GLI EMENDAMENTI AL DL SPORT

Milano-Cortina, sì a 21 milioni di extracosti nel 2025 per l’Arena Santa Giulia. Villaggio olimpico: ok alla modifica delle convenzioni urbanistiche, ora decidono Comune e Regione

24 Lug 2025 di Mauro Giansante

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Milano-Cortina, sì a 21 milioni di extracosti nel 2025 per l’Arena Santa Giulia. Villaggio olimpico: ok alla modifica delle convenzioni urbanistiche, ora decidono Comune e Regione

Alla fine sono stati approvati. Parliamo dei due emendamenti ritirati mercoledì ma poi pronti per essere ripresentati ieri mattina in Aula alla Camera sugli extracosti di due infrastrutture strategiche delle prossime olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 quali il Villaggio olimpico e l’Arena Santa Giulia. Dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione Bilancio e del Governo, le due proposte, entrambe presentate dalla Lega (Iezzi-Di Maggio) hanno ricevuto rispettivamente 134 e 181 voti favorevoli. Quella sul Villaggio prevede che “al fine del riconoscimento degli oneri per il rispetto degli obblighi di servizio pubblico, inclusi quelli per l’incremento dei fattori produttivi per l’accelerazione dei lavori, il comune di Milano è autorizzato a modificare, previa intesa con regione Lombardia, e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, le convenzioni urbanistiche in essere con il soggetto attuatore” nonché “ad adottare ogni altra iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei predetti obblighi”. Quanto all’Arena, “il comune di Milano, d’intesa con la regione Lombardia, è autorizzato a riconoscere, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, al soggetto responsabile per la realizzazione e messa a disposizione dell’opera, anche integrando e modificando le convenzioni in essere con lo stesso, i contributi economici a copertura dei costi per gli oneri di servizio pubblico, inclusi i costi per l’incremento dei fattori produttivi per l’accelerazione dei lavori e quelli per le particolari esigenze tecnico-funzionali relative allo svolgimento dell’evento. A tal fine è autorizzato a favore del Comune di Milano un contributo pari a 21 milioni di euro per l’anno 2025”.

Durante la mattinata di voti (e polemiche tra i vari gruppi presenti), invece, è stato ritirato dopo esser rimasto accantonato e poi riformulato senza indicazioni temporali l’emendamento della Lega con cui si disponeva la “prosecuzione dell’operatività” della società “Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.” fino al 31 dicembre 2033 “al fine di valorizzare l’esperienza e le competenze maturate dalla società”, proseguendo la realizzazione delle “infrastrutture inserite nel Piano complessivo delle opere olimpiche con termine di consegna dei lavori successiva al 31 dicembre 2026”.

Quanto all’America’s Cup del 2027, invece, la Camera ha respinto tre emendamenti del Pd, M5s e Avs che prevedevano la presenza di un rappresentante della Regione Campania nel comitato organizzatore della America’s Cup del 2027. Comitato che si compone di cinque rappresentanti, di cui tre del governo, uno di Sport e Salute (quindi sempre vicino al governo) e uno dal Comune di Napoli. Secondo l’emendamento Pd si prevedevano fino a sette componenti.

Infine, sulla vicenda stadi per Euro32 il deputato di Avs Filiberto Zaratti ha polemizzato: “Abbiamo chiesto che solo stadi di proprietà pubblica e inalienabili almeno fino al 2032 siano utilizzati per gli Europei Uefa – non vogliamo infatti che soldi pubblici vadano ai privati; poi di rinunciare al commissario straordinario, che a nostro giudizio non serve, perché, a meno che non si voglia volutamente procedere in deroga di tutte le procedure in materia di appalti, da qui al 2032, per ristrutturare 4 stadi si possono tranquillamente seguire le procedure ordinarie e le norme vigenti anche in materiale ambientale: ma Governo e maggioranza hanno bocciato i nostri emendamenti, eliminando così garanzie di controlli e legalità. Del resto anche i nostri emendamenti sul rispetto delle linee guida dell’Anac e delle disposizioni sul subappalto sono stati respinti”.

Alla fine dell’esame in Aula, però, su richiesta del deputato di Fratelli d’Italia, Gianluca Vinci, l’aula della Camera ha votato a favore della proposta di rinviare a martedì 29 luglio lo svolgimento delle dichiarazioni di voto sul dl Sport. “Visto che siamo andati oltre l’ordinaria gestione dei lavori di oggi, chiedo che le dichiarazioni di voto siano rinviate a martedì 29 come primo punto all’ordine del giorno, alle 14.30”, ha detto Vinci. Secondo i deputati Pd “il voto finale sul decreto Sport è stato rinviato alla prossima settimana per l’assenza dei deputati della maggioranza. È l’ennesima conferma della fragilità del centrodestra in Parlamento, incapace di garantire una gestione ordinata dei lavori d’Aula. La prossima settimana si preannuncia caotica, con ben tre decreti da esaminare in pochi giorni: un record negativo che dimostra l’improvvisazione con cui il Governo Meloni sta portando avanti l’attività legislativa. Una situazione inaccettabile, di cui il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, dovrebbe seriamente interrogarsi perché sta minando la corretta gestione dei lavori parlamentari”. Appuntamento, non troppo in un clima sereno (né fresco), a martedì.

 

 

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