RIGENERAZIONE UMANA /4

Guarda il cielo, amore mio, il cielo sopra i tetti di Quarticciolo

Dormi dormi mio piccino, dormi dormi bel bambino
tu riposa nella pancia che ti aspetta il mondo intero
quando qui ti affaccerai, il tuo cielo sceglierai …

Guarda il cielo, amore mio, il cielo è di tutti e tutte. Un cielo che a volte sembra vicino, come se potessi toccarlo con una mano. Altre volte invece è lontanissimo, irraggiungibile, quasi ostile. È lo stesso cielo che mi ha fatto compagnia quando ero bambina, lo stesso che adesso entra dalla finestra e si riflette sulla pancia mia che ti trattiene.

Il cielo di Quarticciolo sta sopra le case popolari degli anni quaranta, sopra le piazze che odorano di fritto, sopra i murales che raccontano storie di lotta e resistenza.

Le case sono basse, i cortili consumati, le piazze di sera diventano più scure, voci forti e a volte minacciose si sentono da lontano. Eppure, figlio mio, se saprai guardare oltre la polvere, vedrai che qui c’è vita che pulsa, che resiste, che inventa. Vedrai comunità.

Quarticciolo: per qualcuno è solo un nome che fa paura, un luogo che compare nei giornali quando succede qualcosa di brutto. Ma per me, papà e per tanti altri, è casa. (…)

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