Rigenerazione urbana

Rinasce Piazza Augusto Imperatore, una nuova agorà per Roma

08 Giu 2025 di Maria Cristina Carlini

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La luce abbagliante di una calda mattina di giugno rimbalza sul travertino bianco, inonda e avvolge la nuova piazza di Roma. Non una piazza solo rinnovata ma nuova. È questo aggettivo che fa la differenza: racchiude un nuovo inizio tra una storia passata e disvela il presente di Piazza Augusto Imperatore. La storia parla di un luogo che, nel tempo, è diventato senz’anima, isolato e decontestualizzato: non una destinazione ma solo un passaggio e snodo disordinato, anche se a suo modo funzionale, della mobilità con un parcheggio e capolinea di linee di bus che arrivavano dai quartieri periferici; un luogo che era quasi un corpo estraneo nel tessuto del centro storico della capitale. Alla piazza il nuovo complesso museale dell’Ara Pacis di Richard Meier ha dato un nuovo volto e nuova linfa; c’era sempre il richiamo ristoranti storici e di fama internazionale e quello di nuovi locali di tendenza (prima di lasciare il posto all’hotel di lusso di Bulgari) ma la piazza disegnata da Vittorio Morpurgo sviluppata negli anni ‘30 intorno al mausoleo di Augusto, con gli edifici geometrici e razionali che corrono lungo i lati con i loro portici ha offerto un volto metafisicamente freddo e ostico trasmettendo sensazioni estranianti. Per non parlare degli anni in cui la piazza si è trasformata (e qui bisogna dire però finalmente) in un enorme cantiere ma almeno sbocciava una promessa di futuro. E la promessa è diventata presente. Venerdì scorso, 6 giugno, c’è stato il taglio del nastro della nuova Piazza Augusto Imperatore, primo approdo di un cammino cominciato addirittura venti anni fa, frutto di un progetto complessivo di riqualificazione urbana a e di valorizzazione di questo patrimonio, a due passi da via del Corso e nella porzione settentrionale di Campo Marzio, vicino a tutto eppure lontano. Ma la giornata ha segnato un’altra tappa importante: l’avvio della fase finale dei lavori di completamento del restauro del monumento di Augusto, costruito per accogliere le ceneri dell’imperatore Augusto e dei membri della dinastiagiulio-claudia, nella sua lunga storia a partire dal Medioevo il Mausoleo è stato adibito a fortilizio, giardino, anfiteatro e sala per concerti, fino alla sua chiusura e poi a una parziale apertura prima dei lavori.

Un punto di arrivo, dunque, e il via all’ultimo miglio prima della completa restituzione dell’area alla città. Ma bisogna fare prima un passo indietro di quasi venti anni, da quando nel 2006 il gruppo Urbs et Citvitas guidato dall’architetto Francesco Caselli si è aggiudicato il concorso internazionale bandito dalla Giunta Veltroni per la riqualificazione della piazza. “Un progetto che si era impanato ma ci siamo dati l’obiettivo di concluderlo entro questa consiliatura”, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando l’opera. I lavori sono ripartiti nel 2020.  Il cuore del progetto è la piazza ipogea sul lato meridionale dell’area che si sviluppa con due ampie gradinate- l’una verso via di Ripetta, l’altra verso l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso – che mettono in connessione il piano stradale attuale con la quota originaria del Mausoleo, che sarà evidenziata e impreziosita da parte della pavimentazione originale in travertino del I secolo a vista. In questo modo, si restituisce il rapporto che il monumento antico aveva con lo spazio circostante, superando il suo secolare isolamento. Tale sistemazione ha compreso importanti opere infrastrutturali, quali il consolidamento della Chiesa di San Carlo e del pilone che la collega a San Giacomo, l’adeguamento della rete fognaria e la realizzazione di un impianto di sollevamento che garantisca il controllo idrico o del complesso. È stato inoltre aggiunto un ampio spazio a uso caffetteria/info point all’estremità meridionale della piazza. La durata dei lavori, realizzati dall’impresa Pasqualucci, è stata determinata anche dagli importanti rinvenimenti archeologici, quali strutture tardo-antiche, lacerti di mosaico, un cippo pomeriale e una pregiata testa di divinità femminile in marmo, che troveranno collocazione nello stesso monumento e saranno parte integrante del racconto della storia e delle vicende dell’edificio.

Da venerdì sono ripartiti, sotto la direzione tecnica della Sovrintendenza capitolina dei Beni culturali con  il contributo della Fondazione Tim, i lavori di completamento del restauro e della musealizzazione del Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare conosciuto del mondo antico. Intervento atteso da tempo – la conclusione della prima fase risale al 2019 – che grazie all’interesse e all’impegno di Roma Capitale, ha potuto prendere avvio con il bando di gara pubblicato a dicembre 2023. I lavori, sul progetto di Rem Koolhaas, consistono nella realizzazione di opere di completamento e finitura degli ambienti interni (concamerazioni trapezoidali, corridoio di ingresso e anello interno), di restauro della cella funeraria e di installazione degli impianti (elettrici e di illuminazione, di videosorveglianza e riscaldamento). Un nuovo percorso di visita sarà ricavato all’interno sondell’area verde anulare, i cui cipressi – ormai in cattive condizioni – saranno sostituiti con nuovi esemplari. Sarà inoltre aggiunto un collegamento pensile tra via dei Pontefici e la quota dell’ex cortile di Palazzo Correa, che costituirà un significativo elemento di connessione funzionale tra il Mausoleo e il tessuto urbano che lo inglobava fino al secolo scorso. Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata al tema dell’equilibrio termo-igrometrico delle strutture, minimizzando l’impatto delle apparecchiature destinate a regolare temperatura e umidità interna. L’obiettivo è quello di garantire livelli minimi di comfort ambientale per i fruitori degli spazi musealizzati senza alterare il regime ottimale per la conservazione delle strutture storiche e delle loro superfici. Avanzano, intanto, i lavori del lotto funzionale che comprendono la riqualificazione dell’anello esterno circostante il Mausoleo, con la realizzazione di “piazze d’affaccio” sistemate a verde alla quota urbana contemporanea e di ambienti e percorsi di visita alla quota archeologica, nonché la realizzazione di una nuova passerella pedonale di accesso al Mausoleo dalla strada (fronte nord) al primo livello del monumento. La conclusione è prevista entro il 2025.

Complessivamente, ammonta a 35 milioni di euro la spesa totale per la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore in tre lotti. I fondi sono principalmente di provenienza comunale (28 milioni), a cui si affiancano stanziamenti dei privati: Fondazione Tim (6 milioni) e Bulgari (700 mila euro, in due tranche da 500 e 200 mila euro). Il primo lotto di lavori terminati oggi ammonta a 12,2 milioni di euro, il secondo lotto che e’ in corso e terminera’ alla fine del 2025 e’ da 4,9 milioni, il terzo lotto avviato oggi, per essere concluso nel 2026, e’ da 7,2 milioni. I lavori di quest’ultima fase avranno una durata prevista di 18 mesi, per un importo totale di € 7.190.000. La Fondazione TIM ha contribuito e contribuisce a questo progetto con uno stanziamentocomplessivo di 6 milioni di euro, realizzando così il più importante impegno in ambito culturale dalla sua nascita. Nell’ambito di questo contributo è stata anche possibile la realizzazione del documentario ‘Il Mausoleo di Augusto – Memory for the future’, per ripercorrerne la storia intrecciandola con la vita e l’ascesa al potere del primo imperatore di Roma disponibile sul canale YouTube di Sovrintendenza e a breve anche su TimVision.

Il battesimo della nuova piazza e l’avvio dei lavori del Mausoleo è avvenuta con la folla delle grandi occasioni: oltre al sindaco Gualtieri, il padre del progetto Caselli, il sovrintendente di Roma Capitale Claudio Parisi Presicce, la presidente della Fondazione Tim e di Tinm Alberta Figari. Terminata la cerimonia, sotto la stecca del sole, i primi gruppi di turisti si sono appropriati della piazza.  Un segno propizio, si spera, di questo inizio della nuova agorà della Capitale.

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