Coima: al via il nuovo piano 2025-2027, obiettivo 15 miliardi di Asset under management
Coima archivia il 2024 – anno in cui ha celebrato il cinquantesimo anno dalla sua fondazione – all’insegna di risultati in crescita e traccia la rotta per i prossimi tre anni con un piano incentrato su una progressiva diversificazione degli investimenti che fissa l’obiettivo di 15 miliardi di asset under management. Al varo del nuovo piano, come emerge dai risultati approvati dal cda, Coima Sgr, leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali – controllata da Coima Holding, arriva dopo aver chiuso lo scorso bilancio d’esercizio con un totale consolidato atteso dei ricavi operativi pari a 72,3 milioni, con una crescita del 14%, di cui 45 milioni da commissioni (+11%) di competenza Coima Sgr. Cresce la redditività: l’ebitda consolidato atteso e’ pari a 22,3 milioni (+16%), di cui 16,7 milioni riferibili a Coima Sgr (+12%), 4,9 milioni (+23%) di competenza di Coima Rem e 0,8 milioni (+45%) di Coima Ht. L’utile netto consolidato atteso a livello di Coima Holding e’ pari a 15,1 milioni, di cui 12 milioni (+2%) di competenza di Coima Sgr e 3,3 milioni (+12%) di competenza di Coima Rem. Dal punto di vista patrimoniale, il Gruppo ha una posizione finanziaria consolidata netta ampiamente positiva pari a 62,4 milioni (+4%), con una liquidita’ pari a 55 milioni (+9%), di cui 44 milioni di competenza di Coima Sgr, 8,8 milioni di competenza di Coima Rem e 0,7 milioni di competenza di Coima Ht. Il patrimonio netto di Gruppo e’ atteso pari a 76,2 milioni (+2%). L’Asset Under Management lordo è pari a 10,6 miliardi (+9% anno su anno) anche per effetto di quattro nuovi fondi (+12% anno su anno) e due nuove Sicaf (>100% anno su anno) in gestione nell’esercizio 2024, dato che si confronta con un AUM lordo stabilizzato pari a 13,2 miliardi. Coima Sgr si qualifica come “Gestore significativo” avendo superato la soglia dimensionale in termini di patrimonio netto gestito stabilita dal Regolamento Banca d’Italia del 5 dicembre 2019. Il patrimonio gestito dalla Società è costituito da 180 immobili per oltre 1,4 milioni di mq, con oltre il 90% del patrimonio investito su progetti opportunity e core plus. Il patrimonio in gestione risulta molto resiliente e solido nelle performance storiche (+16% IRR per i fondi a valorizzazione e +7% IRR per i fondi a reddito). La base investitori del patrimonio è in crescita nel corso dell’esercizio 2024 e diversificata come evidenziato dalla suddivisione geografica e per tipologia di investitore.
Forte di questi risultati, Coima ha fissato la strategia e i target per il triennio 2025-2027 con il nuovo piano approvato al cda. La società metterà in campo policy di investimento mirate a colmare i gap di mercato originati dai processi di transizione attualmente in corso – socio-demografico, energetico e tecnologico – generando un impatto positivo e misurabile per la comunità, tramite l’adozione di un approccio “Impact” in grado di unire le diverse accezioni di rendimento: finanziario, economico, ambientale e sociale. In particolare, il piano di sviluppo programmato da Coima si focalizza su strategie programmatiche dedicate alla rigenerazione urbana e alla valorizzazione degli immobili volte al perseguimento della neutralità carbonica; prevede una crescita organica con una maggiore diversificazione per asset class, su strategie di prodotto ben identificate e guidate dal gap tra domanda e offerta nelle varie asset class, come il gap abitativo riconducibile alla transizione socio-demografica, i gap di performance energetica e di capitali generati dalla transizione ecologica e, infine, i gap digitali e di mobilità legati alla transizione tecnologica. In termini di diversificazione geografica sono in fase di approfondimento le prime strategie di investimento a livello paneuropeo. A spiegarlo è stato l’amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, presentando ieri i risultati del gruppo: “realisticamente entro fine estate verranno messe a punto, grazie anche a partner internazionali, uno asiatico e uno statunitense, e poi inizierà la fase di raccolta”. Intanto, ha riferito, “negli ultimi sei mesi abbiamo incontrato un centinaio di investitori nei diversi continenti che nel complesso rappresentano oltre 13 mila miliardi di capitale”.
Con il nuovo piano, Coima punta a consolidare la leadership nei progetti a uso misto su scala urbana e negli uffici, concentrandosi su asset prime ben posizionati, con una concentrazione nel mercato e nei segmenti più liquidi in termini di domanda dei conduttori, nei quartieri più resilienti e negli asset migliori della categoria, con contestuale e progressiva diversificazione delle asset class e aumento della raccolta di capitali e degli investimenti nel settore living, logistico e data center, anche attraverso una crescente specializzazione ottenuta grazie a partnership industriali e nuovi prodotti complementari alla piattaforma di offerta del Gruppo, come i fondi di direct lending e quelli nature based. Lo sviluppo di questa strategia consentirà una crescita organica della Società in termini di masse gestite, fino a 15 miliardi di AUM stabilizzati nel caso target del piano triennale, anche attraverso una nuova raccolta di capitali per 3,3 miliardi (1,7 miliardi nel caso base) e investimenti complessivi per circa 5 miliardi (oltre 3 miliardi nel caso base).
Tra i dossier aperti c’è quello relativo agli extracosti del Villaggio Olimpico per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. “Si è completata l’istruttoria da parte del Comune, soggetto incaricato, e adesso siamo in attesa che ci comunichino qual è la valutazione che hanno fatto dall’evidenza dcoumentaria che è stata data e di conseguenza come vorranno rispondere in maniera concreta”, ha detto Catella.