La giornata
Rimbalzo ad aprile per le costruzioni, verso ok alla sesta rata Pnrr
- L’Istat dice per la produzione +2,3% su marzo e +10,5% sull’anno
- La task force Ue conclude la missione in Italia sul Pnrr, Fitto soddisfatto
- Acea avvia un impianto fotovoltaico in Sicilia con potenza di 28 Mw, tra i più grandi dell’isola
- L’assemblea di Cassa Depositi e Prestiti rinvia al 27 giugno le nomine dei vertici
Sorpresa d’aprile: ripartono le costruzioni dopo le deboli performance dei due mesi precedenti e su base annua l’aumento è da record. Dopo quattro giorni, si è conclusa la missione della delegazione della Commissione europea sul Pnrr. Il ministero guidato da Raffaele Fitto traccia un bilancio positivo in vista del via libera alla sesta rata. Sul fronte della transizione energetica, Acea prosegue nella crescita del fotovoltaico con l’avvio di un nuovo impianto in Sicilia. Ancora una settimana per decidere le nomine del vertice di Cdp, l’assemblea si è aggiornata al 27 giugno.
Rimbalza la produzione nelle costruzioni ad aprile. A sorpresa. I dati diffusi dall’Istat registrano una ripartenza dopo due mesi di flessione e una crescita che si rafforza su base annua. L’indice destagionalizzato aumenta del 2,3% rispetto a marzo mentre su base tendenziale registra un incremento del 21,0%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 10,5% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di aprile 2023). Su base trimestrale la dinamica congiunturale resta negativa: nella media del trimestre febbraio – aprile 2024 la produzione nelle costruzioni diminuisce dell’1,2% nel confronto con il trimestre precedente. Nella media dei primi quattro mesi del 2024, l’indice grezzo aumenta del 10,5%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce dell’8,7%. I dati di aprile allontano, al momento, le nubi di un rischio di una gelata di primavera con lo stop al Superbonus. Preoccupazione, questa, sollevata dai dati di febbraio e marzo, che avevano registrano un calo mensile, rispettivamente del 3% e dell’1,6%. Anche la dinamica di crescita tendenziale, in questi due mesi, era stata meno sostenuta, solo +7,4% e +4,3%, rispetto ai mesi precedenti dal ritmo a doppia cifra (gennaio 2024 aveva registrato l’aumento tendenziale più alto, 13,3%, da dicembre 2022). Eurostat mercoledì ha pubblicato i dati preliminari della produzione nelle costruzioni di aprile ma diversi Paesi mancavano all’appello e, tra questi, l’Italia. Nel panorama europeo, le costruzioni italiane appaiono più toniche rispetto ai segnali di debolezza mostrati dal calo congiunturale dello 0,2% sia nell’area euro che nella Ue e alla flessione tendenziale dell’1,1% e dello 0,9%. Su base annua, l’indice è tra più elevati, considerando che i maggiori aumenti si sono registrati in Ungheria (+15,6%) e Romania (+13,2%).
La task force Ue conclude la missione in Italia sul Pnrr, verso a ok a sesta rata
Missione conclusa per la task force Ue per il monitoraggio dello stato di avanzamento del Pnrr dell’Italia. Una visita che si è chiusa “positivamente” e che sembra così preludere al via libera di Bruxelles alla sesta rata del Piano. Dopo quattro giorni di lavoro, è il ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, a tracciare un bilancio del confronto a tutto campo che si è svolto tra la delegazione Ue e il Governo e le istituzioni italiani. “Al termine di quattro intense giornate di incontri istituzionali e di sessioni tecniche di lavoro, coordinate dalla Struttura di missione Pnrr, con la partecipazione attiva dei ministeri, delle organizzazioni sindacali, di Confindustria, delle rappresentanze degli enti locali e di tutte le istituzioni preposte, la delegazione della Commissione europea ha preso atto dell’impegno profuso, dal Governo italiano e da tutte le Amministrazioni titolari degli interventi, nell’attuazione delle misure previste dal Piano”, ha riferito, in una nota, il ministero guidato da Raffaele Fitto. “Nel corso dei costruttivi e proficui incontri congiunti, è stato dedicato un focus specifico ai target ed alle milestone in programma nel 2024, anche in vista della prossima presentazione della sesta richiesta di pagamento, attualmente in fase di verifica e rendicontazione finale”. La visita, sottolinea il ministero, “si è tenuta in un clima di fattiva collaborazione tra gli enti preposti, che, all’interno della Sale Polifunzionale e Monumentale di Largo Chigi, hanno partecipato ad oltre quaranta tavoli di lavoro, fornendo tutte le informazioni richieste dai tecnici Ue”. Nel dettaglio sono stati illustrati gli importanti obiettivi in relazione all’avanzamento delle riforme della giustizia, della riduzione dei tempi di pagamento, della normativa in materia di contratti pubblici e della pubblica amministrazione, che prevede interventi trasversali, nelle varie missioni del Piano, finalizzati alla semplificazione ed alla digitalizzazione delle procedure amministrative per il miglioramento dell’efficienza e della competitività del sistema-Paese. Nel corso dei tavoli di lavoro è stato presentato lo stato di attuazione della nuova missione REPowerEU, con particolare riferimento alle principali riforme ed investimenti strategici. Di particolare interesse sono stati gli incontri tecnici-tematici con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione dei territori dell’Emilia-Romagna, Toscana e Marche, con il Commissario straordinario di governo per la bonifica delle discariche abusive e con il sindaco di Roma, in qualità di Commissario straordinario di governo per il Giubileo 2025 e per il progetto Caput Mundi.
Acea avvia un impianto fotovoltaico in Sicilia con una potenza di 28 Mw, è tra i più grandi dell’isola
Prosegue la crescita di Acea Solar (100% ACEA Produzione) nel fotovoltaico con l’entrata in produzione dell’impianto realizzato in Contrada Grotte Alte, nel Comune di Licodia (Catania); con una potenza installata di 28 MW è tra i più grandi della Sicilia. Il parco, sviluppato e costruito interamente da ACEA Solar, è stato realizzato e connesso alla rete di alta tensione nella vicina Stazione Elettrica di Terna. La produzione attesa è di circa 55 GWh/anno, in grado di fornire l’energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuale di circa 20.000 nuclei familiari, evitando l’emissione in atmosfera di 22 mila tonnellate/anno di CO2 rispetto ad una equivalente produzione da fonti fossili.
L’impianto beneficia della remunerazione da parte di Terna per la partecipazione al mercato della capacità. Il parco, che si estende su una superficie di quasi 60 ettari, è stato realizzato con le più avanzate tecniche di installazione prevedendo l’utilizzo di moduli bifacciali e di un sistema ad inseguimento monoassiale, finalizzati a garantire un incremento di produzione dell’impianto a parità di superficie. Il progetto, complessivamente, contribuirà agli obiettivi di transizione energetica del Paese, grazie alla produzione di energia rinnovabile, oltre che alla stabilità della rete.
L’assemblea di Cassa Depositi e Prestiti rinvia al 27 giugno le nomine dei vertici
Bisognerà attendere ancora una settimana per le nomine al vertice di Cassa Depositi e Prestiti. L’assemblea del gruppo, riunitasi ieri in prima convocazione, ha rinviato la decisioni sulla nomina del nuovo consiglio di amministrazione al 27 giugno. Non dovrebbero esserci, comunque, sorprese sul tandem che guiderà Cdp con la conferma di Dario Scannapieco amministratore delegato e di Giovanni Gorno Tempini, indicato dalla fondazioni bancarie per un nuovo mandato alla presidenza. Per il 27 giugno, è convocata anche l’assemblea delle Fs Spa. In questo caso, il vertice sarà completamente rinnovato. Esce Luigi Ferraris, che dovrebbe prendere il timone della nuova Netco di Tim, acquisita dal fondo Kkr, e al suo posto è atteso Stefano Donnarumma, ex ad di Acea e di Terna. Ricambio anche per la presidenza, incarico ricoperto dal 2021 da Nicoletta Giadrossi. I nomi che circolano sono quelli di Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia e di Federmanager, e di due consiglieri di amministrazione Fs Tommaso Tanzilli, e Paolo Bracco. Ma è spuntato anche il nome di Teo Luzi, attuale comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.