RIGENERAZIONE
A Roma 11 progetti e 60 milioni di euro per cambiare il volto dello storico Rione Testaccio
Dall’aumento dello spazio pedonale al riassetto delle strade, passando per l’aumento di parcheggi e delle alberature: grazie ad un progetto di quasi 60 milioni di euro uno dei rioni più storici di Roma è pronto ad essere ridisegnato per diventare più vivibile, green e inclusivo. Dopo anni di dibattiti e proposte il Masterplan per la riqualificazione del quartiere, redatto dal dipartimento di architetture e progetto della Sapienza e dal dipartimento di architettura di Roma Tre, è approdato in giunta capitolina con undici progetti
IN SINTESI
Testaccio cambia volto. Dall’aumento dello spazio pedonale al riassetto delle strade, passando per l’aumento di parcheggi e delle alberature (480 in più): grazie ad un progetto di quasi 60 milioni di euro uno dei rioni più storici e amati di Roma è pronto ad essere ridisegnato per diventare più vivibile, green e inclusivo.
Dopo anni di dibattiti e proposte nel Masterplan, di oltre 100 pagine, per la riqualificazione del quartiere ‘più romano’ di Roma, redatto dal dipartimento di architetture e progetto della Sapienza e dal dipartimento di architettura di Roma Tre, sono stati delineati tutti gli interventi strutturati, ben 11 progetti, che consentiranno al rione di raggiungere obiettivi legati della sostenibilità ambientale e di affrontare le sfide dettate dai cambiamenti climatici. Il documento è approdato in giunta capitolina il 15 maggio.
L’arcipelago pedonale, via Galvani e gli interventi all’ex Mattatoio

Si parte dalla progettazione di un “arcipelago pedonale”, da realizzare con una spesa di circa 5,5 milioni di euro con cui riqualificare i marciapiedi, introdurre aiuole verdi, inserire filari alberati, migliorare illuminazione pubblica e smaltimento delle acque meteoriche e realizzare parcheggi a raso, rigorosamente con materiali permeabili. Obiettivi coerenti con il progetto di creare un’isola ambientale, anche attraverso la pedonalizzazione di via Vanvitelli. È stimato possa avere un costo di 4,6 milioni di euro la sistemazione degli spazi interni all’ex Mattatoio, con riqualificazioni delle aree verdi esistenti, compreso il giardino Ararat, la depavimentazione, l’introduzione di alberature e la rimozione delle barriere di separazione tra i diversi ambiti del Mattatoio.
Ma non è tutto. Perché restano anche altri interventi sul lato del rione che guarda verso l’ex mattatoio, già al centro di un gigantesco cantiere diffuso per la rigenerazione dei padiglioni, che si concluderà nel 2026. Gli interventi su questo versante partiranno in una seconda fase. Via Galvani, ad esempio, diventerà una promenade ciclopedonale grazie a una riconfigurazione della sezione stradale. Qui sarà anche eliminata la stazione di servizio e al suo posto nascerà una piazzetta attrezzata. Su largo Giovanni Marzi, lo stradone tra il mattatoio e ponte Testaccio, sarà realizzato quello che viene chiamato il “giardino tiberino”, un percorso naturalistico lungo il fiume grazie alla rinaturalizzazione degli argini.
Largo Frisullo

Sul lato opposto, a largo Dino Frisullo, l’attuale parcheggio sterrato usato dai frequentatori delle discoteche e da quelli della Città dell’Altra Economia diventerà un bosco ombreggiato, usato per contrastare le isole di calore, con l’introduzione di filari alberati, sanpietrini e materiali drenanti nell’area di posteggio delle auto.
Da Piazza dell’Emporio al Villaggio Globale

Da piazza dell’Emporio partiranno nuovi percorsi fino al cuore del rione. Nel Masterplan è previsto anche un intervento finalizzato a ridisegnare lo spazio pubblico di piazza dell’Emporio, con la realizzazione di un nuovo affaccio con discesa sul Ponte Sublicio, (1,68 milioni di euro); l’ampliamento del marciapiede in corrispondenza dell’ingresso dell’ex Mattatoio e la riorganizzazione della sede stradale di Ponte Testaccio in modo da accogliere percorsi ciclopedonali (costo stimato 2,35 milioni di euro); la pedonalizzazione del lungotevere Villaggio Globale, con relativa depavimentazione e messa a dimora di nuove alberature.(1,6 milioni di euro).
Campo Testaccio

L’opera simbolo del piano sarà, sicuramente, la storica riapertura di Monte Testaccio, la collina artificiale nata circa duemila anni fa come discarica dei cocci delle anfore romane rotte durante il loro trasporto via mare. E poi portate in città sulle navi che risalivano il Tevere. La riqualificazione del primo stadio dei giallorossi, Campo Testaccio, è una sorta di ciliegina sulla torta: dopo più di 50 anni di degrado, quello che un tempo era lo storico stadio della Roma tornerà, dunque, a vivere diventando un moderno centro sportivo polifunzionale, con un campo da calcio e una palestra. Sul monte nascerà un nuovo parco pubblico, attraverso interventi di messa in sicurezza e nuovi percorsi. È previsto anche un ascensore inclinato e sarà costruita una nuova rampa di accesso nei pressi della vicina fontana del Boccale.
L’operazione, la più costosa visto che s’ipotizza una spesa di oltre 16 milioni di euro, prevede di incrementare la dotazione di posti auto (200 parcheggi) resa possibile dalla parziale demolizione di “borgo Caselli” dove insistevano laboratori, autorimesse, magazzini. L’area verrebbe riqualificata anche con l’introduzione di un “parco boschivo”.
Monte de’ Cocci

Costerebbe invece circa 5 milioni di euro il recupero di Monte de’ Cocci. La sua riqualificazione ed apertura al pubblico, si legge nel dossier, “ha un ruolo prioritario e fondamentale nel quadro complessivo del processo di riqualificazione del Rione. Il Parco offre di certo, anche nel suo stato attuale, un significativo contributo di carattere ecologico e ambientale, come fulcro naturalistico che dialoga e si contrappone con quello del Tevere”. L’idea è però quella di rendere fruibile questa ricchezza, aprendo nuovi ingressi, creando rampe che lo rendano più accessibile, lavorando anche sulla copertura arbustiva ed erbacea. Altri interventi riguardano via Galvani e via del Campo Boario, con un ampliamento della sede pedonale e creazione di aree di sosta, l’inclusione di una ciclabile, la creazione di una prateria fiorita.
Il nuovo boulevard urbano di Via Zabaglia e il viale del Campo Boario

Anche via Zabaglia, che si trova proprio sotto il monte, cambierà faccia, trasformandosi in un boulevard urbano che interseca via Galvani e unisce molti interventi proposti dal Masterplan. Sarà ampliata la superficie della strada, con integrazione della pista ciclabile, e verranno piantumati diversi alberi, dal tratto nord fino alle mura, creando una vera e propria porta di accesso al monte de’ Cocci. Gli interventi sul quadrante attorno alla collina si completeranno, poi, con la riapertura di Campo Testaccio e con la creazione di un parco lineare lungo le mura Aureliane, su viale del Campo Boario. Qui sarà realizzata una prateria spontanea, a bassa richiesta idrica per meglio proteggere le stesse mura dall’umidità.
La Piramide Cestia

A soli 200 metri di distanza ecco la piramide Cestia. Qui l’intenzione dell’amministrazione è quella di ricucire e rendere maggiormente fruibili i monumenti di Porta San Paolo e della Piramide, attraverso la creazione di quello che è stato definito un “arcipelago naturale”.
Un intervento destinato a rivoluzionare la percezione del monumento e di tutto il piazzale, oggi letteralmente invaso dal traffico. Il masterplan, in questo caso, prevede la pedonalizzazione di via Persichetti e la nascita di una piazzetta. L’obiettivo è ridurre l’attuale e complicato sistema rotatorio, restituendo visibilità pedonale alla Porta San Paolo e alla Piramide.
“Due elementi di rilievo per la mobilità cittadina – fa notare Odisseaquotidiana – il prolungamento dell’archeotram a piazzale dei Partigiani, con la contestuale soppressione dell’anello esistente davanti la metro Piramide; la soppressione del capolinea bus di piazzale Ostiense, che dovrà essere necessariamente ricollocato. Piace di più la pedonalizzazione integrale del piazzale davanti la stazione della ferrovia Roma-Lido. Solo dopo il varo della delibera – spiega il collettivo di blogger – sarà possibile valutare con maggior dettaglio il progetto che promette di riqualificare una delle zone maggiormente trascurate del Centro Storico”.