Banca Asiatica di Sviluppo

Panetta avverte: “Il protezionismo una minaccia, le regole vanno CONDIVISE”

Le politiche protezionistiche rischiano di vanificare i progressi compiuti negli ultimi decenni, frutto di un “dividendo di pace”. È il monito del Governatore della Banca d’Italia davanti alla platea della riunione annuale della Banca Asiatica di Sviluppo. Un quadro di regole condivise è alla base della prosperità globale. Anche Giorgetti richiama la necessità di politiche coordinate

 

 

05 Mag 2025 di Maria Cristina Carlini

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Attenzione a pericolosi passi indietro che rischiano di vanificare i progressi compiuti negli ultimi decenni, risultati di un “dividendo di pace”. In una fase, come l’attuale che vede intensificarsi le tensioni commerciali e geopolitiche, è questo il monito che lancia il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento introduttivo ai lavori della 58esima riunione annuale della Banca Asiatica di Sviluppo, in qualità di presidente del Consiglio dei Governatori di ADB. Il tema  dell’incontro, in corso a Milano, “Condividere l’esperienza, Costruire il domani». Condivisione è, dunque, la parola chiave contro la minaccia e i rischi di chiusure protezionistiche che incombono sullo scenario globale.  E, secondo Panetta, un quadro di “regole condivise” è alla base della prosperità globale.

 “Asia, Europa e Italia hanno tutte storie di successo importanti da condividere”, ha detto il Governatore di Bankitalia. “In Asia e nel Pacifico, sono stati raggiunti progressi notevoli nella riduzione della povertà grazie a una maggiore partecipazione al commercio internazionale e a un graduale avanzamento nella catena del valore all’interno delle catene di valore globali. Riflettendo questa dinamicità, la regione ha contribuito circa al 60 per cento alla crescita globale nel 2024. L’Europa, da parte sua, ha fatto grandi passi avanti nel corso degli anni nell’integrazione regionale, nello sviluppo dello stato sociale, nell’istituzione di standard normativi comuni e nella costruzione di infrastrutture transfrontaliere – anche nel campo dei pagamenti, che sono essenziali per il commercio, la crescita e l’inclusione finanziaria”, ha sottolineato. “Questi traguardi sono il risultato di un “dividendo di pace” – decenni di progresso senza precedenti nella cooperazione internazionale e nell’integrazione economica, che hanno favorito prosperità, stabilità e sviluppo in tutto il mondo”, ha rimarcato Panetta. Ma ora, “questo quadro è sotto seria pressione”, ha avvertito. “In un’epoca di crescenti tensioni geopolitiche e conflitti, dobbiamo difenderci da passi pericolosi indietro che potrebbero mettere a rischio i risultati conquistati negli ultimi decenni. La pace rimane la base indispensabile per il progresso”, è il cuore del messaggio di Panetta
Se “le economie moderne sono profondamente interconnesse, e l’apertura al commercio ha beneficiato sia le nazioni avanzate che quelle in via di sviluppo, riducendo le disuguaglianze e sollevando centinaia di milioni di persone dalla povertà estrema” ora “il protezionismo minaccia di annullare questi risultati e di indebolire il tessuto stesso della prosperità globale”. I rischi per l’Asia Pacifico, area che ha finora ha seguito un percorso dí crescita costante ed è la regione più dinamica dell’economia globale, “sono particolarmente acuti” ma “influenzano anche l’Europa, dove la domanda esterna svolge un ruolo cruciale nel sostenere la crescita. La prosperità di entrambe le regioni è profondamente intrecciata con i flussi commerciali globali e con un ambiente internazionale prevedibile”.
“Le tensioni geopolitiche sono, come prevedibile, anche una preoccupazione centrale” per la Bce. “Le barriere commerciali e l’incertezza crescente sono variabili chiave che dobbiamo valutare attentamente quando formuliamo la politica monetaria nell’area dell’euro, in quanto influenzano sia la crescita economica che la trasmissione delle decisioni politiche. Il mantenimento dell’integrazione economica e il rafforzamento della cooperazione internazionale  non sono opzionali ma essenziali. Le istituzioni multilaterali svolgono un ruolo centrale nel salvaguardare l’apertura, la stabilita’ e le regole condivise che sono alla base della prosperita’ globale”, ha detto Panetta che ha concluso citando Marco Polo. “Oggi, lasciamoci guidare dallo spirito di Marco Polo, che ha attraversato non solo i confini della geografia, ma anche quelli dell’immaginazione. ‘La mia volonta’ era quella di scoprire’, scrisse, ‘e la volonta’ era piu’ forte della paura’. Che anche noi possiamo continuare a scegliere la cooperazione al posto del conflitto, l’apertura al posto delle barriere e il coraggio al posto dell’esitazione, perche’ il futuro che stiamo costruendo non richiede altro”.
Dopo Panetta, è intervenuto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.  “Stiamo assistendo a un proliferare di politiche non coordinate, adottate a un ritmo crescente e con effetti difficili da prevedere. Il forte aumento dell’incertezza nelle politiche economiche rischia di frenare gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie, mentre le istituzioni finanziarie stanno rivalutando l’esposizione dei propri clienti”, ha detto Giorgetti. “Stiamo assistendo, con ogni probabilità, al più grande cambiamento nello scenario economico globale degli ultimi decenni, con importanti implicazioni per i mercati finanziari, il commercio, le disuguaglianze e i modelli di crescita su scala mondiale”. In parallelo, “i rischi legati ai conflitti e alle tensioni geopolitiche sono aumentati” e  “in questo quadro, abbiamo bisogno di politiche forti e coordinate, inclusi interventi per garantire un contesto commerciale più stabile, chiaro e prevedibile”.

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