LA GIORNATA

Il referendum FALLISCE: delusi Landini e centrosinistra

  • Referendum, Landini: “obiettivo non raggiunto ma un terzo del Paese chiede il  cambiamento”
  • Referendum, il centrodestra “il Governo esce rafforzato, altro che avviso di sfratto a Meloni”
  • Il centrosinistra si riprende Taranto, vince Bitetti. Matera al centrodestra con Nicoletti
  • Dazi, a Londra i colloqui Usa-Cina
  • Elderson (Bce): “la Ue faro di certezza può attrarre gli investimenti”

09 Giu 2025

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Niente quorum per i cinque quesiti referendari, quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza. L’affluenza di questa tornata elettorale si è fermata al 30,6% decretando il fallimento dei referendum. Al voto sono andati oltre 14 degli aventi diritto che sui quesiti sul lavoro hanno risposto Si’ con percentuali tra l’87 e l’89%. Nel dettaglio, il quesito sulle tutele crescenti ha registrato l’89,1% di Si’ e 10,9% di No, quello sui licenziamenti nelle pmi, rispettivamente, l’87,6 % e  il 12,4%, quello sul limite ai contratti brevi 89,1% e 10,9%,  quello sulla sicurezza e subappalti 87,4% e 16,6%. Diverse le proporzioni  del quesito sulla ciittadinanza con il 65,4% e il 34,6%.

Referendum, Landini: “un terzo del Paese chiede il  cambiamento”. Schlein: “14 milioni, più di quelli che hanno votato Meloni”

L’obiettivo non è stato raggiunto ma a votare sono stati oltre 14 milioni di cittadini, più di quelli che nelle poliedriche del 2022 hanno mandato Giorgia Meloni al governo. Si può sintetizzare così il messaggio arrivato a dia due principali protagonisti della campagna referendaria, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Oggi siamo di fronte a un dato che dice che un terzo del Paese chiede di cambiare”, ha commentato Landini, nel corso di una conferenza stampa. “Quasi 15 milioni di persone sono andate a votare: significa che ritengono necessari cambiamenti reali su precarieta’, salute, sicurezza e cittadinanza”, ha aggiunto. E poi ha precisato: “Non era un voto contro il governo, tant’e’ che la nostra campagna non aveva alcun simbolo, nemmeno quello della Cgil”. Landini ha quindi risposto anche a chi dal centrodestra ritiene che Landini debba dimettersi alla luce del flop del referendum. “Non ci penso minimamente, non credo sia oggetto di discussione, queste decisioni le abbiamo prese tutti insieme, non c’è qualcuno che decide per altri”, ha tagliato corto. Anche per Schlein si riparte da 14 milioni. “La differenza tra noi e la destra di Meloni è che oggi noi siamo contenti che oltre 14 milioni di persone siano andate a votare, mentre loro esultano perché gli altri non ci sono andati. Ne riparliamo alle prossime politiche”, ha detto Schlein che nei giorni scorsi aveva parlato di avviso di sfratto fissando l’asticella dei votanti  a oltre 12 milioni.   “Hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma hanno ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato più elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022. Quando più gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla”. Giuseppe Conte condivide: “Leggo dichiarazioni ed esultanze sguaiate dei ‘tifosi’ della politica. Portate rispetto a circa 15 milioni di cittadini che sono andati a votare. Portate rispetto agli oltre 12 milioni che hanno votato sì a maggiori tutele nel mondo del lavoro”. “Certo, avremmo voluto che si raggiungesse il quorum per i tanti lavoratori in difficoltà che avrebbero potuto riappropriarsi di alcune tutele e difese. Ma se vi sembrano numeri insignificanti, considerate che è lo stesso numero di votanti (anzi alla fine potrebbero essere anche di più) con cui la maggioranza Meloni è arrivata al Governo e oggi decide di tagliare la sanità mentre aumenta sconsideratamente la spesa in armi”

Referendum, il centrodestra “il Governo esce rafforzato, altro che avviso di sfratto a Meloni”

Brinda compatto il centrodestra per il mancato quorum sui cinque referendum. Unanime è la soddisfazione e il tenore dei commenti dei partiti di maggioranza: non c’è nessun avviso di sfratto per Giorgia Meloni, anzi il Governo esce rafforzato da questa tornata elettorale, sconfitto è il centrosinistra che sui referendum ha fatto una battaglia ideologica. “Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il Governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita”, è stato il commento a caldo del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’Attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari. “L’unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, pero’, sono stati gli italiani a far cadere voi”, si legge sui profili social di Fratelli d’Italia, accanto a una fotografia dei leader di Pd, M5s, Avs e Piu’ Europa con la scritta a caratteri cubitali “Avete Perso”. “Grande rispetto per chi è andato a votare, enorme sconfitta per una sinistra che non ha più idee e credibilità e che non riesce a mobilitare neanche i propri elettori”, attacca il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. “In due anni e mezzo al governo del Paese abbiamo ottenuto – rivendica –  il record di italiani al lavoro, disoccupazione ai minimi, crescita dei posti fissi e calo del precariato: alla sinistra lasciamo le chiacchiere, Lega e governo rispondono coi fatti, e gli Italiani col voto (e il non voto) di ieri e oggi lo hanno capito benissimo. Cittadinanza accelerata? Idea sbagliata e bocciata pure quella, servono semmai più controlli e più buon senso. E sulla clandestinità, continuare a ridurre sbarchi e aumentare espulsioni. Gli Italiani hanno scelto, evviva la Democrazia”. Ma c’è un tema che viene posto al centro della discussione: una revisione delle regole sui referendum.  Per il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “forse bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché abbiamo speso tantissimi soldi per esempio per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all’estero che sono tornate bianche”.  Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, annuncia i prossimi passi: “Maurizio Landini, Elly Schlein ed una parte della sinistra hanno voluto politicizzare il referendum e ne escono sconfitti, al contrario del Governo e del centrodestra, sicuramente rafforzati dal voto. Un effetto boomerang. E la soglia di partecipazione così bassa impone una riflessione sull’uso, e l’abuso, dello strumento referendario, che è importante e non può essere svilito. Per questo, presenteremo una proposta di legge per aumentare a un milione il numero di firme necessarie per promuovere un referendum”.

Il centrosinistra si riprende Taranto, vince Bitetti. Matera al centrodestra con Nicoletti

 

Pietro Bitetti, candidato del centrosinistra e di alcune liste civiche, è il nuovo sindaco di Taranto. A scrutinio quasi ultimato, Bitetti si afferma con 54,36% delle preferenze, inseguito dal candidato del centrodestra, Checco Tacente, al 45,64%. “La campagna elettorale e’ alle spalle, ora e’ il momento di guardare al futuro di questa bella citta’”, ha detto il neosindaco. “Adesso noi abbiamo il dovere di amministrare. Sento la responsabilita’, il peso, i cittadini ci hanno dato un ruolo. L’ex Ilva e’ un tema che affronteremo da subito interloquendo con il governo per capire cosa vuole fare con le proposte di acquisto. Taranto non e’ piu’ la citta’ dei ricatti. Siamo pronti a riscattare il futuro di questa terra. Da oggi non ci sara’ piu l’io ma solo il noi”. A Matera la grande sorpresa del ballottaggio porta il nome di Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra unito che esce rafforzato nella guida della Regione Basilicata, con a capo il governatore Vito Bardi (Forza Italia): con il 52% dei consensi, rispetto al 37% del primo turno. La grande delusione è per il centrosinistra di Roberto Cifarelli (consigliere regionale del Pd, ma senza il simbolo dei dem), in vantaggio al primo turno (con il 43,5%), e al secondo al 48%, condannato dalla incapacità di compattare il campo largo.

 

Scontri a Los Angeles e San Francisco, Trump invia i militari della Guardia nazionale

Continuano gli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti pro-immigrati a Los Angeles, dove il presidente Donald Trump ha inviato duemila militari della Guardia Nazionale per sedare le rivolte. Pronti ad essere dispiegati anche 500 marines. Il presidente Usa ha definito la situazione ‘davvero brutta’ e ordinato ‘l’arresto di chiunque indossi una mascherina’ dopo che alcuni manifestanti sono stati ripresi con il volto coperto mentre davano fuoco ad un’auto. Da venerdì, quando sono partite le proteste, si contano oltre 150 fermi. Le rivolte si sono estese anche a San Francisco, con scontri e altri 60 arresti. Il governatore dem della California Newsom ha annunciato una causa contro l’ordine di Trump di usare la Guardia Nazionale. Le truppe Usa intanto hanno effettuato i primi fermi all’interno delle aree militari istituite al confine col Messico nell’ambito della repressione dell’immigrazione.

 

Dazi, a Londra i colloqui Usa-Cina

E’ iniziato a Londra un nuovo round di colloqui tra delegazioni di Cina e Stati Uniti, dopo i negoziati di un mese fa a Ginevra, l’accordo per una tregua di 90 giorni nella guerra di dazi e controdazi e la telefonata tra Donald Trump e Xi Jinping. “Si è aperto a Londra il primo incontro del meccanismo di consultazione economico-commerciale tra Cina e Stati Uniti”, riporta l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, confermando la presenza di He Lifeng, vicepremier e zar dell’economia cinese fedelissimo del leader cinese.

 

Elderson (Bce): “la Ue faro di certezza può attrarre gli investimenti”

L’Europa può promuovere il benessere economico e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro rispettando e rafforzando ulteriormente lo Stato di diritto. E’ quanto ha detto il membro del consiglio esecutivo Bce Frank Elderson in un discorso pronunciato oggi presso la Corte costituzionale italiana a Roma. L’Unione Europea – ha detto Elderson – e’ ‘un faro di certezza giuridica, istituzioni solide e tutela dei diritti fondamentali’ e ha sottolineato come il legame tra Stato di diritto e un’economia prospera sia ‘ben consolidato’. Secondo Elderson, ‘rafforzando ulteriormente lo Stato di diritto, incoraggeremo gli investimenti, favoriremo la crescita economica e potenzieremo il ruolo internazionale dell’euro’. In qualita’ di responsabile anche dei servizi legali della Bce, ha evidenziato il ruolo centrale delle istituzioni nel garantire un contesto affidabile per gli investitori. Elderson ha messo in guardia sul fatto che la crescita dello Stato di diritto a livello globale, che durava da decenni, potrebbe aver raggiunto il suo apice. Il World Justice Project, nel suo indice 2024, ha evidenziato tendenze autoritarie in aumento, tra cui maggiore corruzione e sistemi giudiziari indeboliti. Ha quindi affermato che l’Ue deve restare ‘garante di standard solidi’. ‘Se tutti continueremo a svolgere il nostro ruolo, e noi lo faremo, sapendo che anche i tribunali svolgeranno il loro – ha concluso Elderson – cio’ portera’ non solo alla protezione, ma alla crescita della qualita’ e della profondita’ dello Stato di diritto”.

Fs, Italferr apre il nuovo ponte ferroviario Anji Khad in India

Inaugurato in India il primo ponte strallato ferroviario, progettato e curato nella supervisione da Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS. Il ponte Anji Khad è un’opera unica, iconica e strategica che contribuirà significativamente ad innalzare gli standard di affidabilità dell’infrastruttura e a migliorare i collegamenti in chiave territoriale e internazionale. Il ponte rappresenta un’opera che non ha precedenti nel Paese. Una sfida ingegneristica senza precedenti, considerata la morfologia del territorio e le condizioni estremamente impegnative date le caratteristiche del fiume Anji che scorre in una profonda gola con pareti sub-verticali, in una zona caratterizzata da fortissimi venti. All’evento di inaugurazione era presenti le Autorità indiane, i rappresentanti del gestore ferroviario Indian Railway e di Italferr. Con una lunghezza di 725 metri e un’altezza di 196, il ponte presenta una sezione strallata di 473 metri, inclusa una campata centrale di 290 e una torre di sostegno asimmetrica. Questo design unico lo rende il primo ponte strallato ferroviario in India e si contraddistingue per essere tra i progetti più ambiziosi e impegnativi dell’intera linea ferroviaria Udhampur-Srinagar-Baramulla, progettata per collegare il Kashmir con i confini nord-occidentali dell’India. Il design asimmetrico del ponte strallato è stato scelto strategicamente per facilitare la maggior parte della costruzione su una delle estremità e consentirne così la realizzazione. Un approccio basato sulla valutazione dello spazio disponibile e sulla stabilità del pendio. L’innovativa modalità di intervento ha garantito l’integrità strutturale e ha semplificato i processi di costruzione, dimostrando una profonda comprensione delle esigenze funzionali del progetto e delle condizioni locali. Il valore dell’investimento dell’opera ammonta a 70 milioni di dollari. Il progetto Anji Khad Bridge è stato insignito dell’Award of Merit nella categoria Bridge/Tunnel degli ENR Global Best Projects 2024. Questo prestigioso riconoscimento, assegnato da una giuria internazionale, che ha esaminato oltre 120 candidature, testimonia l’innovazione e la qualità ingegneristica del progetto di Italferr, posizionandolo tra le migliori infrastrutture a livello globale. Gli ENR Global Best Projects Awards, assegnati annualmente dalla rivista Engineering News-Record (ENR), premiano infatti i progetti infrastrutturali più rilevanti a livello mondiale, valutando le candidature in base a criteri di sicurezza, innovazione e sostenibilità. Italferr è presente in India dal 2014 e continua ad essere impegnata in diversi progetti strategici. Oltre al ponte Anji Khad, Italferr è tuttora impegnata in joint venture con Ayesa anche sul progetto “Engagement of General Consultant for Delhi- Ghaziabad-Meerut RRTS Corridor”, opera del valore di 15 milioni di euro avviata nel 2019 e che prevede la realizzazione di un corridoio ferroviario di 82 km, che costituirà il primo trasporto regionale rapido dell’India e, con una velocità massima di 160 km/h, collegherà le capitale Delhi con le città di Meerut e Ghaziabad. Tra le attività in corso rientrano la fornitura dei servizi di progettazione per la nuova linea ferroviaria Rishikesh-Karanprayang, con il Tunnel dell’Himalaya in Uttarakhand, nel nord del Paese e i servizi di Project Management Consultancy per le linee metropolitane di Kanpur e Agra, due delle più grandi città industriali nel nord dell’India. Italferr ha, inoltre, affermato la propria leadership anche nel Mass Transit, con l’aggiudicazione dei contratti legati alla realizzazione di due linee metropolitane a Mumbai, linea 2 e linea 7 inaugurata a gennaio 2023. Il know-how e l’utilizzo di evolute metodologie della digitalizzazione hanno permesso a Italferr, principale società di ingegneria italiana, di essere considerata fra i maggiori player internazionali nel settore engineering ferroviario, convenzionale e alta velocità, nel trasporto metropolitano e stradale.

Dl Infrastrutture, Via-Vas:  da luglio ad oggi 502 pareri processati e 310 pendenze

“Dal 22 luglio scorso ad oggi abbiamo processato 502 pareri, la maggior parte dei quali riguardano il settore delle infrastrutture e di recente si sono aggiunte le verifiche di assoggettabilità delle procedure energetiche in aree idonee, e abbiamo un numero di procedure pendenti pari a 310, quindi con un’ordinaria turnazione di procedimenti che entrano e procedimenti che escono”. Lo ha detto Paola Brambilla, coordinatrice della sottocommissione Via della commissione Via-Vas, nel corso dell’audizione nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera sul dl Infrastrutture. “Il valore complessivo della nostra attività – ha aggiunto – lo abbiamo quantificato in 21.770 miliardi. Questo è il valore delle opere che processiamo”.

Dl Infrastrutture, Confetra: “perplessità sul coinvolgimento dell’Antitrust nel sistema sanzionatorio”

“Esprimiamo perplessità sul coinvolgimento dell’Antitrust nel sistema sanzionatorio a cui vengono attribuiti poteri di diffida in presenza di determinate violazioni sul mancato rispetto dei termini di pagamento” per le imprese del settore trasporti. Ad affermarlo è  la Confetra in audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera circa la proposta di emendamenti al dl Infrastrutture. “Questo da una parte andrà a generare un aggravio dei costi e dall’altro andrà ad appesantire ulteriormente il settore, che è già gravato da norme stringenti ed è anche regolato da altre Authority come l’Art e l’Agcom”, ha spiegato la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica. E circa le Authority Confetra “auspica che possa essere istituito un tavolo di confronto per valutare una revisione complessiva di tutto il sistema di contribuzione alle stesse Authority e riconsiderare il perimetro delle loro competenze”.

Intesa tra Gse e Regione Liguria per promuovere lo sviluppo sostenibile

È stata siglata oggi l’intesa tra Regione Liguria e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per rafforzare la cooperazione istituzionale su temi strategici per la decarbonizzazione e la sostenibilità energetica del territorio. L’accordo mira a supportare la Regione nel conseguimento degli obiettivi fissati dal PNIEC, dal Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) e dal Programma Regionale FESR 2021-2027, attraverso l’attuazione di azioni congiunte in ambito di efficienza energetica, promozione delle fonti rinnovabili, diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, mobilità sostenibile ed economia circolare. Il protocollo prevede attività sinergiche di pianificazione e programmazione energetica, anche grazie alla condivisione di strumenti digitali e banche dati, e l’integrazione degli incentivi statali con la programmazione regionale per promuovere l’autoconsumo e la riqualificazione del patrimonio pubblico. Inoltre, verranno attivati sportelli dedicati per supportare Enti locali, cittadini e imprese, e saranno avviate iniziative di informazione e formazione per favorire sia l’accesso agli strumenti gestiti dal GSE, sia il coinvolgimento del territorio nella transizione energetica

Edison e Banco dell’Energia alimentano con energia solare il primo centro di raffrescamento in Italia contro le ondate di calore

Edison, in collaborazione con Banco dell’energia e Croce Rossa Italiana (CRI), ha completato l’installazione di un impianto fotovoltaico ad alta efficienza presso la sede del Comitato Milano Area Sud Milanese della CRI, ad Opera, dove nel 2024 è stato realizzato il progetto “Oasi”, volto a contrastare gli effetti delle ondate di calore nei centri urbani. L’impianto fotovoltaico installato grazie a Edison Energia ha una potenza di 23,14 kW e sarà in grado di generare circa 25 MWh (Megawattora) di energia elettrica all’anno. L’elettricità prodotta coprirà circa il 50% del fabbisogno energetico complessivo del centro, con un impatto particolarmente significativo nelle ore diurne, ovvero quelle di maggior richiesta dell’energia, e nei mesi estivi, quando i consumi aumentano proprio in concomitanza con la massima resa dell’impianto. Presso il Comitato Area Sud Milanese di Croce Rossa, nell’estate del 2024 è stato installato un dispositivo del freddo per l’intera struttura e renderla un centro di raffrescamento durante i mesi più caldi, caratterizzati da ondate di calore intense. L’obiettivo del progetto – avviato dalla Croce Rossa Italiana con il supporto del Comitato Area Sud Milanese della CRI, nell’ambito di una più ampia sinergia con Banco dell’energia e Edison – è migliorare il benessere psico-fisico delle persone vulnerabili attraverso la realizzazione del centro di raffrescamento, offrendo loro ristoro e servizi socio-sanitari durante i caldi mesi estivi. Nell’estate del 2024 sono stati raggiunti dalle attività del progetto Oasi oltre 300 persone e formati 32 volontari; 175 persone hanno partecipato ai corsi svolti nel centro refrigerato e oltre 100 donne e uomini hanno usufrutto del servizio navetta per il trasferimento dalla sede del Comitato CRI dell’Area Sud Milanese all’Officina della Salute di Rozzano. “Il centro di raffrescamento realizzato nell’ambito del progetto ‘Oasi’ rappresenta una risposta innovativa e concreta per mitigare gli effetti delle ondate di calore sulle persone più fragili nelle aree urbane. Alimentarlo con energia solare, grazie all’impianto fotovoltaico realizzato insieme a Edison e Croce Rossa Italiana, significa garantire sostenibilità e continuità al servizio durante i mesi estivi, quando il bisogno di sollievo è più urgente – il commento di Roberto Tasca, Presidente di Banco dell’energia -. Questo progetto pilota conferma l’importanza di coniugare tecnologia e solidarietà per proteggere chi è più fragile, ed è la base per la diffusione di centri simili in altre città italiane”. “L’installazione dell’impianto fotovoltaico rientra nella strategia di Edison di promuovere soluzioni concrete ed efficaci per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, migliorando la qualità della vita delle persone e supportando la resilienza dei territori. Attraverso l’energia solare rendiamo più sostenibile e autonomo un progetto ad alto impatto sociale come il centro di raffrescamento ‘Oasi’, che coniuga innovazione, inclusione e tutela della salute”, ha dichiarato Barbara Terenghi, EVP Sustainability di Edison. “Attraverso il progetto ‘Oasi’ abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti nei confronti della cura della persona e del supporto alle fasce più vulnerabili della popolazione. La realizzazione di un centro di raffrescamento, il primo della CRI, ci ha permesso di garantire un presidio sicuro a chi soffre particolarmente gli effetti del caldo. Ringrazio Edison e Banco dell’energia per questa iniziativa che, da oggi, è anche sostenibile in virtù dell’installazione di un apposito impianto ad hoc ad alimentarla”, ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.

Ambiente, la Ue investe 1 miliardo per la pesca sostenibile e la tutela degli oceani

L’Unione europea investirà 1 miliardo di euro in 50 progetti in tutto il mondo che promuovono la sostenibilità ambientale delle zone marine. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla Conferenza sugli Oceani delle Nazioni Unite in corso a Nizza. “Aiuteremo a promuovere la pesca sostenibile in Tanzania, a rigenerare le foreste di mangrovie e le loro filiere naturali in Guyana e a proteggere i coralli e le fanerogame che sostengono il 20% degli stock ittici mondiali”, ha detto von der Leyen. La presidente della Commissione ha affermato che “un terzo del finanziamento di 1 miliardo di euro annunciato oggi è destinato alla ricerca e ai progetti scientifici”. Durante la sessione plenaria della Conferenza, nella mattinata, von der Leyen ha annunciato che l’Ue sosterrà l’idea di alcuni Paesi, tra cui la Francia, di lanciare un’iniziativa di osservazione degli oceani. Il progetto, ha spiegato, si baserà sull’utilizzo di migliaia di sensori in tutto il mondo che aiuteranno nel monitoraggio delle questioni legate all’inquinamento, alla navigazione, ai rischi per le comunità costiere e per la biodiversità. “Grazie alle più recenti tecnologie e alla raccolta di dati, saremo in grado di fare previsioni molto accurate sull’oceano”, ha affermato. “Condivideremo le nostre ricerche con i nostri partner, perché l’Europa crede che le conoscenze sullo stato del nostro pianeta debbano essere condivise e messe a disposizione del mondo”, ha detto ancora.

Nhood Services si rafforza con due nuovi ingressi nel dipartimento di Capital Markets

Nhood Services Italy (“Nhood”), società internazionale di soluzioni immobiliari specializzata nel commercial real estate e nella rigenerazione urbana, rafforza il team di Capital Markets in Italia annunciando due nuove nomine strategiche: Dario Ferraina, Capital Markets Director e Marco Fuggetta, Capital Markets Manager. In particolare, Dario Ferraina guiderà il team italiano operando in stretta sinergia con il team globale, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle attività di Nhood sul mercato dei capitali, in linea con la strategia di crescita dell’azienda. Al suo fianco, Marco Fuggetta opererà a supporto delle iniziative del dipartimento. Entrambi riporteranno alla squadra Capital Markets Global, guidata da Federico Valentini, Global Head of Capital Markets. La divisione Capital Markets di Nhood supporta i clienti nella definizione delle strategie più adatte ai propri obiettivi di investimento, affiancandoli in operazioni di acquisizione e dismissione di asset, nella strutturazione di operazioni finanziarie e nel reperimento delle risorse necessarie, siano esse strumenti di equity o di debito.

 

Maria Cristina Carlini

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