzione finanziaria stipulata il 31 luglio 2025 tra GSE, Cassa Depositi e Prestiti-CDP, SACE e ABI e a seguito del completamento del processo di adesione alla convenzione da parte del primo Istituto Bancario, tenuto conto di quanto previsto dalla sezione B del capitolo 9 delle Regole Operative della Misura M.7 I.17, si comunica che entro il 5 novembre 2025 tutte le istanze trasmesse dovranno essere integrate con la parte relativa alla valutazione del merito creditizio, qualora non sia stata già trasmessa.
A partire dal 5 novembre non saranno inoltre considerate procedibili le richieste di ammissione che non presentano in allegato la valutazione del merito creditizio. Cassa Depositi e Prestiti rende disponibile al seguente link l’elenco aggiornato degli Istituti Bancari convenzionati. Per supportare i Comuni, i gestori dell’edilizia residenziale pubblica e le Esco nella fase di presentazione e gestione delle richieste, è disponibile un tutor dedicato. La richiesta di assegnazione deve essere inviata via e-mail a supportoPA@gse.it.
Sostenibilità, Confcooperative: investimenti per oltre 2 miliardi ma pesa la burocrazia
«Oltre 2 miliardi di euro, con una crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente, è quanto hanno investito negli ultimi 12 mesi in sostenibilità le nostre cooperative in progetti che integrano sostenibilità economica, sociale e ambientale». Lo ha detto Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, sottolineando quanto emerge dal focus del Centro Studi dell’organizzazione aprendo la V Giornata della Sostenibilità Cooperativa, appuntamento consolidato nel palinsesto degli eventi di Confcooperative che anche quest’anno ha premiato 18 cooperative che si sono contraddistinte per politiche di sviluppo sostenibile. Giornata che ha visto la presentazione del nuovo bilancio di sostenibilità con Carlo Alberto Pratesi e il direttore generale di Confcooperative Fabiola Di Loreto. «La burocrazia, però – ha sottolineato Gardini – rischia di frenare questa naturale propensione. Una zavorra che costa alle nostre imprese 460 milioni di euro 1/4 delle risorse investite, il 28% in più in un solo anno. È come tirare il freno a mano mentre si accelera verso il futuro. Per questo 4 cooperatori su 10 chiedono norme più snelle». «Quelli in sostenibilità non sono costi ma investimenti – avverte Gardini – che rafforzano la competitività delle nostre imprese coniugando rispetto per l’ambiente, promozione sociale e performance economiche. Un dato su tutti: l’88,4% delle nostre cooperative, il
% in più rispetto all’anno scorso, ha scelto di puntare su risparmio energetico, materiali a basso impatto e formazione».
Ma in cosa investono le cooperative? 1) Il 46,9% ha puntato su risparmio energetico e riduzione dei consumi; 2) il 28,8% ha attivato percorsi formativi e informativi interni; il 26,7% ha investito in materiali a basso impatto ambientale; 3) il 20,2% ha promosso l’eco- innovazione e tecnologie green; 4) il 17% ha avviato progetti di riciclo e riuso dei materiali. Non mancano le difficoltà. Il 40,4% dei cooperatori segnala come principale ostacolo la burocrazia e la complessità normativa (in aumento rispetto all’anno precedente), mentre il 33,7% evidenzia l’elevato costo delle iniziative. Il 25,1% lamenta l’assenza di un budget dedicato, il 15,9% la carenza di competenze specialistiche, e il 2,4% altri fattori come costi crescenti, scarsi ritorni economici o ideologici. Solo il 18,1% non rileva ostacoli significativi. La percezione dell’impatto delle iniziative sostenibili resta polarizzata. Il 38,8% dei cooperatori ritiene che la sostenibilità sia una reale opportunità solo se accompagnata da adeguati strumenti di supporto pubblico (quota in netto aumento rispetto all’anno precedente). Il 30,2% continua a percepire gli investimenti come un aggravio economico, mentre solo il 29,4% li considera un vantaggio competitivo e il 20,8% intravede potenziali
risparmi futuri su energia e materiali. Quanto emerge dal focus, dimostra che le 16.000 imprese aderenti a Confcooperative ritengono necessario un quadro normativo più snello e politiche di sostegno concrete, affinché possano continuare a essere protagoniste della transizione ecologica e sociale del Paese.
Accordo triennale tra Immobiliare.it Insights e Cushman& Wakefield per l’analisi del comparto residenziale
È stato sottoscritto un accordo triennale di collaborazione tra Immobiliare.it Insights, proptech company specializzata in dati e advanced analytics del gruppo Immobiliare.it, e Cushman & Wakefield, tra i principali player globali nei servizi di consulenza immobiliare, che mira a realizzare valutazioni immobiliari più precise grazie all’uso dei dati. Nell’ambito della partnership siglata, Immobiliare.it Insights supporterà Cushman & Wakefield nel suo ingresso nel comparto residenziale in Italia, mettendo a disposizione della società i più avanzati sistemi di analytics e la più ampia e profonda banca dati real estate in Italia, come primo passo di una collaborazione più ampia che mira ad estendere le proprie radici anche su altre componenti nel mondo dei dati e dell’analisi del mercato immobiliare. Grazie all’accordo, Immobiliare.it Insights, che da tempo sostiene il comparto financial services con l’approvvigionamento di dati granulari e strumenti di advanced analytics, amplia la propria offerta verso advisor istituzionali come Cushman & Wakefield con un flusso informativo dinamico e in tempo reale, per assicurare valutazioni immobiliari sempre più allineate al ciclo immobiliare corrente e futuro. Luke Brucato, Chief Strategy Officer di Immobiliare.it Insights, afferma: «Con questo accordo poniamo i dati e gli advanced analytics al centro dei processi valutativi. Siamo orgogliosi di affiancare Cushman &Wakefield nel loro ingresso nel segmento residenziale, mettendo a disposizione tecnologie e dati che rendono ogni valutazione più accurata e trasparente. È un passo importante verso un modello di valutazione sempre più data-driven e aperto all’innovazione. Questa operazione conferma l’importanza di unire dati e advanced analytics alle competenze professionali di advisor di standing globale come C&W». Per Joachim Sandberg, Head of Italy di Cushman & Wakefield, “si tratta di una partnership strategica che segna un passo importante nell’evoluzione dei nostri servizi di valutazione immobiliare, estendendo il nostro raggio d’azione anche al segmento residenziale, accanto ad ambiti per noi più tradizionali come office, logistica, hospitality e retail. Grazie ai servizi di Immobiliare.it potremo offrire valutazioni ancora più precise, trasparenti e pienamente conformi ai requisiti regolamentari. Questo accordo consolida il nostro impegno verso un approccio in cui l’intelligence dei dati orienta le decisioni strategiche e valorizza la nostra competenza consulenziale».
Johnson Controls investe in Accelsius, specializzata tecnologis di liquid cooling per data center
Johnson Controls, leader globale nell’efficienza energetica e nella gestione intelligente degli edifici, ha annunciato un investimento strategico multimilionario in Accelsius, azienda leader nella tecnologia di liquid cooling a due fasi e direct-to-chip per data center. Le soluzioni a due fasi sfruttano il passaggio di stato da liquido a vapore per dissipare il calore, consentendo un’estrazione termica più efficiente e una riduzione del consumo energetico. Il raffreddamento rappresenta una delle funzionalità più essenziali in un data center, in quanto garantisce in modo efficiente e affidabile la corretta temperatura dei chip, fondamentali per l’economia digitale e la vita di tutti i giorni. Tuttavia, poiché i sistemi di raffreddamento rappresentano dal 30% al 40% del consumo energetico totale di un data center, l’adozione di soluzioni di raffreddamento efficienti dal punto di vista energetico e idrico rimane una delle sfide più urgenti del settore. “Con la rapida crescita dell’intelligenza artificiale, l’innovazione nei sistemi di raffreddamento è diventata una priorità per soddisfare le crescenti esigenze dei data center ad alta densità”, ha dichiarato Austin Domenici, Vice President e General Manager di Johnson Controls Global Data Center Solutions. “Sfruttando le nostre competenze all’avanguardia, la nostra missione è guidare il settore verso nuovi livelli di efficienza energetica lungo tutta la catena del raffreddamento”. “L’elevata densità energetica dei carichi di lavoro legati all’AI sta portando i data center ad adottare il raffreddamento a liquido”, ha dichiarato Josh Claman, CEO di Accelsius. “Le nostre soluzioni di raffreddamento a due fasi direct-to-chip (D2C) utilizzano fluidi non conduttivi in circuiti altamente efficienti, offrendo una risposta ottimale alle esigenze dei carichi AI e HPC più impegnativi. Questa tecnologia consente un risparmio operativo (OpEx) del 35% rispetto al raffreddamento direct-to-chip a singola fase e una riduzione del costo totale di gestione compresa tra l’8% e il 17%”. Johnson Controls ha già introdotto numerose innovazioni rivoluzionarie per i data center, come il refrigeratore YORK® YVAM con cuscinetti magnetici, una soluzione che consuma il 40% di energia in meno all’anno rispetto alle altre soluzioni disponibili e che non richiede l’uso di acqua in loco, dimostrando come la tecnologia avanzata possa garantire sostenibilità e vantaggi concreti per la società. Questa tecnologia è stata recentemente inserita nella lista “Change the World” di Fortune e riconosciuta da ABI Research come leader nei data center, top innovator e top leader. L’azienda ha inoltre recentemente lanciato la piattaforma Silent-Aire Coolant Distribution Unit (CDU), che offre un’ampia gamma di capacità di raffreddamento scalabili, da 500 kW a oltre 10 MW, con design flessibili in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi data center. Grazie alle soluzioni complete di gestione termica di Johnson Controls, proprietari e operatori possono migliorare in modo significativo l’efficienza complessiva della struttura, riducendo il consumo energetico non IT di oltre il 50% nella maggior parte degli hub dei data center nordamericani.
Imprese, la start up Formalize raccoglie 30 milioni per aiutare a gestire l’attività di compliance in Europa
Formalize, società di software per la compliance in forte crescita in Italia e in Europa, annuncia il closing di un round Serie B da 30 milioni, co-guidato dalla società tedesca di venture capital Acton Capital e BlackFin Tech (il ramo venture della francese BlackFin Capital Partners), con la partecipazione della britannica West Hill Capital e della canadese CIBC Innovation Banking. Il capitale raccolto servirà a consolidare la posizione di Formalize come piattaforma europea di riferimento per le attività di governance, risk management e compliance (GRC) ed espandere la presenza nei mercati chiave come l’area DACH e la Francia, con l’apertura di nuovi uffici e la crescita dei team locali. Questo round, che segue quello del 2024 guidato da BlackFin Tech, porta il totale dei capitali raccolti a 50 milioni di euro. In tutta Europa, imprese e PMI si trovano ad affrontare uno scenario normativo sempre più
complesso, in cui regolamentazione e gestione del rischio vanno di pari passo. I nuovi requisiti in materia di protezione dei dati, cybersecurity e reporting – come GDPR, NIS2, DORA e ISO 27001 – riflettono un cambiamento nel modo in cui alle organizzazioni è richiesto di gestire sicurezza delle informazioni e resilienza informatica. Formalize risponde a questa sfida con un’unica piattaforma che automatizza i workflow di compliance, consolida i requisiti in un solo ambiente e aiuta le aziende ad anticipare i cambiamenti normativi.
Consob: attenzione al “pump&dump”, nuova avvertenza sui rischi delle truffe che manipolano i prezzi sui mercati finanziari
Mai fidarsi degli sconosciuti, soprattutto di chi prospetta guadagni facili via social e Whatsapp. Dopo aver ricevuto numerosi esposti da risparmiatori truffati, la Consob lancia una nuova Avvertenza legata stavolta allo schema pump&dump (gonfia e sgonfia): attenzione alle indicazioni d’investimento che arrivano su canali informali come le app di messaggistica. Dietro profili che si presentano come analisti, operatori finanziari o addirittura esponenti, anche di spicco, della Consob, si nascondono soggetti che promuovono l’acquisto di penny stock, azioni di piccole società a basso costo, principalmente cinesi o americane, quotate sul Nasdaq, evocando guadagni facili con rendimenti eccezionali in tempi brevi. In realtà, questi individui detengono già una quantità significativa delle azioni in questione e coordinano, tramite gruppi WhatsApp, gli acquisti degli ignari partecipanti, spesso chiedendo uno screenshot a prova dell’operazione. L’obiettivo è far salire artificiosamente il prezzo del titolo (pump), per poi vendere in massa le proprie azioni (dump), realizzando un profitto, ma provocando un crollo improvviso del titolo a danno degli investitori coinvolti, che subiscono perdite anche pesanti. La Consob evidenzia che gli schemi pump&dump possono verificarsi anche nelle compravendite di cripto-attività. La Consob invita i risparmiatori a riconoscere i campanelli d’allarme: messaggi o e-mail non richiesti; inviti a unirsi a gruppi d’investimento; riferimenti a guadagni elevati in tempi rapidi; pressioni ad agire subito o richieste di dati personali e screenshot. La Commissione ricorda, inoltre, l’importanza di verificare sempre l’attendibilità delle fonti, anche consultando la sezione “Occhio alle truffe!” sul sito www.consob.it, dove sono disponibili informazioni utili per evitare di cadere nelle trappole finanziarie. La prevenzione, in questi casi, è fondamentale anche perché gli schemi truffaldini che coinvolgono titoli non quotati sui mercati dell’Unione europea lasciano gli investitori privi della protezione della disciplina Ue in materia di abusi di mercato. La Consob richiama, infine, l’attenzione di chi diffonde comunicazioni false o fuorvianti, facendo ricorso anche a schemi di pump&dump, sulle possibili conseguenze cui vanno incontro in base alla disciplina in vigore nelle giurisdizioni competenti (quali ad esempio quella statunitense) nonché sugli effetti anche di tipo penale che possono derivare nei casi di reati di truffa.