RIGENERAZIONE
Demanio, all’aeroporto di Ciampino un nuovo hangar sostenibile per gli archivi del MIT
L’Agenzia del direttore Alessandra dal Verme ha consegnato al Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti un capannone di 3mila mq, in disuso da anni, da destinare ai nuovi archivi, ora dislocati in diversi immobili della Capitale. Un intervento di ristrutturazione e adeguamento normativo, che ha trasformato, con un investimento di circa 4,5 milioni di euro, il vecchio “Hangar 159”, originariamente adibito a officina per la riparazione di motori e parti meccaniche degli aeroplani, in un edificio moderno e sostenibile
IN SINTESI
Nell’aeroporto Pastine di Roma Ciampino, nell’ex Hangar 159, sorgeranno gli archivi del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti.
L’Agenzia del Demanio ha, infatti, consegnato al Mit un capannone di 3mila mq, in disuso da anni, da destinare, appunto, ai nuovi archivi. Un intervento, questo, di riqualificazione che ha richiesto un investimento di circa 4,5 milioni di euro.
Il Ministero, nell’ambito delle attività di razionalizzazione per l’utilizzazione degli immobili dello Stato, lascerà quindi, gli immobili demaniali di via Monzambano e di via dell’Arte, con il conseguente trasferimento degli archivi situati in via Monzambano e di parte di quelli via Nomentana, appunto, nell’hangar 159.
L’immobile
L’immobile, denominato “Hangar 159” e realizzato tra gli anni ’60 e ’70, era originariamente adibito a officina per la riparazione di motori e parti meccaniche degli aeroplani. Si trova, infatti, lungo via Mario Mameli, nell’area sud-est del comune di Roma, a ridosso ed esternamente al Grande Raccordo Anulare, sul lato nord della via Appia Antica e attiguo al confine con l’aeroporto di Ciampino.
In disuso da anni, il capannone è stato rifunzionalizzato e riqualificato in chiave moderna e sostenibile dall’Agenzia del Demanio.
La superficie destinata ad archivi è di 2.400 mq e prevede circa 40 km lineari di conservazione documentale.
Il progetto

Un progetto, questo, che ha previsto la riqualificazione dell’hangar e la realizzazione di volumi interni che caratterizzano le diverse destinazioni d’uso relativi ai processi di archiviazione. Gli aspetti della sicurezza antincendio richiamano i più moderni sistemi di safety engineering.

Le scelte architettoniche sono mirate al rispetto dell’organismo edilizio, con la conservazione degli ampi spazi e l’illuminazione naturale proveniente dalla copertura a shed originaria, valorizzando i materiali più comuni come cemento e acciaio. Prevista, poi, una separazione dei flussi e dei percorsi pedonali e meccanizzati, con le aree di archiviazione al piano terra e gli spazi destinati agli uffici e servizi al piano superiore. Gli interventi relativi all’isolamento termico, al consumo energetico e all’utilizzo di tecnologie innovative hanno permesso di ottenere per l’edificio la qualificazione NZeb (Nearly Zero Energy Building).