IL DOCUMENTO CON TUTTE LE OPERE DEL PNIISSI
Piano Salvini per la sicurezza idrica da 12 miliardi: le 19 opere (su 418) sopra i 100 milioni
Investimento da 12.004 milioni
21 giugno
IN SINTESI
Il piano Salvini per la sicurezza idrica è il primo programma che ribalta le priorità di intervento sulla rete idrica dando spazio ai temi della sicurezza idrica, del contenimento degli effetti di eventi alluvionali e della siccità, degli invasi per le riserve di acqua, della riduzione degli sprechi e dei consumi irrigui. Ora si trova alla tornata finale: dopo la selezione di 418 proposte ammesse al piano per un finanziamento totale di 12.004 milioni, sarà tradotto in decreto dopo che saranno stati acquisiti il concerto di Mef, Mase e Masaf e il parere della Conferenza Stato-Regioni. Nei prossimi giorni DIARIO DIAC pubblicherà l’elenco integrale delle opere ammesse ai finanziamenti, insieme ad alcune analisi e interviste sulla qualità degli interventi ammessi al PNIISSI,
Il piano stralcio da 1,9 miliardi e la ricerca di risorse ulteriori
Insieme al piano decennale sarà approvato un primo stralcio per cui oggi sono disponibili 1,9 miliardi, ma il ministro delle Infrastrutture è alla ricerca di altri fondi per accrescere l’importo di questo primo stralcio operativo.
Le 19 opere di importo superiore a 100 milioni
Delle 418 proposte ammesse, 19 superano l’importo di 100 milioni, Eccole:
- 808,8 milioni: Acquedotto pugliese, risanamento delle reti, interventi per conseguire la distrettualizzazione, il controllo delle pressioni e il monitoraggio delle grandezze idrauliche più sostituzione di tronchi;
- 529,6 milioni: Ciip Spa, Cicli integrati impianti primari, Marche, anello acquedottistico antisismico dei Sibillini, interconnessione Ato 3, 4 e 5;
- 460,5 milioni: consorzio per la bonifica di Capitanata, Puglia, sbarramento del torrente Carapellotto;
- 370 milioni: consorzio di bonifica della Baraggia biellese e del Vercellese, Piemonte, rifacimento dell’invaso sul torrente Sessera;
- 230 milioni: consorzio del Fesio, Piemonte, realizzazione di un invaso primario in provincia di Cuneo di Serra degli Ulivi, del sistema idraulico-irriguo;
- 202,5 milioni: Amaf Spa, Sicilia, adeguamento e rinnovo funzionale del potabilizzatore Risalaimi;
- 196,7 milioni: Azienda regionale Attività produttive Abruzzo, realizzazione rete irrigua a pressione dell’intera piana del Fucino;
- 165 milioni: Asa Spa, Toscana, realizzazione di un invaso in località Pian di Goro sul fiume Cecina;
- 151,5 milioni: Consorzio irrigazione Bealera Maestra-destra Stura, Piemonte, razionalizzazione, riorganizzazione e ristrutturazione degli impianti irrigui;
- 142,8 milioni: Gori Spa, Campania, interventi finalizzati al controllo delle perdite delle reti;
- 138,3 milioni: Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti, Regione Sicilia, consolidamento e messa in sicurezza della diga Dislieri;
- 127,5 milioni: Associazione irrigazione Est Sesia, Piemonte, Canale Regina Elena e diramazione Alto Novarese, manutenzione straordinaria delle gallerie e dei vari tratti di canale per il miglioramento della tenuta idraulica;
- 127,1 milioni: Ente acque della Sardegna, interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti Coghinas I e II;
- 113,7 milioni: Consorzio della bonifica della Basilicata, ripristino della diga di Abate Alonia;
- 107,4 milioni: Regione Veneto, interventi sulla diga del Corio, con modifiche degli scarichi, per l’utilizzo dell’invaso in funzione di laminazione delle piene;
- 105 milioni: Consorzio di bonifica pianura friulana; costruzione di una condotta di collegamento fra il Canale Sade e il e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento;
- 105 milioni: Veritas Spa, condotta di interconnessione del sistema Veneto orientale;
- 100,7 milioni: AceagasApsAmga, Friuli-Venezia Giulia, masterplan acquedotti FVG, interconnessioni sistemi acquedottistici esistenti, acquedotto Trieste.