LE PAROLE ALL'ASSEMBLEA ANCE
Salvini: entro luglio un testo sulla RIGENERAZIONE urbana
Da condividere con Ance e Mase. Poi diversi annunci e rivendicazioni sui primi diciannove mesi a Porta Pia. Ieri mattina, intanto, l’accordo con la Regione Lazio per sbloccare oltre 53 milioni di euro da fondi inutilizzati per il recupero delle abitazioni.
IN SINTESI
Poco più di venti minuti, tante rivendicazioni, accuse all’Unione europea e qualche annuncio. Le conclusioni di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, all’assemblea annuale dei costruttori edili (Ance) non infiammano la platea ma restituiscono qualche spunto per le settimane e i mesi a venire. Uno su tutti, il testo da condividere con Mase (il ministero dell’Ambiente guidato da Pichetto) e Ance sulla rigenerazione urbana.
Rigenerazione urbana, presto un testo
“Il testo unico dell’edilizia, il decreto casa, il piano casa [citato anche dal neopresidente di Confindustria Emanuele Orsini nella sua brevissima introduzione], la rigenerazione urbana li abbiamo scritti e li stiamo scrivendo a più mani. Ritenetevi – ha annunciato Salvini all’Ance – non convocati ma invitati insieme agli amici del Mase già a luglio perché entro la fine dell’estate voglio partire con un testo condiviso con le associazioni sulla rigenerazione urbana”.
Per il ministro e vicepremier “è fondamentale la manutenzione ordinaria, e non sempre c’è stata”. L’esempio citato è quello del modello Genova introdotto per accelerare la ricostruzione del ponte Morandi “dove evidentemente qualcuno non ha fatto quello che doveva fare”.
Salvini risponde all’Ance: guardo al 2032. Il Green Deal è un suicidio
Però, “è fondamentale anche pensare in grande”. Sono diversi i riferimenti al 2032 come orizzonte temporale di lavoro sulle grandi opere. “Vuol dire che Roma cambierà volto con la metro C, il primo treno che unisce Fortezza Bolzano a Insbruck. Vuol dire attraversare in pochi minuti il ponte sullo Stretto. Una rivoluzione come fu l’autostrada del Sole”.
E’ la risposta a quanto sottolineato da Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, nella relazione di apertura. “Dagli anni 2000 in poi, però, è arrivata la paura del futuro. Ci siamo convinti che l’unica strada possibile da percorrere per il futuro fosse quella dei tagli. Poi finalmente a partire dal 2017 c’è stata la creazione di una strategia pluriennale, che ha stanziato quasi 150 miliardi di euro fino al 2034, dei quali il 70% per opere pubbliche. Un modo per blindare il bilancio dello Stato per il futuro e recuperare le gravi conseguenze degli anni di crisi. Un progetto che però è stato ridimensionato per fare fronte, ancora una volta, alle continue emergenze. Esattamente l’opposto dell’obiettivo che ci si era posti”.
Quindi, tornando a Salvini, un nuovo passaggio sul tema della programmazione con riferimento ai “professionisti del no” che provano a bloccare i lavori sulle grandi opere. Dice il ministro, “sentivo parlare di futuro. Noi abbiamo come ministero 39 miliardi del Pnrr [“che – dice in un altro passaggio, stiamo spendendo anche sull’acqua”, ironizzando sulla eventualità di avere in dote altre risorse], siamo saliti sul treno in corsa. Non potevamo stravolgere nulla ma abbiamo dirottato alcuni miliardi di euro da alcune voci ideologiche ad altre pragmatiche”. L’attacco è al Green Deal e alle Case Green. “Non ha senso economico e sociale”. Sulla direttiva Epbd, poi, fa retromarcia ripensando alla citazione di Brancaccio (“Il testo definitivo è un buon compromesso sul quale dobbiamo lavorare tutti”): “Capisco che può essere una opportunità di lavoro ma la domanda è chi paga?”. Dalla prima fila, il neo presidente di Confindustria Emanuele Orsini applaude. L’esempio portato in dote per descrivere il Green Deal targato von der Leyen-Timmermans come un “suicidio” è sulla distanza Ue-Cina sulle batterie e sull’inquinamento delle auto elettriche dove Pechino, appunto, domina pur mantenendo anche il primato su produzione e consumo di combustibili fossili.
Accordo Mit-Regione Lazio: 53 milioni per la riqualificazione delle abitazioni
A proposito di rigenerazione e riqualificazione, intanto, prima di raggiungere il Parco della Musica Salvini ha firmato un accordo con Francesco Rocca e la Regione Lazio. “Quasi 54 milioni di euro che consentiranno il recupero, la riqualificazione e l’incremento del patrimonio abitativo pubblico e sociale nel Lazio”, spiega la nota del ministero. L’accordo prevede l’utilizzo di risorse rimaste inutilizzate per revoche, economie e mancate assegnazioni da vari programmi di edilizia residenziale pubblica. In totale, si tratta di 53.905.164 euro dei quali 43.903.830 da risorse statali e 10.001.334 da fondi regionali.
A settembre arriva il testo unico sull’edilizia
Un altro passaggio chiave del discorso di Salvini a conclusione della mattinata dell’Ance punta a settembre. “Stiamo lavorando e c’è già un tavolo sul testo unico delle costruzioni e conto che entro settembre si possa dare il via ai lavori”.
Sul decreto casa, “dopo decenni è all’esame delle commissioni e del Parlamento”, ha rivendicato il ministro. “Lo abbiamo portato a casa e sono orgoglioso del cambio culturale. Fino al mese scorso sentivamo parlare di silenzio rigetto, adesso siamo passati al silenzio assenso. E’ una rivoluzione copernicana”.
Le altre riforme: il codice della strada e le migliorie sugli appalti
Le altre riforme di cui il ministro Salvini va orgoglioso sono il nuovo codice degli appalti e le nuove norme nel codice della strada. “Il primo luglio sarà un anno dall’entrata in vigore del codice degli appalti. Come promesso c’è già il tavolo con le migliorie sulle nuove norme ma dal primo luglio 2023 a metà maggio di quest’anno sono più di 437mila codice identificativi di gara per un corrispettivo di 300mld di euro di lavori e 3.173 stazioni appaltanti per i lavori e 3.275 per servizi e forniture. Qualcuno temeva che il nuovo codice avrebbe bloccato il sistema, qualcuno temeva che lavorassero gli amici degli amici. Gli imprenditori italiani se messi in condizione di lavorare sono tra i migliori d’Europa. La corruzione si annida laddove il procedimento burocratico è più lungo e complesso, se tu tagli di un anno i tempi della burocrazia per il corrotto è più difficile incontrare il corruttore”.
Sul nuovo codice della strada, invece, Salvini dice: “Conto sia norma entro il mese di luglio perché per l’esodo estivo ci sia un po’ più di buon senso, regola e controllo sulle strade italiane”. Nel 2022, ricorda, sono stati 3.159 i morti. Almeno questi non vengono imputati all’Europa.