RIGENERAZIONE
Demanio, al via il ‘Piano Città’ di Potenza. Si parte con 16 immobili pubblici
Dalla caserma Lucania al palazzo degli uffici governativi, passando per l’ex biblioteca provinciale. Sono 16 gli immobili dislocati sul territorio comunale di Potenza, divisi tra i quattro di proprietà dello Stato, cinque del Comune, tre della Regione Basilicata e quattro dell’Università della Basilicata, inseriti nel Piano Città degli Immobili Pubblici dell’Agenzia del Demanio. L’obiettivo dell’accordo siglato dall’Agenzia del direttore Alessandra Dal Verme nel capoluogo lucano con il Comune di Potenza, la Regione Basilicata e l’Università degli studi della Basilicata, è quello di rilanciare il centro storico, attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare.
 
				
            IN SINTESI
Potenza ha un “Piano città” degli immobili pubblici. Dalla caserma Lucania al palazzo degli uffici governativi, passando per l’ex biblioteca provinciale , sono ben 16 immobili dislocati sul territorio comunale del capoluogo della Basilicata – divisi tra i quattro di proprietà dello Stato, cinque del Comune, tre della Regione e quattro dell’Università della Basilicata – sono stati, infatti, inseriti nel Piano dell’Agenzia del Demanio.
L’obiettivo dell’accordo, sottoscritto il 9 aprile, nel capoluogo lucano, dalla direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, dal sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, dal Vice Presidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, e dal prorettore vicario dell’Università degli studi della Basilicata, Onofrio Mario Di Vincenzo, è la pianificazione integrata del patrimonio immobiliare pubblico in un’ottica di rigenerazione urbana.
In termini pratici, l’accordo mira a “rilanciare il centro storico, attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare, riducendo i rischi sismici e idrogeologici, rafforzare l’offerta turistica e culturale per rendere Potenza più attrattiva, valorizzare le risorse naturali, ampliare l’offerta di alloggi per gli studenti”.
“Rischio sismico ed efficientamento energetico sono obiettivi prioritari del Piano Città degli immobili pubblici di Potenza. Agenzia e Istituzioni del territorio stanno collaborando per rendere resiliente e sostenibile la città di Potenza situata in un’area ad elevato rischio. Tutto ciò per aumentare sicurezza, benessere ambientale e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini”, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.
A questo primo portafoglio immobiliare di 16 beni potranno essere aggiunti ulteriori beni da valorizzare, anche con il coinvolgimento di altri
enti ed istituzioni. Vediamo, nello specifico, quali sono gli immobili coinvolti nel Piano Città.
Palazzo degli Uffici Governativi

Il Palazzo degli Uffici Governativi è protagonista di un ambizioso progetto di rifunzionalizzazione che restituirà alla città un simbolo della sua identità storica accogliendo nuove Amministrazioni Pubbliche e parte degli uffici del Comune.
La sua storia affonda le radici nel passato, quando l’immobile ospitava il Real Collegio e la Casa dei Gesuiti. Con la soppressione degli ordini monastici sancita dalla Legge “Murat” del 17 febbraio 1861, il Palazzo entrò a far parte del Demanio dello Stato. Da allora, ha attraversato diverse fasi di trasformazione: nel 1906, con i primi lavori di ristrutturazione e ampliamento, divenne ufficialmente sede degli Uffici Governativi.
Il compendio sarà oggetto di un intervento di miglioramento sismico, già avviato con il servizio di verifica della vulnerabilità strutturale ed energetica, e dell’apposizione di pannelli fotovoltaici sul tetto. Si prevede un investimento complessivo di oltre 30 milioni di euro.
Caserma Lucania

Un tempo monastero dei Riformati, la Caserma Lucania ha attraversato epoche e mutamenti, diventando un simbolo della città. Con la soppressione degli ordini monastici sancita dalla Legge “Murat” del 17 febbraio 1861, l’edificio è stato acquisito al Demanio dello Stato e destinato a funzioni militari, fino a diventare una delle caserme più significative della regione.
Dopo oltre un secolo di utilizzo militare, la Caserma Lucania è stata dismessa nel 2012. Successivamente, un primo intervento di ristrutturazione da 1,5 milioni di euro, curato dall’Agenzia del Demanio, ha permesso di riconvertire parte della struttura per ospitare il Comando Legione Carabinieri “Basilicata”. Oggi il compendio si articola in sei fabbricati distinti: la caserma principale, la “casermetta”, una palestra, un’officina meccanica, un posto di guardia e una cabina ENEL, il tutto organizzato attorno a un ampio piazzale interno.
Anche l’intervento di rifunzionalizzazione della Caserma Lucania ha come obiettivo quello di restituire alla collettività uno stabile di pregio con la creazione di un Polo Unico che migliorerà la logistica operativa dell’Arma dei Carabinieri. Nell’ipotesi di trasformazione ed efficientamento energetico dell’immobile è prevista anche la demolizione della palestra per lasciar spazio ed un moderno centro sportivo polifunzionale. Un progetto questo del centro sportivo e del restante compendio che, grazie agli oltre 6.500 mq di superficie coperta, punterà anche sull’efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
L’ex Biblioteca Provinciale
Nel panorama architettonico di Potenza, un edificio svetta con imponenza e storia: l’Ex Biblioteca comunale, immobile commissionato dall’Amministrazione Provinciale e terminato nel 1939 su progetto dell’architetto romano Ernesto Puppo, tra i fondatori del Movimento di Architettura Razionale. Quest’opera, costruita su un pendio estremamente ripido, si distingue per la sua forma ad L e per la sua iconica torre di 52 metri, rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’architettura del Novecento a Potenza. Attualmente, il compendio, trasferito in proprietà allo Stato, è in fase di ristrutturazione sotto la direzione del Ministero della Cultura. Il progetto di riqualificazione punta al consolidamento strutturale, al restauro conservativo e alla rifunzionalizzazione dell’edificio.
Nello specifico, i piani interrati saranno destinati all’archiviazione, con sistemi avanzati di compattazione, mentre il resto dell’edificio accoglierà uffici, sale di consultazione, spazi per la ricerca e la formazione, spazi per eventi culturali organizzati dal Ministero, locali per il restauro e la manutenzione dei beni archivistici, depositi aggiuntivi e servizi al pubblico. A completare il progetto: sale studio, ambienti per attività didattiche e un incubatore culturale, in sinergia con enti nazionali e internazionali, per promuovere ricerca e valorizzazione del patrimonio.
Il Ponte Musmeci e le aree sottostanti

Il Ponte Musmeci è una straordinaria fusione di ingegneria e architettura, un simbolo identitario della città di Potenza. Questa imponente struttura, progettata dall’ing. Sergio Musumeci, con le sue forme sinuose e avveniristiche, si configura più come una gigantesca opera scultorea che come un’infrastruttura tradizionale.
Dichiarato “Monumento di Interesse Culturale” nel 2003, il Ponte Musmeci è stato il primo ponte in Italia a ricevere un vincolo di tutela su un’opera del Novecento. Oggi, il suo obiettivo più ambizioso è l’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Per garantire la sua conservazione e valorizzazione, il ponte sarà oggetto di un accurato intervento di restauro conservativo che interesserà, in particolare, la struttura, la pavimentazione stradale, il sistema di smaltimento delle acque piovane ed i corpi illuminanti, con l’obiettivo di riportarlo nella configurazione originaria. Un risultato reso possibile a seguito dell’ottenimento del finanziamento di 11 milioni di euro, che copre i costi dell’opera, garantito dai fondi di sviluppo e coesione, firmato dalla Regione Basilicata e dal Governo nazionale.
L’obiettivo dell’intervento è quello di ripristinare la funzionalità carrabile e pedonale del ponte, integrandolo nel contesto urbano e culturale della città di Potenza, con la creazione di un percorso turistico/culturale che colleghi vari nodi di mobilità urbana, dal Parco Fluviale del Basento ad altre aree sportive al nodo di interscambio della mobilità.
L’idea è di portare avanti un ambizioso intervento di rigenerazione urbana dell’intero tratto fluviale Basento-Musmeci, che mira a restituire alla città e ai suoi cittadini un vero e proprio Parco Fluviale con spazi pubblici fruibili, percorsi pedonali e zone verdi che esaltino l’armonia tra l’ingegneria e l’ambiente naturale. L’idea è quella di creare un vero e proprio museo all’aperto con giardini tematici e sistemi multimediali interattivi e applicazioni di realtà aumentata per migliorare l’esperienza dei visitatori.
Area ex Cip Zoo

Alle porte della città di Potenza, in prossimità del Parco fluviale e del nodo intermodale terminal bus di Viale del Basento, si estende l’area dell’ex Cip Zoo, un’ampia superficie di oltre 6,5 ettari. Questo sito produttivo racchiude un enorme potenziale per la trasformazione urbana.
L’obiettivo è quello di restituire nuove funzioni strategiche a quest’area, in armonia con lo sviluppo urbanistico della città. Nell’ottica di potenziare le infrastrutture sportive della città, tra le proposte c’è quella di realizzare una vera e propria cittadella dello sport.
Palestra CONI

Questo complesso immobiliare, composto da una struttura in cemento armato di tre livelli fuori terra e un piano seminterrato, è dotato di un’area pertinenziale esterna, in parte recintata e in parte costituita da scarpata.
L’intervento di rifunzionalizzazione prevede la demolizione della vecchia palestra e la realizzazione di una nuova struttura polivalente su quattro livelli, pensata per ospitare gli sport minori. Con una superficie complessiva di 2.500 metri quadrati e una capienza di 400 spettatori, il nuovo impianto sportivo diventerà un punto di riferimento per l’attività sportiva cittadina, contribuendo alla riqualificazione dell’area del Parco di Montereale. Questo progetto mira a creare un polo sportivo moderno, accessibile e attrezzato, capace di valorizzare lo sport come elemento di aggregazione sociale e crescita per la comunità.
Ex Scuola Torraca

L’ex complesso scolastico “Scuola Media Torraca”, da tempo in stato di abbandono, rappresenta un’importante risorsa per la rigenerazione urbana della città. Situato in una posizione strategica a sud-est del centro storico, l’edificio si colloca tra Corso Garibaldi, in prossimità della Stazione Città delle FAL, e via Bonaventura, a ridosso di Piazza Beato Bonaventura, dove sorge la storica Torre Guevara, recentemente valorizzata attraverso un intervento di riqualificazione.
La riqualificazione dell’ex scuola Media Torraca, di proprietà del Comune di Potenza, si inserisce in un più ampio programma di interventi volti a restituire impulso e vitalità al centro storico, attraverso il recupero di spazi dismessi e la loro riconversione in poli di attrattività culturale, sociale ed economica.
Ex Deposito Carburanti Betlemme
L’area, un tempo destinata a deposito carburanti di piccola capacità a servizio della caserma militare, si estende su una superficie di 15.835 mq ed è priva di volumetrie significative. Tra le ipotesi di riqualificazione, si valuta la realizzazione di una moderna piscina olimpionica.
Ex Centrale del Latte Vivalat

Un tempo cuore pulsante della filiera lattiero-casearia lucana, questo stabilimento raccoglieva e distribuiva il latte delle piccole cooperative locali, sotto la gestione dell’E.S.A.B., fino alla chiusura definitiva nel 1994.
Collaudata il 22 novembre 1980, poche ore prima che il terremoto dell’Irpinia scuotesse il Mezzogiorno, la struttura divenne nei mesi successivi un magazzino strategico per lo stoccaggio e la distribuzione di viveri destinati ai terremotati, compreso il latte prodotto e donato gratuitamente alla popolazione.
Oggi, questo vasto compendio di oltre 40 mila mq, di cui 8 mila coperti ben si presta ad interventi di riqualificazione urbana mediante strategie che consentano la diversificazione delle attività economiche, la conservazione e il riutilizzo del patrimonio pubblico, anche  mediante interventi di demolizione e ricostruzione, quali componenti chiave per un progetto di riqualificazione urbana che guardi al futuro della città, combinando conservazione e innovazione.
Edificio Ex Sede del Dipartimento Agricoltura
Costruito nei primi anni ’80, ha ospitato gli uffici regionali dal 1983 fino al 2006 e ora il suo futuro è pronto a essere riscritto. Inserito in un contesto strategico, l’edificio si presta a un intervento di demolizione e ricostruzione all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. L’obiettivo è ambizioso: realizzare un nuovo edificio tecnologicamente avanzato che possa diventare la sede principale della Presidenza della Giunta Regionale.
Questo progetto non rappresenta solo una riqualificazione fisica, ma anche un’opportunità per migliorare l’efficienza organizzativa della macchina amministrativa. La nuova struttura consentirà di ridurre il sovraffollamento di alcune direzioni generali, ottimizzando la distribuzione degli uffici attualmente collocati nel polo di via Verrastro e garantendo spazi moderni e funzionali al servizio della Regione e dei cittadini.
Ex Facoltà di Ingegneria

Costruito nel 1977, ha ospitato per dieci anni la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata, contribuendo alla crescita di generazioni di studenti e professionisti. Successivamente, ha accolto gli uffici dell’Area Alta Formazione.
Oggi l’edificio, composto da due corpi di fabbrica e circondato da 2 mila mq di area esterna, attende una nuova destinazione che ne valorizzi il potenziale. Il fabbricato principale, con i suoi 3 mila mq suddivisi su due livelli, era originariamente progettato per ospitare laboratori, aule studio e uffici, mentre il secondo edificio serviva come alloggio del custode e locale tecnico.
La struttura si presta a un’importante operazione di riqualificazione, in grado di restituire alla città uno spazio polifunzionale e innovativo.
Edificio in costruzione
L’immobile, situato alle porte di Potenza, in via della Tecnica, è stato acquistato dall’Università della Basilicata per ospitare i laboratori della Facoltà di Scienze. L’edificio si sviluppa su tre livelli, con due piani principali di 880 mq ciascuno e un terzo livello di 430 mq, offrendo ampi spazi che potrebbero essere destinati a nuove funzioni accademiche e scientifiche. Nonostante l’assenza di interventi edilizi fino ad oggi, il compendio presenta tutte le caratteristiche per essere oggetto di un’importante operazione di valorizzazione.
Ex Facoltà di Lettere

L’ex Facoltà di Lettere, situata a ridosso del centro storico di Potenza, in via Raffaele Acerenza, ha ospitato generazioni di studenti e docenti prima del trasferimento definitivo nel 2013 presso la nuova sede dell’Università della Basilicata.
Parte di un più ampio fabbricato, l’edificio si sviluppa su 11 piani fuori terra, di cui i primi sette – per un totale di 3.800 mq – destinati ad aule e uffici universitari, mentre i quattro superiori sono di proprietà privata e adibiti ad appartamenti. Due ingressi lo rendono facilmente accessibile: il principale su via Raffaele Acerenza e il secondario su un piazzale di circa 2.000 mq, utilizzato come parcheggio.
In buone condizioni strutturali, l’ex facoltà rappresenta una risorsa strategica per il patrimonio immobiliare della città e ben si presta a interventi di valorizzazione.
Ex Serre
Nelle vicinanze della sede di Francioso dell’Università della Basilicata, tra via F. Filzi e via Tansillo, si estende un complesso immobiliare di circa 7.200 mq, un tempo destinato a serre della Facoltà di Agraria. Le strutture esistenti – due serre di circa 300 mq ciascuna e un locale deposito di 135 mq – versano oggi in stato di disuso, ma il sito conserva un potenziale di trasformazione significativo.
L’area rappresenta una preziosa risorsa per interventi di riqualificazione urbana, con la possibilità di restituire alla comunità uno spazio multifunzionale. La creazione di aree verdi e luoghi di aggregazione potrebbe dare vita a un nuovo polo sociale, culturale e ricreativo, favorendo attività educative e sportive e contribuendo al contrasto della povertà educativa.
Terreni ex Demaniali Area a Verde
Nel cuore del rione Francioso, in un’area caratterizzata da forti pendenze e adiacente all’ex complesso delle Serre dell’Università della Basilicata, si estende un’area di proprietà comunale ricca di alberature esistenti. Oggi in attesa di valorizzazione, questo spazio rappresenta una preziosa opportunità per la creazione di un’area verde di quartiere.
 
				