IL VOLANO DELL'AMERICA'S CUP 2027

Bagnoli, un nuovo VOLTO per l’area dell’ex Italsider alle porte di Napoli: progetto da 1,2 miliardi con un nuovo affaccio sul mare, la Città della Scienza, il Marine Farm e il Polo tech dell’Ambiente

15 Mag 2025 di Nicola Pini

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Bagnoli, un nuovo VOLTO per l’area dell’ex Italsider alle porte di Napoli: progetto da 1,2 miliardi con un nuovo affaccio sul mare, la Città della Scienza, il Marine Farm e il Polo tech dell’Ambiente

Vale 1,2 miliardi di euro il progetto di bonifica, riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli, l’enorme sito da 250 ettari dell’ex Italsider alle porte di Napoli che attende da più di trent’anni un riscatto ambientale e urbanistico. L’annuncio ieri da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che l’America’s Cup del 2027 si terrà nelle acque della grande città campana, riaccende i riflettori sulla ricucitura di una profonda ferita nel territorio: quella inferta a una zona di enorme pregio naturalistico e paesaggistico da insediamenti industriali a forte impatto inquinante, che le classi dirigenti locali e nazionali non sono state poi in grado di ricucire dopo la chiusura definitiva dell’acciaieria, avvenuta nel lontano 1992. “L’organizzazione dell’America’s Cup a Napoli – ha affermato Meloni consentirà tra l’altro di accelerare l’imponente piano di riqualificazione e rigenerazione avviato dal governo per trasformare l’area di Bagnoli in un moderno polo turistico, balneare e commerciale”.

In due anni di tempo “la più rilevante operazione integrata di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana in Italia e tra le più importanti in Europa”, come la definisce Invitalia, il soggetto pubblico attuatore dell’operazione dal 2015, non potrà certo essere conclusa. E del resto la gara velistica è un evento transitorio di poche settimane, durante le quali Bagnoli sarà solo un temporaneo approdo per le squadre in competizione. Ma come ha spiegato ieri Gaetano Mandredi, sindaco di Napoli e commissario straordinario dell’intero progetto, il sito sarà “un’anteprima concreta di ciò che quest’area potrà diventare al termine del processo di rigenerazione urbana”. Nel 2027 mentre le gare si svolgeranno nello specchio d’acqua davanti al lungomare elegante di Napoli, tra Castel dell’Ovo e Posillipo, “Bagnoli ospiterà le basi dei team sfidanti in un’area strategica sulla quale il governo ha scelto di investire con decisione per restituirla finalmente alla città e ai cittadini”. L’intenzione è dunque quella di trasformare la maggiore competizione velistica internazionale in un acceleratore e in un vincolo attuativo del progetto di bonifica/riqualificazione e mostrare nel contempo le potenzialità future del sito.

Il rilancio di Bagnoli ha subìto un nuovo impulso negli ultimi anni, operazione disciplinata da un decreto legge del 2014 che prevede, tra le altre cose, una specifica governance (Commissario, Cabina di regia e soggetto attuatore, che è proprietario dell’area) con il compito di attuare il Programma di Risanamento ambientale e di rigenerazione urbana del sito dichiarato “Area di rilevante interesse nazionale”, a causa delle condizioni di estremo degrado ambientale in cui versa. Obiettivi del Programma, ispirato ai principi della sostenibilità ambientale, energetica e idrica, sono la bonifica e il risanamento ambientale delle aree a terra e dell’area marina, la realizzazione delle infrastrutture di interne al sito (trasporti, energia, sistema idrico) e la rigenerazione urbana dell’area, con nuovi insediamenti abitatavi, culturali, turistici, sportivi, un parco urbano e una più ampia zona verde con riforestazione per 120 ettari. Si prevede la realizzazione di un nuovo affaccio sul mare, che tornerà balneabile, della Città della Scienza, valorizzata dalla costruzione del New Science Center, del nuovo Marine Farm, centro di ricerche in biotecnologie marine, e di un Polo tecnologico dell’Ambiente. Il nuovo assetto urbanistico dell’area è stato definito all’interno di un masterplan, all’esito del concorso internazionale di idee Bagnoli UrbaNature. Il progetto vincitore “Balneolis e la nuova stagione felix” è firmato dalla studio di architettura romano Bargone Associati.

L’ultima riunione della cabina di regia si è tenuta il 12 marzo scorso, presente tra gli altri il Ministro per gli Affari Ue, il Pnrr e le Politiche di Coesione Tommaso Foti.I finanziamenti per il rilancio arrivano infatti dai fondi europei (cicli 2014-20 e 2021-27). “Prosegue il virtuoso percorso istituzionale avviato e dopo decenni di attese – si è affermato in quella occasione – l’intera area sta cambiando volto, con i primi abbattimenti, le bonifiche e i primi usi temporanei. L’obiettivo è restituire al più presto Bagnoli ai cittadini, rendendo accessibili il parco urbano, le aree verdi e le infrastrutture necessarie al suo sviluppo». Negli stessi giorni la società milanese Greenthesis annunciava “l’intervenuto avvio delle operazioni di bonifica presso l’area di rilevante interesse nazionale di Bagnoli-Coroglio (Na), un intervento cruciale nell’ambito di uno dei più estesi e significativi programmi nazionali di risanamento ambientale, volto alla riqualificazione di un’area storicamente segnata dall’inquinamento derivante dalle passate attività industriali”. Operazione partite con la demolizione dei “capannoni Morgan”, passaggio preliminare l’avvio della bonifica vera e propria. Le attività “permetteranno il risanamento dei suoli attraverso metodologie di bonifica altamente efficienti e rispettose dell’ambiente”, assicura Greenthesis. Negli anni scorsi era già stato avviato e chiuso cantiere di rimozione dell’Eternit. Mentre per quanto concerne la colmata a mare (l’area lungomare contaminata dagli scarti industriali) la Cabina di regia ha deciso che non dovrà necessariamente essere tutta asportata, ma potrà rimanere in loco tombandola, in modo da ridurre, oltre ai costi, le emissioni inquinanti per lo smaltimento.

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