Torino-Lione al 28%. Telt rilancia: “Attiva nel 2033”

28 Ott 2025 di Mauro Giansante

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Torino-Lione al 28%. Telt rilancia: “Attiva nel 2033”

La Torino-Lione è al 28% dei lavori. “Dobbiamo scavare 160 chilometri di gallerie e ne abbiamo già scavati 45”, ha spiegato ieri  il direttore generale di Telt, Maurizio Bufalini, a margine del Forum dedicato proprio all’opera transfrontaliera. “Abbiamo aggiudicato tutti gli appalti civili e l’opera è tutta quanta in corso di realizzazione. Abbiamo realizzato un miliardo di lavori lo scorso anno e ne realizziamo un altro miliardo quest’anno. Ci avviamo quindi a lanciare tutte le frese che scavano la montagna”. I prossimi passi, ha spiegato Bufalini, riguarderanno  l’aggiudicazione dell’appalto degli impianti tecnologici che avverrà nel 2027, poi “completeremo l’opera che verrà messa in esercizio nel 2033”, confermando così la timeline.

L’occasione del forum è stata la ricorrenza dei primi dieci anni di Telt. Il cui presidente, Daniel Bursaux, ha posto l’accento sul carattere unico del cantiere italo-francese: esteso per 65 km attraverso le Alpi, che avanza ogni giorno per completare il collegamento est-ovest della rete di trasporti europea per merci e passeggeri Ten-t. “Quattro raggruppamenti internazionali sono operativi su 17 fronti di scavo con oltre 3.000 persone impiegate stabilmente. Oltre un quarto dell’intera opera (45 km su 164 km di gallerie da scavare in totale ndr.) è realizzata. La prima fresa ha iniziato il suo cammino da un mese e nei prossimi due anni altre sei entreranno progressivamente in funzione in Francia e in Italia”, ha ribadito.

Per Aldo Isi, ad di Rete ferroviaria italiana, il focus da porre adesso più a grandi linee è sul trasporto su rotaia. “Stiamo lavorando per incrementare innanzitutto il trasporto merci, perché abbiamo bisogno di alleggerire il traffico stradale. Ma – ha affermato – occorre aumentare anche la percentuale del trasporto ferroviario tradizionale. La metropolitana d’Italia, come è stata chiamata l’alta velocità, ha cambiato le abitudini degli Italiani. La nostra aspettativa è che la Torino-Lione possa migliorare la percorrenza non solo tra Francia e Italia ma in tutta Europa”. Isi ha ricordato che “stiamo realizzando un’opera gemella verso l’Austria. Sono interventi storici che danno evidenza di questa priorità nazionale ed europea verso l’integrazione del trasporto ferroviario”. L’ad ha concluso citando poi l’integrazione tra sostenibilità e digitale: a riguardo, “l’Ertms (acronimo di European Rail Traffic Management System) è un tassello perché consentirà di portare l’affidabilità, la qualità, tipiche del trasporto ad alta velocità, sulla rete pendolare”.

Sulla sostenibilità ha parlato anche Manuela Rocca, direttrice generale aggiunta Italia di Telt. “Il nostro progetto ha, nel lungo periodo, lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche, non solo italiane e francesi ma europee”, ha spiegato. “La sfida che Telt è chiamata ad affrontare è quella della costruzione dell’opera, in cui è necessario lavorare per non sottrarre valore ma anche per lasciare un valore aggiunto al territorio. Questo è complicato, le sfide del nostro progetto sono estremamente importanti. Molte delle criticità che stiamo affrontando non sono mai state affrontare in altri contesti. Lo scavo del tunnel più profondo e lungo del mondo nel contesto alpino è, di fatto, la realizzazione di un prototipo”. E, infine: “Al di là dei contratti sottoscritti, regolatori degli aspetti tecnici e finanziari, abbiamo un Patto di sostenibilità che fissa quattro tematiche senza discussioni: territorio, etica, ambiente e persone. Sono le nostre priorità, ciò per cui durante la realizzazione dell’opera l’innovazione, le nuove proposte e le buone pratiche che arrivano, sono oggetto di discussione per migliorare e cogliere queste opportunità. Il Patto – conclude – si può riassumere in due parole: collaborazione e fiducia”. La stessa che serve, e che Telt ha confermato ieri, per credere all’entrata in esercizio dell’opera nel 2033. Anche se su tempi e costi i dubbi dei più scettici rimangono altrettanto saldi.

 

 

 

 

 

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